BOLOGNA - Una marcia fascista su via Porrettana: due minuti di “me ne frego della galera, camicia nera trionferà”, con braccio teso e sfilata a ranghi compatti di cinquanta ultrà bianconeri, ben consapevoli di formare un corteo organizzato, forse non del fatto che a due passi da loro la curva ospiti è dedicata ad Arpad Weisz, l'allenatore ebreo ungherese ucciso ad Auschwitz nel 1944. La scena, sotto gli occhi delle forze dell'ordine che stavano scortando i pullman di altri tifosi della Juventus, s'è consumata un'ora prima del fischio d'inizio della sfida tra il Bologna e i bianconeri.
di Napoli Magazine
17/12/2024 - 19:37
BOLOGNA - Una marcia fascista su via Porrettana: due minuti di “me ne frego della galera, camicia nera trionferà”, con braccio teso e sfilata a ranghi compatti di cinquanta ultrà bianconeri, ben consapevoli di formare un corteo organizzato, forse non del fatto che a due passi da loro la curva ospiti è dedicata ad Arpad Weisz, l'allenatore ebreo ungherese ucciso ad Auschwitz nel 1944. La scena, sotto gli occhi delle forze dell'ordine che stavano scortando i pullman di altri tifosi della Juventus, s'è consumata un'ora prima del fischio d'inizio della sfida tra il Bologna e i bianconeri.