L'APPUNTO
L'APPUNTO - Nunzia Marciano: “Napoli, l’obbligo è non fermarsi”
05.02.2018 15:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - Non era lui. Il Napoli, intendo, di scena, si fa per dire, al Ciro Vigorito di Benevento. E neppure il Benevento era il solito Benevento. Chiariamo: non che ci si aspettasse che le streghe stendessero il tappeto per lasciar passare la capolista (come a volte succede su altri campi, con squadre che capoliste non sono) ma neppure si immaginava di dover “soffrire” contro la sì rinforzata, ma ancora ultima in classifica, squadra del derby. Il Napoli di mister Sarri vince, se non s’era capito, ma non alla maniera del Napoli, si capisce. In uno stadio strapieno si offre agli avversari la possibilità di tirare in porta ed essere persino pericolosi. E questo è pericoloso di per sé. Due i gol segnati dal Napoli, uno il rigore quasi assegnato al Benevento. Per il resto, c’è davvero poco da segnalare, oltre ad un infortunio del folletto che ha tenuto i tifosi col fiato sospeso fino alla prognosi molto più clemente del previsto. Non lo si vuole nemmeno immaginare che dramma sarebbe stato se così non fosse stato: il mercato/non mercato del Napoli avrebbe pesato come un macigno. E avrebbe potuto persino rallentare una corsa che invece non può e non deve essere fermata. Chi c’è subito dietro gode ore di vantaggio effimero prima di tornare ad inseguire e passi falsi non se ne possono di certo fare, questo è chiaro. Certi sogni non possono finire. E questo chiamato Scudetto, è il sogno di Napoli e del Napoli e smettere di crederci, sarebbe un errore. Non sempre si può sognare. Ma certe volte sì. E questa volta è una di quelle.

 

 

Nunzia Marciano

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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L'APPUNTO - Nunzia Marciano: “Napoli, l’obbligo è non fermarsi”

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05/02/2024 - 15:22

NAPOLI - Non era lui. Il Napoli, intendo, di scena, si fa per dire, al Ciro Vigorito di Benevento. E neppure il Benevento era il solito Benevento. Chiariamo: non che ci si aspettasse che le streghe stendessero il tappeto per lasciar passare la capolista (come a volte succede su altri campi, con squadre che capoliste non sono) ma neppure si immaginava di dover “soffrire” contro la sì rinforzata, ma ancora ultima in classifica, squadra del derby. Il Napoli di mister Sarri vince, se non s’era capito, ma non alla maniera del Napoli, si capisce. In uno stadio strapieno si offre agli avversari la possibilità di tirare in porta ed essere persino pericolosi. E questo è pericoloso di per sé. Due i gol segnati dal Napoli, uno il rigore quasi assegnato al Benevento. Per il resto, c’è davvero poco da segnalare, oltre ad un infortunio del folletto che ha tenuto i tifosi col fiato sospeso fino alla prognosi molto più clemente del previsto. Non lo si vuole nemmeno immaginare che dramma sarebbe stato se così non fosse stato: il mercato/non mercato del Napoli avrebbe pesato come un macigno. E avrebbe potuto persino rallentare una corsa che invece non può e non deve essere fermata. Chi c’è subito dietro gode ore di vantaggio effimero prima di tornare ad inseguire e passi falsi non se ne possono di certo fare, questo è chiaro. Certi sogni non possono finire. E questo chiamato Scudetto, è il sogno di Napoli e del Napoli e smettere di crederci, sarebbe un errore. Non sempre si può sognare. Ma certe volte sì. E questa volta è una di quelle.

 

 

Nunzia Marciano

 

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