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Calcio, Cucci: "Tranquilli, le pretese scudetto restano vive"
22.10.2017 12:43 di Napoli Magazine Fonte: Italo Cucci per il Roma

Non prendetevela con Handanovic: ha solo fatto la sua parte. Come Koulibaly quando ha salvato il risultato con modi energici: è il suo mestiere e mentre qualche fiore appassisce (vedi Mertens) lui esibisce una vigorosa voglia di crescere. Così a chi dice “gran serata Inter” io rispondo “gran punto del Napoli” che si è tolto di torno senza danni l’avversario più pericoloso. Vorrei dire coprotagonista nella caccia allo scudetto. D’altra parte Sarri e Spalletti si sono presentati l’uno al San Paolo, l’altro a Manchester parlando di “tanta roba”. Non s’è vista tutta, ieri sera, ma bene ha fatto il Napoli ad accettare un punto, benissimo l’Inter a perseguire un bel pari che promuove la fase difensiva alla quale ha dato una mano anche Icardi. Questa è l’Inter che ho presentato adeguatamente da tempo definendo Spalletti “valore aggiunto”; è così vero che Sarri lo ha accolto con rispetto (non paura) adattando le proprie armi a quelle dell’amico che ha già fatto una bella carriera; per la precisione, direi che i due si son giocati un derby “toscano” d’antan, mescolando a qualche tratto di modernità tanto d’antico: le difese - e i portieri - han fatto un gran lavoro anche se in 93 minuti i tiri più belli e pericolosi li hanno fatti Borja Valero e Zielinski chiamando al capolavoro Reina e Handa. È stato più significativo e rivelatore d’intenti il duello fra Hamsik e Kandreva, il primo più efficace a inizio partita, il secondo dominatore del match grazie a un dettaglio che rivela il benessere dell’Inter, ovvero una condizione fisica strepitosa: rammento il Kandreva (lo chiamo così) dell’Olimpiade cinese, dopo nove anni è più atleta che mai; l’altro protagonista nerazzurro è Skriniar, un difensore duro e pulito insieme degno della grande tradizione nerazzurra. Bene ha fatto Sarri a giocar prudente perché è ben conscio del momento difficile del Mertens bomber mentre è importante il lavoro che fa con i centrocampisti (e Allan e Jorginho mi hanno fatto pensare a Manchester...); un po’ stanco - dico stanco - anche Insigne. Ecco perché il risultato di ieri sera convalida le pretese da scudetto del Napoli. Eppoi, come dico ormai da tempo: attenti all’Inter.

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Calcio, Cucci: "Tranquilli, le pretese scudetto restano vive"

di Napoli Magazine

22/10/2024 - 12:43

Non prendetevela con Handanovic: ha solo fatto la sua parte. Come Koulibaly quando ha salvato il risultato con modi energici: è il suo mestiere e mentre qualche fiore appassisce (vedi Mertens) lui esibisce una vigorosa voglia di crescere. Così a chi dice “gran serata Inter” io rispondo “gran punto del Napoli” che si è tolto di torno senza danni l’avversario più pericoloso. Vorrei dire coprotagonista nella caccia allo scudetto. D’altra parte Sarri e Spalletti si sono presentati l’uno al San Paolo, l’altro a Manchester parlando di “tanta roba”. Non s’è vista tutta, ieri sera, ma bene ha fatto il Napoli ad accettare un punto, benissimo l’Inter a perseguire un bel pari che promuove la fase difensiva alla quale ha dato una mano anche Icardi. Questa è l’Inter che ho presentato adeguatamente da tempo definendo Spalletti “valore aggiunto”; è così vero che Sarri lo ha accolto con rispetto (non paura) adattando le proprie armi a quelle dell’amico che ha già fatto una bella carriera; per la precisione, direi che i due si son giocati un derby “toscano” d’antan, mescolando a qualche tratto di modernità tanto d’antico: le difese - e i portieri - han fatto un gran lavoro anche se in 93 minuti i tiri più belli e pericolosi li hanno fatti Borja Valero e Zielinski chiamando al capolavoro Reina e Handa. È stato più significativo e rivelatore d’intenti il duello fra Hamsik e Kandreva, il primo più efficace a inizio partita, il secondo dominatore del match grazie a un dettaglio che rivela il benessere dell’Inter, ovvero una condizione fisica strepitosa: rammento il Kandreva (lo chiamo così) dell’Olimpiade cinese, dopo nove anni è più atleta che mai; l’altro protagonista nerazzurro è Skriniar, un difensore duro e pulito insieme degno della grande tradizione nerazzurra. Bene ha fatto Sarri a giocar prudente perché è ben conscio del momento difficile del Mertens bomber mentre è importante il lavoro che fa con i centrocampisti (e Allan e Jorginho mi hanno fatto pensare a Manchester...); un po’ stanco - dico stanco - anche Insigne. Ecco perché il risultato di ieri sera convalida le pretese da scudetto del Napoli. Eppoi, come dico ormai da tempo: attenti all’Inter.

Fonte: Italo Cucci per il Roma