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IL CASO - Sentenza TAR uccisione orsa Trento, Coordinamento Life For Ursus: la nostra battaglia va avanti
15.09.2017 17:47 di Napoli Magazine

Il Coordinamento Life for Ursus - composto dalle associazioni Animal Amnesty, Gaia, Lac, Lida, Oipa e Salviamo gli Orsi della Luna - esprime soddisfazione per il rinvio, da parte del Tar di Trento, della decisione in merito alla richiesta di sospensiva dell’ordinanza della Pat, relativa all’abbattimento dell’orsa KJ2. Rinvio subordinato all’acquisizione di ulteriore materiale.

Il ricorso, presentato dal Coordinamento, rischiava di essere giudicato nullo, in quanto l’orsa è stata abbattuta, lo ricordiamo, all’indomani della presentazione del ricorso.

I giudici del Tar hanno invece ritenuto interessante e di necessario approfondimento il concetto di “danno ambientale”, che sarebbe stato causato dall’ordinanza di Ugo Rossi.

Questa decisione imprime maggior forza all’azione del Coordinamento perché conferma che la strada intrapresa è quella giusta. In sostanza, si tratta - oltre che della inaccettabile uccisione di un’orsa, la cui unica colpa è stata quella di reagire a un’aggressione subita - di un’alterazione dell’equilibrio ambientale, arrogandosi il diritto, l’ente Provincia, di porsi come “Deus ex machina” che tutto può.

Ieri mattina, ad attendere la determina del Tar, in presidio con striscioni e cartelli a sostegno dei ricorrenti, un gruppo di rappresentanti del Coordinamento, attivisti di diverse associazioni e Filippo Degasperi, consigliere provinciale del M5s.

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IL CASO - Sentenza TAR uccisione orsa Trento, Coordinamento Life For Ursus: la nostra battaglia va avanti

di Napoli Magazine

15/09/2024 - 17:47

Il Coordinamento Life for Ursus - composto dalle associazioni Animal Amnesty, Gaia, Lac, Lida, Oipa e Salviamo gli Orsi della Luna - esprime soddisfazione per il rinvio, da parte del Tar di Trento, della decisione in merito alla richiesta di sospensiva dell’ordinanza della Pat, relativa all’abbattimento dell’orsa KJ2. Rinvio subordinato all’acquisizione di ulteriore materiale.

Il ricorso, presentato dal Coordinamento, rischiava di essere giudicato nullo, in quanto l’orsa è stata abbattuta, lo ricordiamo, all’indomani della presentazione del ricorso.

I giudici del Tar hanno invece ritenuto interessante e di necessario approfondimento il concetto di “danno ambientale”, che sarebbe stato causato dall’ordinanza di Ugo Rossi.

Questa decisione imprime maggior forza all’azione del Coordinamento perché conferma che la strada intrapresa è quella giusta. In sostanza, si tratta - oltre che della inaccettabile uccisione di un’orsa, la cui unica colpa è stata quella di reagire a un’aggressione subita - di un’alterazione dell’equilibrio ambientale, arrogandosi il diritto, l’ente Provincia, di porsi come “Deus ex machina” che tutto può.

Ieri mattina, ad attendere la determina del Tar, in presidio con striscioni e cartelli a sostegno dei ricorrenti, un gruppo di rappresentanti del Coordinamento, attivisti di diverse associazioni e Filippo Degasperi, consigliere provinciale del M5s.