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FOCUS NM - F1, Gp di Miami: dalla prima vittoria di Lando Norris al lavoro di Andrea Stella, la McLaren si riscopre protagonista, la Ferrari centra il podio e confida in Imola
06.05.2024 15:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - Nello sfarzo e nel glamour proposto dall’organizzazione di Miami, non poteva che risolversi con un colpo di scena da film hollywoodiano il sesto Gran Premio della stagione di Formula 1. Alla gara numero 110 della sua carriera, Lando Norris conquista, finalmente, la prima vittoria nella categoria regina delle ruote scoperte, portando la McLaren, a sorpresa, sul gradino più alto del podio davanti a Max Verstappen e Charles Leclerc. Il pilota 24enne di Bristol ha rotto una maledizione che stava macchiando la carriera e il talento di un ragazzo che merita ampiamente di essere nella lista dei piloti che, almeno una volta, hanno meritato di alzare il trofeo di vincitore di una tappa del Mondiale. Un colpo di scena, sottoforma di Safety Car entrata in pista, tra l’altro in maniera maldestra non riuscendo subito a ricompattare il gruppo, ha permesso a Norris di ottenere la leadership della gara e di poter sprigionare, durante la ripartenza, un passo gara clamoroso che ha mostrato la bontà delle migliorie portare da McLaren nella tappa americana. Lando, anche senza Safety Car, aveva incominciato a macinare giri veloci su giri veloci, ma la conformazione della pista e l’estrema difficoltà nel poter cercare un punto di sorpasso in un tracciato così stretto, lasciano comunque un punto interrogativo sulla vittoria dell’inglese senza la “buona sorte” della Safety Car. La fortuna, però, aiuta gli audaci e la Scuderia di Woking ha mostrato la propria ambizione, sia nell’unica sessione di prove libere, sia nelle qualifiche. Anzi, lo stesso Norris ha dovuto pagare lo scotto di un destino che inizialmente sembrava essergli avverso quando nella gara Sprint, che ha caratterizzato il weekend, è stato costretto al ritiro dopo un contatto al via. In gara, Lando ha ottenuto ciò che forse gli spettava e bisogna dare onore al merito del pilota, di una delle Scuderie più antiche e vittoriose della storia, di aver annichilito Verstappen in ripartenza, concludendo il Gran Premio con più di 7 secondi di vantaggio rispetto al “cannibale” olandese e la sua formidabile Red Bull che, come capitato in Australia, ha mostrato piccoli segnali di debolezza. Max, vincitore della Sprint Race, stava comunque conducendo una gara da primatista, ma non è mai riuscito a imporre il suo solito dominio e, dopo la Safety Car, non aveva il passo necessario per puntare alla vittoria. Il weekend di Ferrari, invece, è stato tranquillo ma senza particolari esaltazioni per i risultati ottenuti. La “Rossa”, vestita d’azzurro con tute e livree speciali in onore del primo “sbarco”, 70 anni fa, della Ferrari in America, ha ottenuto il secondo posto nella Sprint Race, con Charles Leclerc, e il terzo gradino del podio nella gara, sempre con il Monegasco che, in barba a un inizio di weekend disastroso, con un testacoda che lo ha escluso dalle prove libere, è sembrato in buona forma. Per Sainz, invece, due quinti posti con un pizzico di rabbia per una gara che lo ha visto terminare quarto ma, poi, essere penalizzato di 5 secondi per un sorpasso, giudicato illegale, su Piastri. Forse troppo severo il giudizio sullo spagnolo, visto che pochi giri prima era stato proprio il secondo pilota della McLaren, Oscar Piastri, a fare una manovra al limite del regolamento per evitare il sorpasso del pilota numero 55 della Ferrari. La Ferrari, comunque, attende Imola e i nuovi sviluppi che arriveranno proprio nel circuito di casa ed è pronta a infiammare i tifosi. C’è comunque un po’ di Italia nel trionfo di Norris. Andrea Stella, team principal della McLaren, ha lavorato sodo per apportare migliorie a una vettura che, a inizio dello scorso anno, era tra le ultime in griglia e ha dato una lezione importante a tutti. Con il lavoro e con gli sviluppi giusti, la Red Bull si può battere. Vasseur e tutta la Ferrari si augurano che proprio le migliorie, che verranno apportate in Emilia Romagna, possano emulare l’impresa di Lando. La Safety Car, che ha deciso la gara, è apparsa in pista dopo il contatto di Kevin Magnussen sull’incolpevole Logan Sargeant, nel suo Gran Premio di casa, e proprio su Kevin bisogna dire qualcosa. Il suo weekend, in poche parole, è stato alquanto sconsiderato. Il pilota della Haas ha collezionato un numero esorbitante di penalità, facendo un gioco scorretto pur di dare la possibilità, soprattutto nella Sprint, dì maggiori chance di punti al compagno Hulkenberg. K-Mag è sicuramente lodevole in quanto a gioco di squadra ma, in situazioni analoghe, si spera che la direzione gara opti per la bandiera nera. Grande felicità anche in casa Alpine, grazie al primo punto conquistato da un grandioso Ocon e dalla Visa Cash App Racing Bulls che colleziona un quarto posto nella Sprint Race, per merito di un redivivo Daniel Ricciardo, e un settimo posto in gara con Tsunoda. Hamilton si dimostra abile in gara e ci ha fatto divertire con i suoi sorpassi, ma la situazione della Mercedes resta critica. Settimana poco incoraggiante anche per Aston Martin. che colleziona solo due punti grazie ad Alonso, e per una Williams che registra gli unici due ritiri della gara. Sergio Perez, in Red Bull, conclude quarto una gara che non lo ha mai visto protagonista, se non per una partenza molto ottimistica che quasi non rischiava di mettere fine alla gara di Verstappen e delle due Ferrari. Fortunatamente, Checo, è riuscito a frenare in tempo, evitando l’impatto dopo l’erronea partenza. L’appuntamento, dunque, è “a casa nostra”, nello splendido circuito di Imola, dove una marea rossa attenderà la Ferrari e dove non vedremo più, nel muretto Red Bull, la figura di Adrian Newey, storico ingegnere in uscita dalla Scuderia di marchio austriaco e oggetto del desiderio della Rossa.

 

Emanuele Petrarca

 

Napoli Magazine

 

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06/05/2024 - 15:12

NAPOLI - Nello sfarzo e nel glamour proposto dall’organizzazione di Miami, non poteva che risolversi con un colpo di scena da film hollywoodiano il sesto Gran Premio della stagione di Formula 1. Alla gara numero 110 della sua carriera, Lando Norris conquista, finalmente, la prima vittoria nella categoria regina delle ruote scoperte, portando la McLaren, a sorpresa, sul gradino più alto del podio davanti a Max Verstappen e Charles Leclerc. Il pilota 24enne di Bristol ha rotto una maledizione che stava macchiando la carriera e il talento di un ragazzo che merita ampiamente di essere nella lista dei piloti che, almeno una volta, hanno meritato di alzare il trofeo di vincitore di una tappa del Mondiale. Un colpo di scena, sottoforma di Safety Car entrata in pista, tra l’altro in maniera maldestra non riuscendo subito a ricompattare il gruppo, ha permesso a Norris di ottenere la leadership della gara e di poter sprigionare, durante la ripartenza, un passo gara clamoroso che ha mostrato la bontà delle migliorie portare da McLaren nella tappa americana. Lando, anche senza Safety Car, aveva incominciato a macinare giri veloci su giri veloci, ma la conformazione della pista e l’estrema difficoltà nel poter cercare un punto di sorpasso in un tracciato così stretto, lasciano comunque un punto interrogativo sulla vittoria dell’inglese senza la “buona sorte” della Safety Car. La fortuna, però, aiuta gli audaci e la Scuderia di Woking ha mostrato la propria ambizione, sia nell’unica sessione di prove libere, sia nelle qualifiche. Anzi, lo stesso Norris ha dovuto pagare lo scotto di un destino che inizialmente sembrava essergli avverso quando nella gara Sprint, che ha caratterizzato il weekend, è stato costretto al ritiro dopo un contatto al via. In gara, Lando ha ottenuto ciò che forse gli spettava e bisogna dare onore al merito del pilota, di una delle Scuderie più antiche e vittoriose della storia, di aver annichilito Verstappen in ripartenza, concludendo il Gran Premio con più di 7 secondi di vantaggio rispetto al “cannibale” olandese e la sua formidabile Red Bull che, come capitato in Australia, ha mostrato piccoli segnali di debolezza. Max, vincitore della Sprint Race, stava comunque conducendo una gara da primatista, ma non è mai riuscito a imporre il suo solito dominio e, dopo la Safety Car, non aveva il passo necessario per puntare alla vittoria. Il weekend di Ferrari, invece, è stato tranquillo ma senza particolari esaltazioni per i risultati ottenuti. La “Rossa”, vestita d’azzurro con tute e livree speciali in onore del primo “sbarco”, 70 anni fa, della Ferrari in America, ha ottenuto il secondo posto nella Sprint Race, con Charles Leclerc, e il terzo gradino del podio nella gara, sempre con il Monegasco che, in barba a un inizio di weekend disastroso, con un testacoda che lo ha escluso dalle prove libere, è sembrato in buona forma. Per Sainz, invece, due quinti posti con un pizzico di rabbia per una gara che lo ha visto terminare quarto ma, poi, essere penalizzato di 5 secondi per un sorpasso, giudicato illegale, su Piastri. Forse troppo severo il giudizio sullo spagnolo, visto che pochi giri prima era stato proprio il secondo pilota della McLaren, Oscar Piastri, a fare una manovra al limite del regolamento per evitare il sorpasso del pilota numero 55 della Ferrari. La Ferrari, comunque, attende Imola e i nuovi sviluppi che arriveranno proprio nel circuito di casa ed è pronta a infiammare i tifosi. C’è comunque un po’ di Italia nel trionfo di Norris. Andrea Stella, team principal della McLaren, ha lavorato sodo per apportare migliorie a una vettura che, a inizio dello scorso anno, era tra le ultime in griglia e ha dato una lezione importante a tutti. Con il lavoro e con gli sviluppi giusti, la Red Bull si può battere. Vasseur e tutta la Ferrari si augurano che proprio le migliorie, che verranno apportate in Emilia Romagna, possano emulare l’impresa di Lando. La Safety Car, che ha deciso la gara, è apparsa in pista dopo il contatto di Kevin Magnussen sull’incolpevole Logan Sargeant, nel suo Gran Premio di casa, e proprio su Kevin bisogna dire qualcosa. Il suo weekend, in poche parole, è stato alquanto sconsiderato. Il pilota della Haas ha collezionato un numero esorbitante di penalità, facendo un gioco scorretto pur di dare la possibilità, soprattutto nella Sprint, dì maggiori chance di punti al compagno Hulkenberg. K-Mag è sicuramente lodevole in quanto a gioco di squadra ma, in situazioni analoghe, si spera che la direzione gara opti per la bandiera nera. Grande felicità anche in casa Alpine, grazie al primo punto conquistato da un grandioso Ocon e dalla Visa Cash App Racing Bulls che colleziona un quarto posto nella Sprint Race, per merito di un redivivo Daniel Ricciardo, e un settimo posto in gara con Tsunoda. Hamilton si dimostra abile in gara e ci ha fatto divertire con i suoi sorpassi, ma la situazione della Mercedes resta critica. Settimana poco incoraggiante anche per Aston Martin. che colleziona solo due punti grazie ad Alonso, e per una Williams che registra gli unici due ritiri della gara. Sergio Perez, in Red Bull, conclude quarto una gara che non lo ha mai visto protagonista, se non per una partenza molto ottimistica che quasi non rischiava di mettere fine alla gara di Verstappen e delle due Ferrari. Fortunatamente, Checo, è riuscito a frenare in tempo, evitando l’impatto dopo l’erronea partenza. L’appuntamento, dunque, è “a casa nostra”, nello splendido circuito di Imola, dove una marea rossa attenderà la Ferrari e dove non vedremo più, nel muretto Red Bull, la figura di Adrian Newey, storico ingegnere in uscita dalla Scuderia di marchio austriaco e oggetto del desiderio della Rossa.

 

Emanuele Petrarca

 

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