L'APPUNTO
DIARIO SEMI SERIO DAGLI STATES - Nunzia Marciano: "Gli inquilini, questi sconosciuti, bella cosa..."
28.07.2017 03:00 di Napoli Magazine

NEW YORK (USA) - QUINTO GIORNO: GLI INQULINI. QUESTI SCONOSCIUTI.

 

Perdonali Dio, loro che a me, napoletana fino al midollo, volevano portarmi a mangiare la pizza “americana” a New York. E grazie per averli fatti rinsavire e optare per uno spaghetto homemade alle vongole anche ben fatto, devo dire. Grazie ancora. No, perché, veramente, nun s’po’ sentì una napoletana a New York che si mangia la pizza americana, cioè ch’scuorn. Ma che ora s’è fatta? Le 11 di sera?? Uh marò qua stiamo a Brooklyn e io devo arrivare nel Queens, cioè è una traversata, di sera sul’io… Ah, New York is safe?? Magari New York sì ma io nun tant’. Vabbè, quando bbuon bbuon allucco, che devo fa? Dunque, sì, metro, linea 7. Marò quanta gente! A momenti non ci si siede! Ed è mezzanotte! A Napoli nella metrò a quest’ora ci stanno sì e no 4 blatte e due top… Aspè a Napoli a quest’ora la metrò mi sa che è chiusa. Quindi niente. Arrivata. Il fruttivendolo aperto? Ma che è?? La nottata dei pescivendoli alla Vigilia di Natale, qua?? Vabbè avevano ragione: New York is safe. Notte safezzzz. Le 7, nat’a vot. Non si spiega! Eppure oggi devo scendere all’1! Che palle, ma perché non dormo? Sarà la tendina alla finestra: entra troppo sole. Devo dire alla cadavera sul divano alis la proprietaria di casa se me l’aggiusta. Telefonate mattutine, videochiamate in Italy, fatto. Ok, mi alzo. Marò speriamo di non fare incontri stamattina: sta casa è un buco nero. Perlomeno spuntasse un Derek ci starebbe pure, ma se rispunta il tizio in pantaloncini canarino dell’altro giorno anche no. Vabbè, usciamo. Via libera. Sta casa è un porto di mare ma è assai pulita, il bagno soprattutto. Uh, che è sta porta fuori al bagno? Un cunicolo! Ehhehe, no scherz… Oddio!! E chi è questa mò?? Se il bagno è libero?? Partiamo dalle basi: tu chi sì?? Ok, yes yes it’s free. No vabbè, nun s’spiega! Eccola che esce. Sorry but do u live here? Ah, sure. E mi guarda pure storto. Lei a me. Assai storto. No vabbè. Ho le allucinazioni sennò non si spiega. Vabbè è meglio che esco che sennò a chest’ a vatt. Allora, sì oggi vestitino chic, con scarpe ginniche: perdonami Enzuccio, se puoi. Waaaa c’è il sole! Ieri era inverno, oggi è estate, domani sarà bronchite, lo so. Subway. Un’altra subway. Sorry, for Pier 88? Eh, left?? Uhm… Aspè. Marò e che caldo sulla River qui… Uhm… Left… La ragazza di prima… E’ on the right? Hai sbagliato pur tu?? Menomale che tengo le scarpette, và! Eccoci! Ciao ragazzi… Marò che meraviglia: la nave Amerigo Vespucci a New York! Ma sono tutti napolet… Anzi, siciliani e napoletani qui?? Ottimo! Aspettate che mi cambio le scarpe che se salgo così conciata m’ vottn’ a mar… Fatto. Tornata femmina, apposto. Wow! Veramente strepitosa. A che ora inizia la presentazione? Alle 4?? Con un’ora di ritardo?? Sono del Sud. Uh, un’ufficiale donna! Sei di Napoli? Sì!!? Di dov… Castellammare?? Ah. E tu?? Anche di Napoli?’ Sì? Ah, tu Casoria. Allooooora. Dunque, capiamoci un istante solo. Napoli è grande e bella e accogliente con tutti, lo dice sempre pure Giggino. Ma se non siete di Napoli non dovete dire a una Napoletana che lo siete, cioè se non avete mai preso il 192 dal Conocal alla Stazione, non potete dire di essere napoletani. Se per andare a Forcella non siete passati nella zona dei pescivendoli e non vi destreggiate nella Duchesca o non sapete cos’era la Maddalena, non potete dirlo. Io ve lo giuro che non è discriminazione, figuriamoci, ma non si fa così. Scusate lo sfogo ma ci sta, ecco qua. Uh inizia. Durata poco. Si mangiaaaaaa. Il momento migliore, nun c’ sta nient’ a fa: il dinner buffet, quello che a Napoli è sinonimo di buffett…oni. E pure a New York, va detto. Uh ma ci sta pure Pirlo. Ti vuoi fare una foto con lui, Davide?? Ma mica sei???? Ah, già sei interista. Ok. Aspè, Pirlo, sorridet… No, vabbè niente. Ua che bel tramonto che c’è… Certo che New York ha il suo perché. Questa nave ha il suo perché. E le donne che qui hanno deciso di salire e vivere la vita “da uomo” hanno il loro perché. L’unica cosa che non ha un suo perché è chist’ cà fa il piacione nonostante io non lo calcoli di strisci. Ecco, questo nun s’spiega. Non ci sta niente da fare: se gli italiani nun  fann’ e sciem, non sono loro. Vabbè. Marò e che stanchezza, cò sti stacchi. Mi siedo. Ahhh… Uh, l’ambasciatore. Ma lei è napoletano?? No, vabbè, del Vomero?? Ottimo! Da 30 anni a New York ma l’accento è napoletano! Il mio mito! C’è pure il console. E il capo dei vigili del fuoco che qui è un’istituzione. Però il guru di New York is here. Andiamo?? Eh, sì: direi che abbiamo dato abbastanza! Direzione Amsterdam Aveneu! Marò quanti italiani qui: vabbè, da qui va in onda il programma su radio2 dedicato agli italiani a New York. Dalle 7 alle 10. In ITALIA. Dall’1 alle 4 in USA!  Sì, sì, partecipo ma due minuti: e chi c’ha fa?? Divertente però. Caffè?? Sì ok. Pizza e birra?? Tutt’apposto. No ma dopo il caffè è la morte sua. Ah, se mi vedesse Cannavacciulo. Che ora si è fatta?? Le 2??? E io devo sempre prendere la metro safè. Menomale che mi sono rimessa le scarpette ginniche: saranno ridicole ma so comode. Marò è che sonno. Se mi addormento qui in metropolitana mi sceto direttamente a San Giorgzzzz. No, no, non posso dormire! No, veramente nun sia majzzzzz. Sveglia!! Arrivata. Qui è sempre mezzogiorno. Marò mi si chiudono gli occhi: sono le tre e mezza e sto sveglia dalle 7! Aggià turnà a Napoli per riposarmi un poco. Arrivata, finalment... Uh, marò chi è?? La tizia di stamattina! Ma che ci fa seduta fuori, sulle scale di casa con la musica nelle orecchie e il caffè??? No, ma io mi devo giocare i numeri!! Sì, sì, hello. Sì sì lascio aperto, tant pure se chiudo, ste porte sono di cartone. Ma che cavolo ci faceva??? Vabbè non lo voglio nemmeno sapere: sono troppo stanca. La luce accesa? Uh la proprietaria: mò le dico la cosa della tenda. Cioè, le dico è un parolone: comm’ c’ho dic’ in inglese?? Allò, proviamo: Sorry, please could u close the… Tendina… Aspè, I show u! This! For the sun! Oh, thanks! MY room is clean and ordinatly?’ Oh, thanks! Anni e anni di mia mamma che quando lavava a terra tu in casa non ci potevi entrare e quando puliva il bagno dovevi andare dalla signora sopra, ti forgiano e tornano utili nel momento del bisogno. Tzè! Marò che sonno. Mandata già la mail serale, mi posso coccare. Speriamo di non svegliarmi all’alba pure domanzzzzz.

 

SESTO GIORNO: L’ENTUSIASMO, CHE BELLA COSA.

 

Chi è-che è-che è stat?? La sveglia del cadavere!! Ma che ore sono?? Le 8?? No, ma chest’ e scem…. Zzzzzzzzz. Ancora?? No, ma mò gliela butta, quant’è vero San Gennar…zzzzzz. E bastaaaa. Ah, no è il mio telefono! Prontozzzzz? Ti posso richiamarezzzzzz. Ok. No, devo dormirzzzzz nun esistzzzz. Che ore sono?? Le 11?? Olèèèèèèè, ho finalmente dormito! Maronn, assafà! Devo dire che la tendina è praticamente inutile: entra un sole che nemmeno ai Caraibi ma ho dormito. Grandezza di Dio, finalmente. Ahhh… Usciam… Con calma! Cà non si sa mai chi si può incontrar… La proprietaria?? No, fammi capì: hai messo 150 sveglie e stai dormendo sul divano?? NO, vabbè. Non ci credo. Aveva ragione quello nel film di Trosi: “So’ strani gli americani”, ma assai. Uh, non ci sta il caffè! Marò e mò? Pare brutto se busso alla spagnola e vedo se me lo fa un attim… Ok, pare brutto. Niente oggi solo latte. Berrò all’ONU, c’aggià fa. Pantalone, camicia, giacca… e scarpette. Si esce. Subway. Lavori in corso per strada. Incredibile: tutti gli operai lavorano. Cioè, mica come da noi che uno fatica e 5 guardano. Incredibile sta New York. 6 fermate. Leggiamo và. “Nel ventre di Napoli”. Mi pare giusto: nel ventre del Mondo, New York, leggo del Ventre della mia città. Ottimo. Già arrivata? Ok, qui la metro funziona. E’ assodato. Scendo. Allò, diritto, poi giro a sinistra, sulla 45esima, prima avenue… Arrivata! E non davanti ad un ristorante ma davanti all’ufficio! Ottimo direi. Oramai non mi sento più turista. Chissà se è grave. Marò è l’una e mezza di pomeriggio e ancora non ho preso il caffè. Ah, il cambio scarpa. Caffè e muffin. All’ora di pranzo. Tutt’appost’. Uè ragazzi! Uh, c’è Nirvani: 19 anni, di New York, aspirante giornalista nonché la ragazza più entusiasta che abbia mai conosciuto! Quando le ho detto che avevo scritto un libro è impazzita di emozione… Gliene ho portato una copia: oggi è il suo ultimo giorno di stage. Hi, honey! This is for yo… Wow! Quanta energia!! Ehehhe! Yes, for u! Gift! Oh, it’s a pleasure! L’entusiasmo, ecco. Come nella dedica che le ho fatto: “Non perdere mai il tuo entusiasmo!”. Ad avercene quanto ne ha lei. Nirvani è gioiosa. Lo è davvero. Dovremmo esserlo tutti un po’ di più. O molto di pi… Come, cosa?? Nella sala dei corrispondenti esteri c’è il buffet? Marò ma che bellezza st’ONU!! Panini farciti e dolci gratis! Ok, mi trasferisc… Maròòò ma quanta cipolla! Ch’ schif. Eh, sì andiamoci a prendere un caffè: muffin, cipolla, caffè. Caro gastroenterologo, aspettami che arrivo, eh. Che schifezza. No, yamm. A questo punto potrei persino mangiare la pizza american... No, non esageriamo. Mi suicido prima, ecco. Uh, il sito: fammi vedere che succede in Italia. “Gonzalo perde e deve pagar…” Auahuahauahau! Le belle notizie inaspettate. Che ha scritto questo su Twitter? “Higuain perde le finali, perd e caus, perd e capill, ha perso il miglior popolo del Mondo. Sul e chil a cuoll nun è perd”! Auahauhauahuahauahauhauah! Mito, assoluto. Telefonate. Dall’Italia. Certo che dall’altro lato del Mondo ne capisci tante di cose che stando ad un passo a volte non vedi. E’ così se da Napoli vai a Roma. Pensa se vai a New York city. Ah, vi avviate?? Sì, sì, ci vediamo dopo lì allora, io resto che finisco delle cose… Che ore sono? Le 8 passate… Le 2 in Italia. Che silenzio c’è qui. Anche se l’ONU è sempre aperto, a quest’ora penso che sto sul io e Ban ki moon. Ah, nemmeno lui perché ci sta il segretario nuov… Uh, ma hanno spento la luce! Marò fammi alzare per veder… Ah, ecco l’hanno riaccesa. Sarà stato un abbassamento di corrente. Allora, scriviam… N’ata vot la luce?? Ma che è… fammi veder… Accesa! Uè ma mi state sfottendo?’ No, perché, non è giornata, sappiatelo! Se mi alzo di nuovo, giuro che... Ah. Ok. No, tutt’appost’: ho appena realizzato che non mi stanno pariando addosso ma sono luci automatiche che restano accese se avvertono la presenza di qualcuno. E siccome io sto assettata, l’avvertono solo se mi alzo. Ok. Tutto bene. Vabbè meglio non raccontarla in giro sta cosa, m’arraccumann’… 

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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28/07/2024 - 03:00

NEW YORK (USA) - QUINTO GIORNO: GLI INQULINI. QUESTI SCONOSCIUTI.

 

Perdonali Dio, loro che a me, napoletana fino al midollo, volevano portarmi a mangiare la pizza “americana” a New York. E grazie per averli fatti rinsavire e optare per uno spaghetto homemade alle vongole anche ben fatto, devo dire. Grazie ancora. No, perché, veramente, nun s’po’ sentì una napoletana a New York che si mangia la pizza americana, cioè ch’scuorn. Ma che ora s’è fatta? Le 11 di sera?? Uh marò qua stiamo a Brooklyn e io devo arrivare nel Queens, cioè è una traversata, di sera sul’io… Ah, New York is safe?? Magari New York sì ma io nun tant’. Vabbè, quando bbuon bbuon allucco, che devo fa? Dunque, sì, metro, linea 7. Marò quanta gente! A momenti non ci si siede! Ed è mezzanotte! A Napoli nella metrò a quest’ora ci stanno sì e no 4 blatte e due top… Aspè a Napoli a quest’ora la metrò mi sa che è chiusa. Quindi niente. Arrivata. Il fruttivendolo aperto? Ma che è?? La nottata dei pescivendoli alla Vigilia di Natale, qua?? Vabbè avevano ragione: New York is safe. Notte safezzzz. Le 7, nat’a vot. Non si spiega! Eppure oggi devo scendere all’1! Che palle, ma perché non dormo? Sarà la tendina alla finestra: entra troppo sole. Devo dire alla cadavera sul divano alis la proprietaria di casa se me l’aggiusta. Telefonate mattutine, videochiamate in Italy, fatto. Ok, mi alzo. Marò speriamo di non fare incontri stamattina: sta casa è un buco nero. Perlomeno spuntasse un Derek ci starebbe pure, ma se rispunta il tizio in pantaloncini canarino dell’altro giorno anche no. Vabbè, usciamo. Via libera. Sta casa è un porto di mare ma è assai pulita, il bagno soprattutto. Uh, che è sta porta fuori al bagno? Un cunicolo! Ehhehe, no scherz… Oddio!! E chi è questa mò?? Se il bagno è libero?? Partiamo dalle basi: tu chi sì?? Ok, yes yes it’s free. No vabbè, nun s’spiega! Eccola che esce. Sorry but do u live here? Ah, sure. E mi guarda pure storto. Lei a me. Assai storto. No vabbè. Ho le allucinazioni sennò non si spiega. Vabbè è meglio che esco che sennò a chest’ a vatt. Allora, sì oggi vestitino chic, con scarpe ginniche: perdonami Enzuccio, se puoi. Waaaa c’è il sole! Ieri era inverno, oggi è estate, domani sarà bronchite, lo so. Subway. Un’altra subway. Sorry, for Pier 88? Eh, left?? Uhm… Aspè. Marò e che caldo sulla River qui… Uhm… Left… La ragazza di prima… E’ on the right? Hai sbagliato pur tu?? Menomale che tengo le scarpette, và! Eccoci! Ciao ragazzi… Marò che meraviglia: la nave Amerigo Vespucci a New York! Ma sono tutti napolet… Anzi, siciliani e napoletani qui?? Ottimo! Aspettate che mi cambio le scarpe che se salgo così conciata m’ vottn’ a mar… Fatto. Tornata femmina, apposto. Wow! Veramente strepitosa. A che ora inizia la presentazione? Alle 4?? Con un’ora di ritardo?? Sono del Sud. Uh, un’ufficiale donna! Sei di Napoli? Sì!!? Di dov… Castellammare?? Ah. E tu?? Anche di Napoli?’ Sì? Ah, tu Casoria. Allooooora. Dunque, capiamoci un istante solo. Napoli è grande e bella e accogliente con tutti, lo dice sempre pure Giggino. Ma se non siete di Napoli non dovete dire a una Napoletana che lo siete, cioè se non avete mai preso il 192 dal Conocal alla Stazione, non potete dire di essere napoletani. Se per andare a Forcella non siete passati nella zona dei pescivendoli e non vi destreggiate nella Duchesca o non sapete cos’era la Maddalena, non potete dirlo. Io ve lo giuro che non è discriminazione, figuriamoci, ma non si fa così. Scusate lo sfogo ma ci sta, ecco qua. Uh inizia. Durata poco. Si mangiaaaaaa. Il momento migliore, nun c’ sta nient’ a fa: il dinner buffet, quello che a Napoli è sinonimo di buffett…oni. E pure a New York, va detto. Uh ma ci sta pure Pirlo. Ti vuoi fare una foto con lui, Davide?? Ma mica sei???? Ah, già sei interista. Ok. Aspè, Pirlo, sorridet… No, vabbè niente. Ua che bel tramonto che c’è… Certo che New York ha il suo perché. Questa nave ha il suo perché. E le donne che qui hanno deciso di salire e vivere la vita “da uomo” hanno il loro perché. L’unica cosa che non ha un suo perché è chist’ cà fa il piacione nonostante io non lo calcoli di strisci. Ecco, questo nun s’spiega. Non ci sta niente da fare: se gli italiani nun  fann’ e sciem, non sono loro. Vabbè. Marò e che stanchezza, cò sti stacchi. Mi siedo. Ahhh… Uh, l’ambasciatore. Ma lei è napoletano?? No, vabbè, del Vomero?? Ottimo! Da 30 anni a New York ma l’accento è napoletano! Il mio mito! C’è pure il console. E il capo dei vigili del fuoco che qui è un’istituzione. Però il guru di New York is here. Andiamo?? Eh, sì: direi che abbiamo dato abbastanza! Direzione Amsterdam Aveneu! Marò quanti italiani qui: vabbè, da qui va in onda il programma su radio2 dedicato agli italiani a New York. Dalle 7 alle 10. In ITALIA. Dall’1 alle 4 in USA!  Sì, sì, partecipo ma due minuti: e chi c’ha fa?? Divertente però. Caffè?? Sì ok. Pizza e birra?? Tutt’apposto. No ma dopo il caffè è la morte sua. Ah, se mi vedesse Cannavacciulo. Che ora si è fatta?? Le 2??? E io devo sempre prendere la metro safè. Menomale che mi sono rimessa le scarpette ginniche: saranno ridicole ma so comode. Marò è che sonno. Se mi addormento qui in metropolitana mi sceto direttamente a San Giorgzzzz. No, no, non posso dormire! No, veramente nun sia majzzzzz. Sveglia!! Arrivata. Qui è sempre mezzogiorno. Marò mi si chiudono gli occhi: sono le tre e mezza e sto sveglia dalle 7! Aggià turnà a Napoli per riposarmi un poco. Arrivata, finalment... Uh, marò chi è?? La tizia di stamattina! Ma che ci fa seduta fuori, sulle scale di casa con la musica nelle orecchie e il caffè??? No, ma io mi devo giocare i numeri!! Sì, sì, hello. Sì sì lascio aperto, tant pure se chiudo, ste porte sono di cartone. Ma che cavolo ci faceva??? Vabbè non lo voglio nemmeno sapere: sono troppo stanca. La luce accesa? Uh la proprietaria: mò le dico la cosa della tenda. Cioè, le dico è un parolone: comm’ c’ho dic’ in inglese?? Allò, proviamo: Sorry, please could u close the… Tendina… Aspè, I show u! This! For the sun! Oh, thanks! MY room is clean and ordinatly?’ Oh, thanks! Anni e anni di mia mamma che quando lavava a terra tu in casa non ci potevi entrare e quando puliva il bagno dovevi andare dalla signora sopra, ti forgiano e tornano utili nel momento del bisogno. Tzè! Marò che sonno. Mandata già la mail serale, mi posso coccare. Speriamo di non svegliarmi all’alba pure domanzzzzz.

 

SESTO GIORNO: L’ENTUSIASMO, CHE BELLA COSA.

 

Chi è-che è-che è stat?? La sveglia del cadavere!! Ma che ore sono?? Le 8?? No, ma chest’ e scem…. Zzzzzzzzz. Ancora?? No, ma mò gliela butta, quant’è vero San Gennar…zzzzzz. E bastaaaa. Ah, no è il mio telefono! Prontozzzzz? Ti posso richiamarezzzzzz. Ok. No, devo dormirzzzzz nun esistzzzz. Che ore sono?? Le 11?? Olèèèèèèè, ho finalmente dormito! Maronn, assafà! Devo dire che la tendina è praticamente inutile: entra un sole che nemmeno ai Caraibi ma ho dormito. Grandezza di Dio, finalmente. Ahhh… Usciam… Con calma! Cà non si sa mai chi si può incontrar… La proprietaria?? No, fammi capì: hai messo 150 sveglie e stai dormendo sul divano?? NO, vabbè. Non ci credo. Aveva ragione quello nel film di Trosi: “So’ strani gli americani”, ma assai. Uh, non ci sta il caffè! Marò e mò? Pare brutto se busso alla spagnola e vedo se me lo fa un attim… Ok, pare brutto. Niente oggi solo latte. Berrò all’ONU, c’aggià fa. Pantalone, camicia, giacca… e scarpette. Si esce. Subway. Lavori in corso per strada. Incredibile: tutti gli operai lavorano. Cioè, mica come da noi che uno fatica e 5 guardano. Incredibile sta New York. 6 fermate. Leggiamo và. “Nel ventre di Napoli”. Mi pare giusto: nel ventre del Mondo, New York, leggo del Ventre della mia città. Ottimo. Già arrivata? Ok, qui la metro funziona. E’ assodato. Scendo. Allò, diritto, poi giro a sinistra, sulla 45esima, prima avenue… Arrivata! E non davanti ad un ristorante ma davanti all’ufficio! Ottimo direi. Oramai non mi sento più turista. Chissà se è grave. Marò è l’una e mezza di pomeriggio e ancora non ho preso il caffè. Ah, il cambio scarpa. Caffè e muffin. All’ora di pranzo. Tutt’appost’. Uè ragazzi! Uh, c’è Nirvani: 19 anni, di New York, aspirante giornalista nonché la ragazza più entusiasta che abbia mai conosciuto! Quando le ho detto che avevo scritto un libro è impazzita di emozione… Gliene ho portato una copia: oggi è il suo ultimo giorno di stage. Hi, honey! This is for yo… Wow! Quanta energia!! Ehehhe! Yes, for u! Gift! Oh, it’s a pleasure! L’entusiasmo, ecco. Come nella dedica che le ho fatto: “Non perdere mai il tuo entusiasmo!”. Ad avercene quanto ne ha lei. Nirvani è gioiosa. Lo è davvero. Dovremmo esserlo tutti un po’ di più. O molto di pi… Come, cosa?? Nella sala dei corrispondenti esteri c’è il buffet? Marò ma che bellezza st’ONU!! Panini farciti e dolci gratis! Ok, mi trasferisc… Maròòò ma quanta cipolla! Ch’ schif. Eh, sì andiamoci a prendere un caffè: muffin, cipolla, caffè. Caro gastroenterologo, aspettami che arrivo, eh. Che schifezza. No, yamm. A questo punto potrei persino mangiare la pizza american... No, non esageriamo. Mi suicido prima, ecco. Uh, il sito: fammi vedere che succede in Italia. “Gonzalo perde e deve pagar…” Auahuahauahau! Le belle notizie inaspettate. Che ha scritto questo su Twitter? “Higuain perde le finali, perd e caus, perd e capill, ha perso il miglior popolo del Mondo. Sul e chil a cuoll nun è perd”! Auahauhauahuahauahauhauah! Mito, assoluto. Telefonate. Dall’Italia. Certo che dall’altro lato del Mondo ne capisci tante di cose che stando ad un passo a volte non vedi. E’ così se da Napoli vai a Roma. Pensa se vai a New York city. Ah, vi avviate?? Sì, sì, ci vediamo dopo lì allora, io resto che finisco delle cose… Che ore sono? Le 8 passate… Le 2 in Italia. Che silenzio c’è qui. Anche se l’ONU è sempre aperto, a quest’ora penso che sto sul io e Ban ki moon. Ah, nemmeno lui perché ci sta il segretario nuov… Uh, ma hanno spento la luce! Marò fammi alzare per veder… Ah, ecco l’hanno riaccesa. Sarà stato un abbassamento di corrente. Allora, scriviam… N’ata vot la luce?? Ma che è… fammi veder… Accesa! Uè ma mi state sfottendo?’ No, perché, non è giornata, sappiatelo! Se mi alzo di nuovo, giuro che... Ah. Ok. No, tutt’appost’: ho appena realizzato che non mi stanno pariando addosso ma sono luci automatiche che restano accese se avvertono la presenza di qualcuno. E siccome io sto assettata, l’avvertono solo se mi alzo. Ok. Tutto bene. Vabbè meglio non raccontarla in giro sta cosa, m’arraccumann’… 

 

 

Nunzia Marciano

 

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