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Nuoto, Arrigoni ritocca il record mondiale di apnea dinamica
27.03.2024 19:03 di Napoli Magazine

Simone Arrigoni ha stabilito il nuovo record mondiale di apnea dinamica. L'italiano, a sette anni da suo ultimo primato realizzato ai Giochi del Mare di Santa Marinella nel 2017, si è immerso oggi nello specchio d'acqua di Diakofti, nell'isola di Kythira, in Grecia ed ha percorso 1100 metri nuotando come un delfino e respirando appena 82 volte in 24'30. "Ho demolito il mio ultimo record - ha detto l'apneista capitolino - coprendo la stessa distanza con ben 20 respiri in meno. Pensavo fosse impossibile e, per questo, la mia soddisfazione è ancor più grande. Soprattutto perché arriva dopo una malattia che mi ha davvero debilitato fino ad un passo dalla morte. Ho scelto questa disciplina nella massima distanza perché volevo cimentarmi nel record fisicamente più faticoso realizzato prima che la malattia mi costringesse a mollare. Non credevo di poter migliorare tanto la mia precedente prestazione, ma la motivazione è stata più forte di tutto. Volevo dimostrare, soprattutto per lasciare un messaggio a mio figlio di 6 anni, che non ci si deve arrendere mai" Arrigoni ha superato una malattia che lo ha quasi ucciso ed un decorso operatorio lunghissimo.

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Nuoto, Arrigoni ritocca il record mondiale di apnea dinamica

di Napoli Magazine

27/03/2024 - 19:03

Simone Arrigoni ha stabilito il nuovo record mondiale di apnea dinamica. L'italiano, a sette anni da suo ultimo primato realizzato ai Giochi del Mare di Santa Marinella nel 2017, si è immerso oggi nello specchio d'acqua di Diakofti, nell'isola di Kythira, in Grecia ed ha percorso 1100 metri nuotando come un delfino e respirando appena 82 volte in 24'30. "Ho demolito il mio ultimo record - ha detto l'apneista capitolino - coprendo la stessa distanza con ben 20 respiri in meno. Pensavo fosse impossibile e, per questo, la mia soddisfazione è ancor più grande. Soprattutto perché arriva dopo una malattia che mi ha davvero debilitato fino ad un passo dalla morte. Ho scelto questa disciplina nella massima distanza perché volevo cimentarmi nel record fisicamente più faticoso realizzato prima che la malattia mi costringesse a mollare. Non credevo di poter migliorare tanto la mia precedente prestazione, ma la motivazione è stata più forte di tutto. Volevo dimostrare, soprattutto per lasciare un messaggio a mio figlio di 6 anni, che non ci si deve arrendere mai" Arrigoni ha superato una malattia che lo ha quasi ucciso ed un decorso operatorio lunghissimo.