Quattro giorni passano in fretta, se ne fregano dei secondi, rincorrono la “replica” di una partita che non sarà mai uguale alle altre. Volerà il tempo da domenica a mercoledì, si farà minuscolo nel suo preciso scorrere, attraverserà le opinioni, i pronostici, le ansie dei tifosi o anche le sicurezze, quelle che rendono fiduciosi ma non del tutto sereni. Napoli- Juventus sarà per due volte di scena allo stadio San Paolo. Varrà per il campionato e poi per la Coppa Italia, per la corsa al secondo posto e per il traguardo di una finale che sarebbe la prima di Sarri al Napoli.

SCELTE. Ma la doppia sfida ai bianconeri arriverà dopo la sosta, nel bel mezzo degli impegni con le nazionali, dopo viaggi intercontinentali, sfide amichevoli o ufficiali, tempo speso altrove con compagni diversi (ma pur sempre compagni) sotto differenti guide, ascoltando altri consigli. Sarà turnover, oppure no? L’ex azzurro Gianni Improta prova ad anticipare le scelte di Sarri: «La rotazione di un paio di calciatori non guasterebbe, specialmente a centrocampo, laddove figurano calciatori che, nonostante esperienza ed età differenti, hanno qualità simili, dunque tutti validi e di grande valore. Escluderei, invece, la scelta di un turnover massiccio dato che saranno le due gare più importanti di questa stagione dopo l’esclusione dalla Champions. Mi auguro che il Napoli possa eliminare la Juventus dalla Coppa Italia per due motivi: soddisfazione personale e possibilità di vincere un trofeo». Pochi cambi anche secondo il pensiero del capitano Francesco Montervino: «La prima partita, quella di campionato, sarà la più determinante delle due. È in quella circostanza che bisognerà puntare ferocemente alla vittoria. Se andrà bene, come mi auguro, la formazione in Coppa Italia potrebbe subire variazioni e potrebbe esserci spazio per chi in stagione ha giocato meno. È vero che una delle due sfide darà accesso diretto ad una finale ma l’importanza della doppia partita non dipenderà dalla competizione ma dallo spessore dell’avversario, dunque della Juventus. In sintesi: formazione tipo in campionato e poi mercoledì prossimo si valuterà in base al risultato di domenica». Idee chiare anche per Giuseppe Incocciati: «Sarri se l’è sempre giocata a viso aperto, non credo assolutamente penserà al turnover, personalmente schiererei i migliori. Certo, si giocheranno due gare in quattro giorni, ma gestire bene i recuperi è determinante in questo mestiere ed ogni atleta entro due giorni recupera ogni energia, specialmente se, come in questo caso, si affronterà una sfida così importante. La Juventus dà motivazioni che vanno oltre ogni stanchezza. Nello specifico è a centrocampo che ci sono i principali ricambi: c’è maggior affidabilità, da Diawara ad Allan, da Rog ad Hamsik, tutti hanno dimostrato di dare equilibrio. Scegliere tra l'uno o l'altro cambia poco, sono tutti validi ».