Dal primo novembre del 2018 le atlete con un livello di testosterone naturalmente elevato dovranno ridurlo - e mantenerlo per almeno sei mesi continuativi - entro 5nmol/L se vorranno partecipare ad eventi internazionali, in gare dai 400 metri al miglio, compresi gli ostacoli. Il caso più noto è quello di Caster Semenya, olimpionica degli 800 metri che, secondo alcuni studi, con le nuove regole potrebbe correre fino a sette secondi più lenta. Lo ha deciso la Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf). "Abbiamo la responsabilità di garantire parità di condizioni per gli atleti - ha dichiarato il presidente Sebastian Coe - in gare dove il successo è determinato da talento, dedizione e duro lavoro, piuttosto che da altri fattori. Le prove ed i dati a nostra disposizione mostrano che il testosterone, prodotto naturalmente o inserito artificialmente nel corpo, fornisce significativi vantaggi prestazionali nelle atlete".
di Napoli Magazine
26/04/2024 - 19:08
Dal primo novembre del 2018 le atlete con un livello di testosterone naturalmente elevato dovranno ridurlo - e mantenerlo per almeno sei mesi continuativi - entro 5nmol/L se vorranno partecipare ad eventi internazionali, in gare dai 400 metri al miglio, compresi gli ostacoli. Il caso più noto è quello di Caster Semenya, olimpionica degli 800 metri che, secondo alcuni studi, con le nuove regole potrebbe correre fino a sette secondi più lenta. Lo ha deciso la Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf). "Abbiamo la responsabilità di garantire parità di condizioni per gli atleti - ha dichiarato il presidente Sebastian Coe - in gare dove il successo è determinato da talento, dedizione e duro lavoro, piuttosto che da altri fattori. Le prove ed i dati a nostra disposizione mostrano che il testosterone, prodotto naturalmente o inserito artificialmente nel corpo, fornisce significativi vantaggi prestazionali nelle atlete".