Attualità
Cronaca: il Codacons sui dischetti di plastica nel Tirreno
22.03.2018 17:01 di Napoli Magazine

DISCHETTI PLASTICA NEL TIRRENO, MISTERO RISOLTO: SONO FILTRI DEPURATORE

 

CODACONS: ORA INDAGARE PER DISASTRO AMBIENTALE SOCIETA’ CHE GESTISCE IMPIANTO. DANNI SUBITI DA FLORA E FAUNA DOVRANNO ESSERE RISARCITI

 

La società che gestisce l’impianto di depurazione collocato in prossimità della foce del Sele dovrà rispondere dei danni arrecati all’ambiente. Lo afferma il Codacons, dopo la risoluzione del mistero dei dischetti di plastica che hanno invaso le coste del Tirreno, e che sarebbero fuoriusciti a causa di un cedimento strutturale di una vasca dell'impianto.

 

“Nei giorni scorsi con un esposto alle Procure di Napoli, Salerno, Latina, Roma, Civitavecchia e Grosseto avevamo chiesto di aprire indagini sul territorio alla luce dell’ipotesi di disastro ambientale – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ora che è stata accertata l’origine dei dischetti, la magistratura dovrà indagare la società responsabile dell’impianto ubicato nella foce del Sele alla luce delle responsabilità legate al grave incidente, e gli operatori turistici e i soggetti danneggiati potranno costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale”.

 

“La stessa azienda dovrà farsi carico delle spese di bonifica e depurazione delle coste invase dai filtri in plastica, e risarcire i danni provocati alla flora, alla fauna e all’ambiente delle aree coinvolte. ” – conclude Rienzi.

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Cronaca: il Codacons sui dischetti di plastica nel Tirreno

di Napoli Magazine

22/03/2024 - 17:01

DISCHETTI PLASTICA NEL TIRRENO, MISTERO RISOLTO: SONO FILTRI DEPURATORE

 

CODACONS: ORA INDAGARE PER DISASTRO AMBIENTALE SOCIETA’ CHE GESTISCE IMPIANTO. DANNI SUBITI DA FLORA E FAUNA DOVRANNO ESSERE RISARCITI

 

La società che gestisce l’impianto di depurazione collocato in prossimità della foce del Sele dovrà rispondere dei danni arrecati all’ambiente. Lo afferma il Codacons, dopo la risoluzione del mistero dei dischetti di plastica che hanno invaso le coste del Tirreno, e che sarebbero fuoriusciti a causa di un cedimento strutturale di una vasca dell'impianto.

 

“Nei giorni scorsi con un esposto alle Procure di Napoli, Salerno, Latina, Roma, Civitavecchia e Grosseto avevamo chiesto di aprire indagini sul territorio alla luce dell’ipotesi di disastro ambientale – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ora che è stata accertata l’origine dei dischetti, la magistratura dovrà indagare la società responsabile dell’impianto ubicato nella foce del Sele alla luce delle responsabilità legate al grave incidente, e gli operatori turistici e i soggetti danneggiati potranno costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale”.

 

“La stessa azienda dovrà farsi carico delle spese di bonifica e depurazione delle coste invase dai filtri in plastica, e risarcire i danni provocati alla flora, alla fauna e all’ambiente delle aree coinvolte. ” – conclude Rienzi.