Calcio
Calcio, Losapio: "Il Milan lavora su Cristiano Ronaldo, nessuna fantasia"
28.07.2017 13:54 di Napoli Magazine

Scrive Andrea Losapio nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Nella NBA esiste l'uomo franchigia. Quello che per i Cleveland Cavaliers è Lebron, per i Clippers era Chris Paul, Chicago con Dwayne Wayne e via dicendo. Quel campione che cambia la squadra, che sposta gli equilibri e per cui la società muove il proprio tetto salariale per affidare le chiavi della squadra. Insomma, il giocatore che vende le magliette e che in campo sia il leader, sia del gioco che sotto il punto di vista caratteriale. Questa cosa manca ancora al Milan: è vero che è arrivato Leonardo Bonucci, 40 milioni - probabilmente ben spesi - e 30 anni, può rappresentare l'anima prossima ventura del Diavolo. Ma non è quello per cui i cinesi spenderanno mai i propri risparmi per comprarne la maglietta in serie: dal punto di vista tecnico è una grande operazione, da quello di merchandising è da vedere.

Insomma, dopo i Belotti e i Kalinic, con in mezzo ad Aubameyang e Morata, il Milan sta cercando di capire se ci sono i margini per Cristiano Ronaldo. Pare che gli incontri con Mendes, al di là delle notizie che fanno filtrare i vertici del Milan (alcuni movimenti poi si sono realizzati, come André Silva, per dire, e si realizzeranno, come Renato Sanches) hanno sempre chiesto la situazione del portoghese. L'antefatto è ovviamente l'accusa di evasione fiscale da 14,7 milioni di euro verso il fisco spagnolo, con il lusitano che dovrà comparire in aula il prossimo 31 luglio per testimoniare. Lì per lì Cristiano Ronaldo aveva pensato di tornare al Manchester United, che poi per bocca di José Mourinho ha spiegato che non è acquistabile.

E in effetti il problema si pone per tanti motivi. In primis quello economico: ipotizzando un'offerta alla Mbappé, da 140-150 milioni, toccherà poi capire l'esborso per l'ingaggio. Attualmente Cristiano Ronaldo guadagna circa 18 milioni di euro annui. Il Milan dovrebbe (almeno) dargliene 20, netti, 40 lordi. Per un quadriennale e per un trentaduenne, significa andare a spendere 350 milioni di euro. L'impatto mediatico di una mossa del genere, soprattutto in Cina - ma in generale in tutto il Sudest asiatico - genererebbe un'onda lunga che premierebbe il Milan: quante magliette devono essere vendute per coprire il tutto? La risposta è molto semplice, assumendo che circa 35 euro entrerebbero nelle casse rossonere, come margine: sono 10 milioni di maglie in un mercato sterminato tra Europa, Cina ma anche America. Cristiano Ronaldo, come Messi - più di Neymar - è il campione globale. Sposta più di tutti e, di fatto, sarebbe solamente un giocatore normale in NBA. Ma il campionato italiano tornerebbe ad avere quel sapore di Superlega che ha perso.

Le conferme sono piovute, sin dalle prime ore del giorno, da più parti. Perché il Milan vorrebbe provare ora ad acquistare CR7? Parecchi fattori giocano a favore dei rossoneri e delle tempistiche: prima di tutto l'anno prossimo c'è il Mondiale, partendo dall'assunto che Cristiano Ronaldo vincerà questo Pallone d'Oro, nel 2018 molto dipenderà dal Mondiale. Non tanto dal club. Poi c'è una questione che ora non si pone, ma diventerà d'attualità: Ceferin vuole tassare l'acquisto dei grandi campioni, così tutti pensano tutti al super acquisto. Se Cristiano Ronaldo costasse 150 milioni più 150 di contributo solidarietà, beh, sarebbe praticamente inacquistabile. Così la situazione è un po' differente. Poi, dopo 9 anni di Real Madrid, vivere a Milano potrebbe avere un bel fascino per il lusitano, che ha vinto in Inghilterra e in Spagna. Si vedrà, l'operazione è praticamente impossibile ma qualcosina si sta muovendo. E la posizione di Ceferin sul salary cap e sulle varie tasse alle big, di fatto, fa gonfiare i prezzi in maniera esagerata".

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
Calcio, Losapio: "Il Milan lavora su Cristiano Ronaldo, nessuna fantasia"

di Napoli Magazine

28/07/2024 - 13:54

Scrive Andrea Losapio nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Nella NBA esiste l'uomo franchigia. Quello che per i Cleveland Cavaliers è Lebron, per i Clippers era Chris Paul, Chicago con Dwayne Wayne e via dicendo. Quel campione che cambia la squadra, che sposta gli equilibri e per cui la società muove il proprio tetto salariale per affidare le chiavi della squadra. Insomma, il giocatore che vende le magliette e che in campo sia il leader, sia del gioco che sotto il punto di vista caratteriale. Questa cosa manca ancora al Milan: è vero che è arrivato Leonardo Bonucci, 40 milioni - probabilmente ben spesi - e 30 anni, può rappresentare l'anima prossima ventura del Diavolo. Ma non è quello per cui i cinesi spenderanno mai i propri risparmi per comprarne la maglietta in serie: dal punto di vista tecnico è una grande operazione, da quello di merchandising è da vedere.

Insomma, dopo i Belotti e i Kalinic, con in mezzo ad Aubameyang e Morata, il Milan sta cercando di capire se ci sono i margini per Cristiano Ronaldo. Pare che gli incontri con Mendes, al di là delle notizie che fanno filtrare i vertici del Milan (alcuni movimenti poi si sono realizzati, come André Silva, per dire, e si realizzeranno, come Renato Sanches) hanno sempre chiesto la situazione del portoghese. L'antefatto è ovviamente l'accusa di evasione fiscale da 14,7 milioni di euro verso il fisco spagnolo, con il lusitano che dovrà comparire in aula il prossimo 31 luglio per testimoniare. Lì per lì Cristiano Ronaldo aveva pensato di tornare al Manchester United, che poi per bocca di José Mourinho ha spiegato che non è acquistabile.

E in effetti il problema si pone per tanti motivi. In primis quello economico: ipotizzando un'offerta alla Mbappé, da 140-150 milioni, toccherà poi capire l'esborso per l'ingaggio. Attualmente Cristiano Ronaldo guadagna circa 18 milioni di euro annui. Il Milan dovrebbe (almeno) dargliene 20, netti, 40 lordi. Per un quadriennale e per un trentaduenne, significa andare a spendere 350 milioni di euro. L'impatto mediatico di una mossa del genere, soprattutto in Cina - ma in generale in tutto il Sudest asiatico - genererebbe un'onda lunga che premierebbe il Milan: quante magliette devono essere vendute per coprire il tutto? La risposta è molto semplice, assumendo che circa 35 euro entrerebbero nelle casse rossonere, come margine: sono 10 milioni di maglie in un mercato sterminato tra Europa, Cina ma anche America. Cristiano Ronaldo, come Messi - più di Neymar - è il campione globale. Sposta più di tutti e, di fatto, sarebbe solamente un giocatore normale in NBA. Ma il campionato italiano tornerebbe ad avere quel sapore di Superlega che ha perso.

Le conferme sono piovute, sin dalle prime ore del giorno, da più parti. Perché il Milan vorrebbe provare ora ad acquistare CR7? Parecchi fattori giocano a favore dei rossoneri e delle tempistiche: prima di tutto l'anno prossimo c'è il Mondiale, partendo dall'assunto che Cristiano Ronaldo vincerà questo Pallone d'Oro, nel 2018 molto dipenderà dal Mondiale. Non tanto dal club. Poi c'è una questione che ora non si pone, ma diventerà d'attualità: Ceferin vuole tassare l'acquisto dei grandi campioni, così tutti pensano tutti al super acquisto. Se Cristiano Ronaldo costasse 150 milioni più 150 di contributo solidarietà, beh, sarebbe praticamente inacquistabile. Così la situazione è un po' differente. Poi, dopo 9 anni di Real Madrid, vivere a Milano potrebbe avere un bel fascino per il lusitano, che ha vinto in Inghilterra e in Spagna. Si vedrà, l'operazione è praticamente impossibile ma qualcosina si sta muovendo. E la posizione di Ceferin sul salary cap e sulle varie tasse alle big, di fatto, fa gonfiare i prezzi in maniera esagerata".