Calcio
Cronaca: latitante tradito dal match Napoli-Inter
11.10.2017 14:29 di Napoli Magazine Fonte: Ansa

'Tradito' dalla prenotazione dei biglietti per la partita Napoli-Inter. E' così che è finita la latitanza di Emanuele Niola, 33 anni, ritenuto elemento di spicco del clan camorristico "Di Lauro" e, fino a qualche anno fa, referente nonché controllore per conto del clan della piazza spaccio del Rione dei Fiori, il "terzo mondo" da sempre appannaggio dei Di Lauro a Secondigliano. I Carabinieri della sezione "Catturandi" del nucleo investigativo di Napoli hanno arrestato Niola, latitante da alcuni mesi, in un autolavaggio di Secondigliano. Quando è stato bloccato non ha opposto resistenza; avrebbe detto di volere una nuova vita lontana dallo spaccio. A lui gli investigatori sono arrivati grazie alla prenotazione di un biglietto per Napoli-Inter che si terrà tra 10 giorni: chi per lui stava si stava procurando gli ingressi, in una telefonata con un amico ha fornito solo il proprio nome, temporeggiando sul secondo. Il silenzio sul nome ha insospettito i militari che hanno rinforzato le indagini.

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Cronaca: latitante tradito dal match Napoli-Inter

di Napoli Magazine

11/10/2024 - 14:29

'Tradito' dalla prenotazione dei biglietti per la partita Napoli-Inter. E' così che è finita la latitanza di Emanuele Niola, 33 anni, ritenuto elemento di spicco del clan camorristico "Di Lauro" e, fino a qualche anno fa, referente nonché controllore per conto del clan della piazza spaccio del Rione dei Fiori, il "terzo mondo" da sempre appannaggio dei Di Lauro a Secondigliano. I Carabinieri della sezione "Catturandi" del nucleo investigativo di Napoli hanno arrestato Niola, latitante da alcuni mesi, in un autolavaggio di Secondigliano. Quando è stato bloccato non ha opposto resistenza; avrebbe detto di volere una nuova vita lontana dallo spaccio. A lui gli investigatori sono arrivati grazie alla prenotazione di un biglietto per Napoli-Inter che si terrà tra 10 giorni: chi per lui stava si stava procurando gli ingressi, in una telefonata con un amico ha fornito solo il proprio nome, temporeggiando sul secondo. Il silenzio sul nome ha insospettito i militari che hanno rinforzato le indagini.

Fonte: Ansa