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161 FOTO - Tour sensazionale al Museo Civico Filangieri
12.04.2017 18:54 di Napoli Magazine

NAPOLI - Al via, giovedì 13 aprile, al Museo Civico Filangieri (Napoli, Via Duomo 288), “La primavera del Principe. Un uomo nuovo, figlio delle sue opere”. Una stagione di mostre, percorsi ed eventi affidata alla direzione artistica e creativa di Guido Cabib per un progetto di valorizzazione della figura dell’illustre fondatore Gaetano Filangieri principe di Satriano non semplice collezionista ma grande innovatore, espressione delle più vive azioni di politica industriale nel meridione del XIX secolo. Il Museo Civico Gaetano Filangieri Principe di Satriano è ospitato nel quattrocentesco Palazzo Como. Il museo nacque nel 1888, per volontà del Principe di Satriano e Duca di Taormina Gaetano Filangieri, mecenate delle arti. Convinto sostenitore della funzione sociale dell’arte e della cultura, egli impiegò gran parte della sua vita viaggiando in Europa, a confronto con le più moderne esperienze del collezionismo e delle realizzazioni museali d’arte industriale, incontrando le nuove realtà industriali e gli artigiani, alla ricerca di splendidi e rari oggetti artistici. Il principe profuse tutto il suo impegno per la realizzazione dell’ambizioso programma di esportare a Napoli il modello europeo del Museo Artistico Industriale. Si fece carico dei complessi lavori di riadattamento del palazzo rinascimentale, promuovendo anche la ristrutturazione degli interni con l’ausilio degli allievi dell’Istituto d’Arte di Napoli e vi sistemò la sua collezione, donandola al Comune. Ma il progetto del principe resta un sogno: le condizioni economiche della città non consentivano l’apertura culturale auspicata da Filangieri. Oggi la raccolta del Museo comprende sculture, splendidi oggetti d’arte applicata (maioliche e porcellane, abiti, tessuti, medaglie, armi ed armature) ed una ricca pinacoteca con dipinti che spaziano dal XVI al XVIII secolo e con un’ampia visione del panorama artistico napoletano, una preziosa biblioteca e tre fondi librari donati nel corso dell'ultimo cinquantennio ( D'Ambra, Acton e de Sangro). Infine un patrimonio unico al mondo: 3280 monete d’epoca, dalla dominazione bizantina a quelle coniate dalla Zecca di Napoli, chiusa nel 1866, pochi anni dopo l’Unità d’Italia, dono di Luisa Mastroianni, vedova del medico Giovanni Bovi. Favolose le tele esposte nel Museo. Si trovano tele di: Mattia Preti, Jusepe de Ribera, Andrea Vaccaro, Micco Spadaro, Bernardino Luini, Innocenzo Francucci, Francesco De Mura, Il Guercino, Giovanni Battista Tiepolo, Filippo Palizzi,Francesco Solimena, Matthias Stomer, Gaspare Lopez, Nicola Malinconico, Luca Giordano, Jacob Philipp Hacker, Claude Lorrain, Giovanni Paolo Panini, Michele Marieschi, Vivian Codazzi, Tommaso Ruiz, Eberhard Woickert, Heinrich Friederich Fuger, Francois Boucher, Johann Henrich Wilhelm Tischbein, Pierre Miguard, Giuseppe Bonito.

 

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12/04/2024 - 18:54

NAPOLI - Al via, giovedì 13 aprile, al Museo Civico Filangieri (Napoli, Via Duomo 288), “La primavera del Principe. Un uomo nuovo, figlio delle sue opere”. Una stagione di mostre, percorsi ed eventi affidata alla direzione artistica e creativa di Guido Cabib per un progetto di valorizzazione della figura dell’illustre fondatore Gaetano Filangieri principe di Satriano non semplice collezionista ma grande innovatore, espressione delle più vive azioni di politica industriale nel meridione del XIX secolo. Il Museo Civico Gaetano Filangieri Principe di Satriano è ospitato nel quattrocentesco Palazzo Como. Il museo nacque nel 1888, per volontà del Principe di Satriano e Duca di Taormina Gaetano Filangieri, mecenate delle arti. Convinto sostenitore della funzione sociale dell’arte e della cultura, egli impiegò gran parte della sua vita viaggiando in Europa, a confronto con le più moderne esperienze del collezionismo e delle realizzazioni museali d’arte industriale, incontrando le nuove realtà industriali e gli artigiani, alla ricerca di splendidi e rari oggetti artistici. Il principe profuse tutto il suo impegno per la realizzazione dell’ambizioso programma di esportare a Napoli il modello europeo del Museo Artistico Industriale. Si fece carico dei complessi lavori di riadattamento del palazzo rinascimentale, promuovendo anche la ristrutturazione degli interni con l’ausilio degli allievi dell’Istituto d’Arte di Napoli e vi sistemò la sua collezione, donandola al Comune. Ma il progetto del principe resta un sogno: le condizioni economiche della città non consentivano l’apertura culturale auspicata da Filangieri. Oggi la raccolta del Museo comprende sculture, splendidi oggetti d’arte applicata (maioliche e porcellane, abiti, tessuti, medaglie, armi ed armature) ed una ricca pinacoteca con dipinti che spaziano dal XVI al XVIII secolo e con un’ampia visione del panorama artistico napoletano, una preziosa biblioteca e tre fondi librari donati nel corso dell'ultimo cinquantennio ( D'Ambra, Acton e de Sangro). Infine un patrimonio unico al mondo: 3280 monete d’epoca, dalla dominazione bizantina a quelle coniate dalla Zecca di Napoli, chiusa nel 1866, pochi anni dopo l’Unità d’Italia, dono di Luisa Mastroianni, vedova del medico Giovanni Bovi. Favolose le tele esposte nel Museo. Si trovano tele di: Mattia Preti, Jusepe de Ribera, Andrea Vaccaro, Micco Spadaro, Bernardino Luini, Innocenzo Francucci, Francesco De Mura, Il Guercino, Giovanni Battista Tiepolo, Filippo Palizzi,Francesco Solimena, Matthias Stomer, Gaspare Lopez, Nicola Malinconico, Luca Giordano, Jacob Philipp Hacker, Claude Lorrain, Giovanni Paolo Panini, Michele Marieschi, Vivian Codazzi, Tommaso Ruiz, Eberhard Woickert, Heinrich Friederich Fuger, Francois Boucher, Johann Henrich Wilhelm Tischbein, Pierre Miguard, Giuseppe Bonito.

 

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