Calcio
Calcio, Albarella: "Il Napoli ha ridotto il gap, ma la Juve è ancora avanti"
22.07.2017 21:30 di Napoli Magazine Fonte: Tuttomercatoweb.com

Intercettato dal microfono di TMW Radio all'esterno del campo di Dimaro Folgarida, sede del ritiro del Napoli di Maurizio Sarri, l'ex preparatore di Juventus e Nazionale giapponese Eugenio Albarella ha parlato della formazione partenopea e non solo.

 

Come ha visto il Napoli in queste settimane di ritiro? "C'è stato un lavoro di modulazione dei carichi, lo staff ha giustamente previsto qualche seduta in meno vista l'importanza dell'inizio della stagione con i playoff di Champions League che sono previsti ad agosto. Una doppia sfida che sarà determinante per l'inizio della stagione azzurra".

 

Ounas e Mario Rui sono i volti nuovi di questo Napoli, che idea s'è fatto degli innesti azzurri? "Inserirsi in un contesto particolareggiato come quello partenopeo è estremamente difficile, Rui aveva già lavorato con Sarri ad Empoli quindi già sapeva cosa fare. Logicamente per lui sarà una stagione particolarmente importante, viene da un anno difficile dopo l'infortunio al ginocchio ma ha il vantaggio di conoscere le esigenze tecnico-tattiche dell'allenatore. Ounas è potenzialmente buon calciatore, ha già fatto intravedere qualcosa ma ha bisogno ancora di addestramento specifico in quelle che sono le interpretazioni del modo di giocare di Sarri".

 

La Juventus ha perso Bonucci, ma ha preso De Sciglio e sta chiudendo per Bernardeschi. Che idea ha della squadra di Allegri? "La storia bianconera ha sempre detto che la società e la squadra sanno cambiare pelle senza però cambiare la mentalità vincente. Anche quest'anno la Juve sarà in pole per la vittoria finale, anche se credo che il Napoli si sia avvicinato molto alla Vecchia Signora".

 

Vede il Milan, dunque, dietro a Juventus e Napoli? "Il Milan è un potenziale buon gruppo, con calciatori importanti nella rosa. Bisognerà vedere se quella rossonera riuscirà a diventare una squadra".

 

Chiusura con Milik, che in questo ritiro s'è dimostrato pienamente recuperato dall'infortunio al crociato della scorsa stagione. "Le qualità del ragazzo non sono mai state in discussione, le grandissime motivazioni del polacco possono fare la differenza. L'ex Ajax vuole dimostrare di essere tornato e ci sta riuscendo, rappresenta una pedina importante per lo staff tecnico che può continuare a giocare col 4-3-3 avendo però una interpretazione tattica diversa rispetto a quando gioca Mertens. I due - ha concluso Albarella - hanno caratteristiche completamente differenti".

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Calcio, Albarella: "Il Napoli ha ridotto il gap, ma la Juve è ancora avanti"

di Napoli Magazine

22/07/2024 - 21:30

Intercettato dal microfono di TMW Radio all'esterno del campo di Dimaro Folgarida, sede del ritiro del Napoli di Maurizio Sarri, l'ex preparatore di Juventus e Nazionale giapponese Eugenio Albarella ha parlato della formazione partenopea e non solo.

 

Come ha visto il Napoli in queste settimane di ritiro? "C'è stato un lavoro di modulazione dei carichi, lo staff ha giustamente previsto qualche seduta in meno vista l'importanza dell'inizio della stagione con i playoff di Champions League che sono previsti ad agosto. Una doppia sfida che sarà determinante per l'inizio della stagione azzurra".

 

Ounas e Mario Rui sono i volti nuovi di questo Napoli, che idea s'è fatto degli innesti azzurri? "Inserirsi in un contesto particolareggiato come quello partenopeo è estremamente difficile, Rui aveva già lavorato con Sarri ad Empoli quindi già sapeva cosa fare. Logicamente per lui sarà una stagione particolarmente importante, viene da un anno difficile dopo l'infortunio al ginocchio ma ha il vantaggio di conoscere le esigenze tecnico-tattiche dell'allenatore. Ounas è potenzialmente buon calciatore, ha già fatto intravedere qualcosa ma ha bisogno ancora di addestramento specifico in quelle che sono le interpretazioni del modo di giocare di Sarri".

 

La Juventus ha perso Bonucci, ma ha preso De Sciglio e sta chiudendo per Bernardeschi. Che idea ha della squadra di Allegri? "La storia bianconera ha sempre detto che la società e la squadra sanno cambiare pelle senza però cambiare la mentalità vincente. Anche quest'anno la Juve sarà in pole per la vittoria finale, anche se credo che il Napoli si sia avvicinato molto alla Vecchia Signora".

 

Vede il Milan, dunque, dietro a Juventus e Napoli? "Il Milan è un potenziale buon gruppo, con calciatori importanti nella rosa. Bisognerà vedere se quella rossonera riuscirà a diventare una squadra".

 

Chiusura con Milik, che in questo ritiro s'è dimostrato pienamente recuperato dall'infortunio al crociato della scorsa stagione. "Le qualità del ragazzo non sono mai state in discussione, le grandissime motivazioni del polacco possono fare la differenza. L'ex Ajax vuole dimostrare di essere tornato e ci sta riuscendo, rappresenta una pedina importante per lo staff tecnico che può continuare a giocare col 4-3-3 avendo però una interpretazione tattica diversa rispetto a quando gioca Mertens. I due - ha concluso Albarella - hanno caratteristiche completamente differenti".

Fonte: Tuttomercatoweb.com