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WWF - Un altro duro colpo per l'oasi di Astroni, dopo gli incendi della scorsa estate, rubata l'attrezzatura della riserva
03.05.2018 11:00 di Napoli Magazine

Non c’è pace per l’oasi di Astroni. Dopo gli incendi che hanno messo in ginocchio la riserva nella scorsa estate il “Cuore Verde di Napoli” deve subire un altro duro colpo, che mette in pericolo l’operatività della riserva. Questa mattina, infatti, arrivando alla riserva il personale ha trovato il cancello forzato e il portone d’ingresso sfondato. Tutto opera di ladri che hanno portato via gli attrezzi, dal trapano al decespugliatore. È stata anche rubata una vecchia Panda 4x4 provvista di carrello che veniva usata per i lavori all’interno dell'oasi. Sono stati rubati anche diversi computer e le radio trasmittenti che venivano usate durante le visite nell’area protetta: nella riserva non è rimasto nemmeno un cacciavite. Il furto, che azzera anni di sacrifici, è avvenuto proprio mentre l’oasi stava ripartendo dopo il tragico incendio subito nell’ultima estate e alle porte del periodo più difficile, la stagione estiva, in cui il rischio di incendi e la conseguente necessità di manutenzione cresce esponenzialmente. Il personale dell’Oasi ha già fornito alla polizia, immediatamente attivata, tutte le informazioni disponibili nella speranza che i malfattori possano essere individuati al più presto. Il WWF che esprime massima fiducia nell’attività investigativa si augura che si possa arrivare ad una rapida soluzione delle indagini e che i malfattori possano essere assicurati, al più presto, alla giustizia.

 

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WWF - Un altro duro colpo per l'oasi di Astroni, dopo gli incendi della scorsa estate, rubata l'attrezzatura della riserva

di Napoli Magazine

03/05/2024 - 11:00

Non c’è pace per l’oasi di Astroni. Dopo gli incendi che hanno messo in ginocchio la riserva nella scorsa estate il “Cuore Verde di Napoli” deve subire un altro duro colpo, che mette in pericolo l’operatività della riserva. Questa mattina, infatti, arrivando alla riserva il personale ha trovato il cancello forzato e il portone d’ingresso sfondato. Tutto opera di ladri che hanno portato via gli attrezzi, dal trapano al decespugliatore. È stata anche rubata una vecchia Panda 4x4 provvista di carrello che veniva usata per i lavori all’interno dell'oasi. Sono stati rubati anche diversi computer e le radio trasmittenti che venivano usate durante le visite nell’area protetta: nella riserva non è rimasto nemmeno un cacciavite. Il furto, che azzera anni di sacrifici, è avvenuto proprio mentre l’oasi stava ripartendo dopo il tragico incendio subito nell’ultima estate e alle porte del periodo più difficile, la stagione estiva, in cui il rischio di incendi e la conseguente necessità di manutenzione cresce esponenzialmente. Il personale dell’Oasi ha già fornito alla polizia, immediatamente attivata, tutte le informazioni disponibili nella speranza che i malfattori possano essere individuati al più presto. Il WWF che esprime massima fiducia nell’attività investigativa si augura che si possa arrivare ad una rapida soluzione delle indagini e che i malfattori possano essere assicurati, al più presto, alla giustizia.