Calcio
IL COMMENTO - Ventura: "Non mi spiego l'addio di Sarri, Ancelotti grande colpo"
25.05.2018 18:52 di Napoli Magazine

L'allenatore Gian Piero Ventura ha rilasciato un'intervista al Corriere del Mezzogiorno: "Ancelotti? E' il top, un grande colpo, il meglio che si poteva scegliere per il dopo Sarri"

 

Da Sarri ad Ancelotti, cosa cambia per il Napoli? "La dimensione è sicuramente diversa, ancora più europea e votata a vincere in Italia. L'esperienza e la bravura di Ancelotti sono indiscutibili, il suo palmares è pieno zeppo di trofei e trionfi a livello internazionale".

 

Si aspettava che Sarri lasciasse Napoli? "Francamente no, non riesco a spiegarmi i motivi di una decisione così drastica; avrebbe potuto continuare il suo lavoro che ha prodotto risultati importanti ed anche un bel gioco riconosciuto da tutti. Se non lo ha fatto avrà avuto dei validi motivi".

 

Sarri gioca un bel calcio, eppure non è bastato per vincere. "No, ma dirò di più, per vincere occorrono i giocatori, soprattutto quelli di esperienza, e non solo quelli bravi tecnicamente".

 

De Laurentiis lei lo ha conosciuto, che idea si porta dentro? "Quando sono arrivato io eravao alla preistoria del calcio a Napoli che aveva tra l'altro anche un nome diverso. Il percorso di crescita è stato costante nel corso degli anni, tra promozioni fino ad arrivare in Champions che ormai è l'obiettivo che centra quasi tutti gli anni la società che vanta anche un bilancio in attivo. Bisogna fare i complimenti a De Luarentiis per la lungimiranza e soprattutto ora per aver scelto un allenatore tra i migliori al mondo".

 

Per lei, invece, suonano le sirene cinesi. "Per ora mi sto guardando intorno, quello che so è che ho voglia di tornare ad allenare".

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IL COMMENTO - Ventura: "Non mi spiego l'addio di Sarri, Ancelotti grande colpo"

di Napoli Magazine

25/05/2024 - 18:52

L'allenatore Gian Piero Ventura ha rilasciato un'intervista al Corriere del Mezzogiorno: "Ancelotti? E' il top, un grande colpo, il meglio che si poteva scegliere per il dopo Sarri"

 

Da Sarri ad Ancelotti, cosa cambia per il Napoli? "La dimensione è sicuramente diversa, ancora più europea e votata a vincere in Italia. L'esperienza e la bravura di Ancelotti sono indiscutibili, il suo palmares è pieno zeppo di trofei e trionfi a livello internazionale".

 

Si aspettava che Sarri lasciasse Napoli? "Francamente no, non riesco a spiegarmi i motivi di una decisione così drastica; avrebbe potuto continuare il suo lavoro che ha prodotto risultati importanti ed anche un bel gioco riconosciuto da tutti. Se non lo ha fatto avrà avuto dei validi motivi".

 

Sarri gioca un bel calcio, eppure non è bastato per vincere. "No, ma dirò di più, per vincere occorrono i giocatori, soprattutto quelli di esperienza, e non solo quelli bravi tecnicamente".

 

De Laurentiis lei lo ha conosciuto, che idea si porta dentro? "Quando sono arrivato io eravao alla preistoria del calcio a Napoli che aveva tra l'altro anche un nome diverso. Il percorso di crescita è stato costante nel corso degli anni, tra promozioni fino ad arrivare in Champions che ormai è l'obiettivo che centra quasi tutti gli anni la società che vanta anche un bilancio in attivo. Bisogna fare i complimenti a De Luarentiis per la lungimiranza e soprattutto ora per aver scelto un allenatore tra i migliori al mondo".

 

Per lei, invece, suonano le sirene cinesi. "Per ora mi sto guardando intorno, quello che so è che ho voglia di tornare ad allenare".