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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, Aurelio Primo cerca tecnico"
10.05.2024 23:02 di Napoli Magazine

NAPOLI - Chi estrarrà la squadra ex campione d'Italia dalle macerie di quest'anno orribile? Nomi su nomi, tutti i nomi, potente romanzo di Josè Saramago. E tra i giocatori, chi sarà scelto, chi verrà? Intanto, sono certi due addii dolorosi, quello di Osimhen e quello di Zielinski. Il nigeriano volerà verso l'amata Premier, il polacco vestendo la maglia dell'Inter sarà ancora scudettato. Poi, ci sarebbe da fare il discorso, estremamente serio, su un reparto difensivo che andrebbe rivoluzionato, tanto svagatamente s'è disimpegnato (verbo dolce che andrebbe inasprito). Totò cerca casa fu un film divertentissimo del principe della risata, Aurelio Primo cerca tecnico è allo stato un cinepanettone che è di là da venire. Non credo che ci sia l'uomo della provvidenza. Ci vorrebbe una bacchetta magica - o piuttosto un eminente psicologo - se la truppa si trova in uno stato confusionario, diciamo così. E' un problema di testa, ha infine ammesso il buon Calzona che non vede l'ora di tornare tra i suoi bravi ed ardimentosi slovacchi. Tutti i nomi, in primis quello di Stefano Pioli al quale il Milan dovrebbe dare il benservito. Potrebbe andare bene perché è un tecnico che sa di calcio e ci sa fare con i giovani. Una squadra fresca e sbarazzina? E allora è okay. Ma se Aurelio Primo nelle segrete stanze della sua magione sta ragionando in grande, vendetta tremenda vendetta, torneremo lassù e allora non c'è nome più pertinente se non quello di Antonio Conte che avrà perfino gli slip bianconeri ma è un tecnico di valore assoluto che sa tirare fuori il sangue anche dalle rape. Ricordate l'importanza che ebbe nella sua Juve il modesto Giaccherini? Una volta, ad un cronista che criticò l'aletta, Conte rispose: "Si fosse chiamato Giaccherinho, lo terreste in altra considerazione!". Sarà un'estate di pensieri profondi e di ripensamenti. Rifondare richiede la massima competenza, vietato sbagliare un colpo. Le mezze figure quali Natan e Cajuste, Lindstrom ed Ostigard, Mazzocchi e qualcun altro ancora chi li prenderebbe? Quanti soldi deciderà di investire Aurelio Primo affranto dalla ricca Champions perduta? Dall'estasi recente al tormento presente. Una storia infinita finita troppo presto nella dissoluzione dei muscoli e della mente.

Adolfo Mollichelli

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, Aurelio Primo cerca tecnico"

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10/05/2024 - 23:02

NAPOLI - Chi estrarrà la squadra ex campione d'Italia dalle macerie di quest'anno orribile? Nomi su nomi, tutti i nomi, potente romanzo di Josè Saramago. E tra i giocatori, chi sarà scelto, chi verrà? Intanto, sono certi due addii dolorosi, quello di Osimhen e quello di Zielinski. Il nigeriano volerà verso l'amata Premier, il polacco vestendo la maglia dell'Inter sarà ancora scudettato. Poi, ci sarebbe da fare il discorso, estremamente serio, su un reparto difensivo che andrebbe rivoluzionato, tanto svagatamente s'è disimpegnato (verbo dolce che andrebbe inasprito). Totò cerca casa fu un film divertentissimo del principe della risata, Aurelio Primo cerca tecnico è allo stato un cinepanettone che è di là da venire. Non credo che ci sia l'uomo della provvidenza. Ci vorrebbe una bacchetta magica - o piuttosto un eminente psicologo - se la truppa si trova in uno stato confusionario, diciamo così. E' un problema di testa, ha infine ammesso il buon Calzona che non vede l'ora di tornare tra i suoi bravi ed ardimentosi slovacchi. Tutti i nomi, in primis quello di Stefano Pioli al quale il Milan dovrebbe dare il benservito. Potrebbe andare bene perché è un tecnico che sa di calcio e ci sa fare con i giovani. Una squadra fresca e sbarazzina? E allora è okay. Ma se Aurelio Primo nelle segrete stanze della sua magione sta ragionando in grande, vendetta tremenda vendetta, torneremo lassù e allora non c'è nome più pertinente se non quello di Antonio Conte che avrà perfino gli slip bianconeri ma è un tecnico di valore assoluto che sa tirare fuori il sangue anche dalle rape. Ricordate l'importanza che ebbe nella sua Juve il modesto Giaccherini? Una volta, ad un cronista che criticò l'aletta, Conte rispose: "Si fosse chiamato Giaccherinho, lo terreste in altra considerazione!". Sarà un'estate di pensieri profondi e di ripensamenti. Rifondare richiede la massima competenza, vietato sbagliare un colpo. Le mezze figure quali Natan e Cajuste, Lindstrom ed Ostigard, Mazzocchi e qualcun altro ancora chi li prenderebbe? Quanti soldi deciderà di investire Aurelio Primo affranto dalla ricca Champions perduta? Dall'estasi recente al tormento presente. Una storia infinita finita troppo presto nella dissoluzione dei muscoli e della mente.

Adolfo Mollichelli

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