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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Calzona s'è fermato ad Empoli"
24.04.2024 23:59 di Napoli Magazine

NAPOLI - Calzona s'è fermato ad Empoli, anche. Un'altra figuraccia degli apatici. E già, perché la diagnosi della terza guida è proprio questa: gli azzurri sono affetti da apatia, che è l'incapacità prolungata o abituale di partecipazione o di interesse, sul piano affettivo o anche intellettivo. Hai capito? I campioni d'Italia, ormai ex, non avrebbero più alcuno stimolo ad agire, un'apatia lontana anni luce da quella che era considerata dagli stoici la suprema virtù e cioè vivere secondo ragione. Nella cittadina toscana, la banda azzurra s'è liquefatta davanti ad un manipolo di giocatori che erano desiderosi di viverla la giornata di gloria. Glielo si leggeva sul volto. Non riuscire almeno a pareggiare una rete incassata al quarto minuto la dice lunga sullo stato mentale e fisico. A nulla è valso il precipitarsi di Aurelio Primo negli spogliatoi durante l'intervallo. Ne avrà fatti di rimproveri che a nulla son serviti. Desaparecidos, gli azzurri sono spariti, scomparsi. Dov'è il Di Lorenzo capitano che soltanto qualche mese fa era considerato tra i migliori d'Europa nel suo ruolo? Dov'è il mastodontico Anguissa del tampona e offendi? Dov'è il gioiello Kvara (almeno il georgiano si danna in corse e tiri che hanno l'etichetta del faccio tutto io)? Dov'è la difesa? E qui conviene stendere un velo pietoso sui componenti della retroguardia e sui nuovi innesti come il Natan in casa Cupiello. Una squadra sbrindellata perdutasi nei meandri di una confusione totale, a cominciare da quella della dirigenza. Finiti i colpi a sorpresa, frutto di competenza (Giuntoli) e di buona sorte, è venuta a nudo tutta l'approssimazione nella conduzione di una società che ha un marchio tra i più nobili d'Europa. Visti i risultati colti (?) dal duo Mazzarri-Calzona, viene quasi da rimpiangere il sergente Garcia che forse aveva intuito prima di tutti il diffondersi del morbo apatico. Non mi sono mai piaciuti i sermoni (cazziatoni, si può dire?) delle tifoserie, quell'essere costretti ad andare sotto la curva a capo chino come bambini delle elementari sgridati dalla maestra. Ma certamente potrebbe essere uno stimolo a ritrovare la dignità perduta. C'è soltanto un consiglio da dare in questo momento: cominciare a programmare il futuro che è dietro l'angolo. E senza storcere il muso all'Europa minore che verrà, fosse soltanto la Conference League. Ragazzi, bussa alle porte il derby del sole. C'è ancora un raggio che possa dare un po' di calore.

Adolfo Mollichelli

Napoli Magazine

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Calzona s'è fermato ad Empoli"

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24/04/2024 - 23:59

NAPOLI - Calzona s'è fermato ad Empoli, anche. Un'altra figuraccia degli apatici. E già, perché la diagnosi della terza guida è proprio questa: gli azzurri sono affetti da apatia, che è l'incapacità prolungata o abituale di partecipazione o di interesse, sul piano affettivo o anche intellettivo. Hai capito? I campioni d'Italia, ormai ex, non avrebbero più alcuno stimolo ad agire, un'apatia lontana anni luce da quella che era considerata dagli stoici la suprema virtù e cioè vivere secondo ragione. Nella cittadina toscana, la banda azzurra s'è liquefatta davanti ad un manipolo di giocatori che erano desiderosi di viverla la giornata di gloria. Glielo si leggeva sul volto. Non riuscire almeno a pareggiare una rete incassata al quarto minuto la dice lunga sullo stato mentale e fisico. A nulla è valso il precipitarsi di Aurelio Primo negli spogliatoi durante l'intervallo. Ne avrà fatti di rimproveri che a nulla son serviti. Desaparecidos, gli azzurri sono spariti, scomparsi. Dov'è il Di Lorenzo capitano che soltanto qualche mese fa era considerato tra i migliori d'Europa nel suo ruolo? Dov'è il mastodontico Anguissa del tampona e offendi? Dov'è il gioiello Kvara (almeno il georgiano si danna in corse e tiri che hanno l'etichetta del faccio tutto io)? Dov'è la difesa? E qui conviene stendere un velo pietoso sui componenti della retroguardia e sui nuovi innesti come il Natan in casa Cupiello. Una squadra sbrindellata perdutasi nei meandri di una confusione totale, a cominciare da quella della dirigenza. Finiti i colpi a sorpresa, frutto di competenza (Giuntoli) e di buona sorte, è venuta a nudo tutta l'approssimazione nella conduzione di una società che ha un marchio tra i più nobili d'Europa. Visti i risultati colti (?) dal duo Mazzarri-Calzona, viene quasi da rimpiangere il sergente Garcia che forse aveva intuito prima di tutti il diffondersi del morbo apatico. Non mi sono mai piaciuti i sermoni (cazziatoni, si può dire?) delle tifoserie, quell'essere costretti ad andare sotto la curva a capo chino come bambini delle elementari sgridati dalla maestra. Ma certamente potrebbe essere uno stimolo a ritrovare la dignità perduta. C'è soltanto un consiglio da dare in questo momento: cominciare a programmare il futuro che è dietro l'angolo. E senza storcere il muso all'Europa minore che verrà, fosse soltanto la Conference League. Ragazzi, bussa alle porte il derby del sole. C'è ancora un raggio che possa dare un po' di calore.

Adolfo Mollichelli

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