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FOCUS - I prossimi “passi” verso il riordino del gioco: ascoltare anche gli operatori
12.06.2017 14:00 di Napoli Magazine

Non si vuole, con queste righe, stigmatizzare alcuno poiché non è il compito di chi scrive: ma, esprimere un punto di vista relativo agli indecorosi “cori da stadio”, ovviamente compresi di insulti di vario genere, tutti indirizzati al sottosegretario Baretta quale rappresentante del Governo, questo sì è doveroso! É un compito che ci si vuole assumere perché lo spettacolo che hanno offerto gli imprenditori del gioco e i proprietari dei siti di casino con bonus è veramente indegno ed ha travalicato tutte le ragioni che gli stessi operatori possono avere. Hanno “mirato a Baretta” come capro espiatorio, causa delle loro incertezze lavorative ed economiche e delle loro problematiche, nonché motivo dell'erroneo percorso governativo intrapreso con la cosiddetta “manovrina”. Certamente, i veri imprenditori del gioco lecito, sono estremamente preoccupati per i propri investimenti sostenuti: vogliono mantenere in piedi le proprie aziende di cui hanno la responsabilità sia economica che umana e sono assolutamente risoluti nell'argomentare quanto il Governo stia sbagliando nella strada intrapresa e cosa succederà se questo stesso percorso continuerà. Hanno trovato nella manifestazione il modo per rappresentare tutto questo insieme alle associazioni di categoria, ma certo ciò non può giustificare “un certo tipo di atteggiamento becero”, assolutamente questo no. Le associazioni che tutelano i “veri imprenditori del gioco” prendono posizione in relazione a quanto successo, sopratutto per ciò che si riferisce agli insulti all'indirizzo di Pier Paolo Baretta durante questa manifestazione a Montecitorio organizzata per l'aumento del Preu per le slot machine e le Vlt e realizzatasi in modo così “villano e becero” il 31 maggio 2017: atteggiamenti da cui le aziende come As.tro, dichiarano apertamente di prendere le distanze. Quella categoria di operatori del gioco viene ritenuta completamente “estranea” al modello delle aziende che le stesse società rappresentano, così come sottolinea sempre As.Tro, e questi operatori così maleducati non sono assolutamente il “modello” della normale impresa di gioco lecito a cui tutti gli operatori iscritti credono di appartenere. Nonostante le premesse di assoluta poca educazione e rispetto nei confronti del sottosegretario all'Economia, lo stesso Baretta asserisce che questo incontro con gli operatori del gioco è stato utile poiché sono state poste questioni complesse e delicate e per questo motivo si è convenuto un nuovo incontro tra una quindicina di giorni: ma già in partenza si potrebbe senza dubbio dire che queste richieste saranno sicuramente approfondite e delle quali certamente si terrà conto. Con l'occasione di questo incontro, Baretta ha anche precisato gli interventi che ha messo a segno il Governo ed assicura che non ve ne saranno altri per quello che riguarda il mondo del gioco. I “conti” con la manovrina sono stati messi in sesto e sono stati anche fatti interventi espansivi e di sostegno. Sempre in questo incontro Pier Paolo Baretta ha precisato che il tema del gioco sarà messo a calendario in conferenza unificata per l'immediato successivo incontro. Si stanno “affrettando” i tempi anche perché bisognerà decidere sui bandi di gara per le scommesse ed il bingo. Poi per quello che riguarda le decisioni della Conferenza Unificata andranno concretizzate con un decreto ed i bandi di gara seguiranno subito dopo, necessariamente. Nessuna esternazione del sottosegretario all'Economia sui cori che lo hanno preso di mira e che lo hanno trasformato veramente in un “capro espiatorio”: e questo non era proprio il caso, almeno a parere di chi scrive.

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di Napoli Magazine

12/06/2024 - 14:00

Non si vuole, con queste righe, stigmatizzare alcuno poiché non è il compito di chi scrive: ma, esprimere un punto di vista relativo agli indecorosi “cori da stadio”, ovviamente compresi di insulti di vario genere, tutti indirizzati al sottosegretario Baretta quale rappresentante del Governo, questo sì è doveroso! É un compito che ci si vuole assumere perché lo spettacolo che hanno offerto gli imprenditori del gioco e i proprietari dei siti di casino con bonus è veramente indegno ed ha travalicato tutte le ragioni che gli stessi operatori possono avere. Hanno “mirato a Baretta” come capro espiatorio, causa delle loro incertezze lavorative ed economiche e delle loro problematiche, nonché motivo dell'erroneo percorso governativo intrapreso con la cosiddetta “manovrina”. Certamente, i veri imprenditori del gioco lecito, sono estremamente preoccupati per i propri investimenti sostenuti: vogliono mantenere in piedi le proprie aziende di cui hanno la responsabilità sia economica che umana e sono assolutamente risoluti nell'argomentare quanto il Governo stia sbagliando nella strada intrapresa e cosa succederà se questo stesso percorso continuerà. Hanno trovato nella manifestazione il modo per rappresentare tutto questo insieme alle associazioni di categoria, ma certo ciò non può giustificare “un certo tipo di atteggiamento becero”, assolutamente questo no. Le associazioni che tutelano i “veri imprenditori del gioco” prendono posizione in relazione a quanto successo, sopratutto per ciò che si riferisce agli insulti all'indirizzo di Pier Paolo Baretta durante questa manifestazione a Montecitorio organizzata per l'aumento del Preu per le slot machine e le Vlt e realizzatasi in modo così “villano e becero” il 31 maggio 2017: atteggiamenti da cui le aziende come As.tro, dichiarano apertamente di prendere le distanze. Quella categoria di operatori del gioco viene ritenuta completamente “estranea” al modello delle aziende che le stesse società rappresentano, così come sottolinea sempre As.Tro, e questi operatori così maleducati non sono assolutamente il “modello” della normale impresa di gioco lecito a cui tutti gli operatori iscritti credono di appartenere. Nonostante le premesse di assoluta poca educazione e rispetto nei confronti del sottosegretario all'Economia, lo stesso Baretta asserisce che questo incontro con gli operatori del gioco è stato utile poiché sono state poste questioni complesse e delicate e per questo motivo si è convenuto un nuovo incontro tra una quindicina di giorni: ma già in partenza si potrebbe senza dubbio dire che queste richieste saranno sicuramente approfondite e delle quali certamente si terrà conto. Con l'occasione di questo incontro, Baretta ha anche precisato gli interventi che ha messo a segno il Governo ed assicura che non ve ne saranno altri per quello che riguarda il mondo del gioco. I “conti” con la manovrina sono stati messi in sesto e sono stati anche fatti interventi espansivi e di sostegno. Sempre in questo incontro Pier Paolo Baretta ha precisato che il tema del gioco sarà messo a calendario in conferenza unificata per l'immediato successivo incontro. Si stanno “affrettando” i tempi anche perché bisognerà decidere sui bandi di gara per le scommesse ed il bingo. Poi per quello che riguarda le decisioni della Conferenza Unificata andranno concretizzate con un decreto ed i bandi di gara seguiranno subito dopo, necessariamente. Nessuna esternazione del sottosegretario all'Economia sui cori che lo hanno preso di mira e che lo hanno trasformato veramente in un “capro espiatorio”: e questo non era proprio il caso, almeno a parere di chi scrive.