Calcio
IL DATO - Napoli, si ferma a 13 il numero di vittorie consecutive
22.10.2017 12:50 di Napoli Magazine Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

Da Di Francesco a Spalletti: s’interrompe a tredici la striscia di vittorie consecutive in Serie A per il Napoli. Dopo il Sassuolo (23 aprile scorso) c’è l’Inter e la compattezza d’una squadra capace di resistere all’assalto azzurro, di chiudere ogni varco, di pressare con logica senza sprecare energie nel corso della partita, di accomodarsi nella metà campo avversaria provando a spezzare l’idea di gioco (ormai storica) della formazione allenata da Sarri. Lo 0-0 di ieri sera appartiene alle parate di Handanovic ma anche ad una serata poco brillante da parte di tutto l’attacco azzurro. Hamsik, Insigne, Mertens e Callejon hanno provato, invano, a sbloccare la partita regalandosi la nona vittoria consecutiva in questo campionato: tentativo fallito. Imprecisione mista ad abilità altrui, ed appuntamento rimandato al futuro per rivivere determinate sensazioni, piacevoli abitudini da riacciuffare in fretta.

 

STOP. Il Napoli sbatte sul muro dell’Inter. Stavolta non s’intravedono gli strafalcioni del 2-2 del Mapei Stadium e non ci sono neppuri troppi rimpianti. Resiste l’amarezza per la mancata vittoria ma anche la considerazione, banale, che l’Inter resta distante due punti, sistemata alle proprie spalle in attesa - eventualmente - di potersi distanziare in futuro. Con il Napoli, i nerazzurri restano imbattuti in campionato e confermano di essere gruppo unito, non bellissimo ma concreto. Una squadra con valori importanti che si gode la fisicità di Skriniar, insuperabile nell’uno contro uno su Mertens, ma anche la vivacità di Vecino (pupillo di Sarri, che lo ha allenato ad Empoli) e la spinta sugli esterni di Perisic e, soprattutto, Candreva, insensibile alla fatica finché testa e muscoli hanno retto. Proprio il belga ha fallito le due chance più ghiotte, mentre Insigne ed Hamsik hanno sfiorato il gol solo con conlusioni dalla distanza, imprecise per questione di centimetri.

 

ASTINENZA. Ma la mancata vittoria s’affianca ad un’altra statistica indicativa, che certifica la crescita di una squadra che s’era abituata ad esultare almeno una volta allo stadio San Paolo e spesso anche esagerando, con goleade indimenticabili. L’ultima gara casalinga senza reti all’attivo risale al 26 febbraio scorso quando l’Atalanta di Gasperini bissò la vittoria nel girone d’andata conquistando tre punti preziosi a Fuorigrotta col punteggio di 2 a 0 (doppietta di Caldara). Da allora Mertens e co. erano riusciti a segnare sempre, anche solo una rete, concedendosi il lusso di sentirsi belli ed anche cinici in ogni occasione. Lo “zero” alla casella gol è figlio di Handanovic e delle sue parate: su Callejon e Mertens nel primo tempo, sul belga a tempo scaduto, con la manona, catturando sogni e ambizioni del Napoli, consegnando ai tifosi il retrogusto amaro d’una notte stupenda, per le emozioni e l’atmosfera, e per poco anche magica: questione di centimetri. Sarà per la prossima.

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL DATO - Napoli, si ferma a 13 il numero di vittorie consecutive

di Napoli Magazine

22/10/2024 - 12:50

Da Di Francesco a Spalletti: s’interrompe a tredici la striscia di vittorie consecutive in Serie A per il Napoli. Dopo il Sassuolo (23 aprile scorso) c’è l’Inter e la compattezza d’una squadra capace di resistere all’assalto azzurro, di chiudere ogni varco, di pressare con logica senza sprecare energie nel corso della partita, di accomodarsi nella metà campo avversaria provando a spezzare l’idea di gioco (ormai storica) della formazione allenata da Sarri. Lo 0-0 di ieri sera appartiene alle parate di Handanovic ma anche ad una serata poco brillante da parte di tutto l’attacco azzurro. Hamsik, Insigne, Mertens e Callejon hanno provato, invano, a sbloccare la partita regalandosi la nona vittoria consecutiva in questo campionato: tentativo fallito. Imprecisione mista ad abilità altrui, ed appuntamento rimandato al futuro per rivivere determinate sensazioni, piacevoli abitudini da riacciuffare in fretta.

 

STOP. Il Napoli sbatte sul muro dell’Inter. Stavolta non s’intravedono gli strafalcioni del 2-2 del Mapei Stadium e non ci sono neppuri troppi rimpianti. Resiste l’amarezza per la mancata vittoria ma anche la considerazione, banale, che l’Inter resta distante due punti, sistemata alle proprie spalle in attesa - eventualmente - di potersi distanziare in futuro. Con il Napoli, i nerazzurri restano imbattuti in campionato e confermano di essere gruppo unito, non bellissimo ma concreto. Una squadra con valori importanti che si gode la fisicità di Skriniar, insuperabile nell’uno contro uno su Mertens, ma anche la vivacità di Vecino (pupillo di Sarri, che lo ha allenato ad Empoli) e la spinta sugli esterni di Perisic e, soprattutto, Candreva, insensibile alla fatica finché testa e muscoli hanno retto. Proprio il belga ha fallito le due chance più ghiotte, mentre Insigne ed Hamsik hanno sfiorato il gol solo con conlusioni dalla distanza, imprecise per questione di centimetri.

 

ASTINENZA. Ma la mancata vittoria s’affianca ad un’altra statistica indicativa, che certifica la crescita di una squadra che s’era abituata ad esultare almeno una volta allo stadio San Paolo e spesso anche esagerando, con goleade indimenticabili. L’ultima gara casalinga senza reti all’attivo risale al 26 febbraio scorso quando l’Atalanta di Gasperini bissò la vittoria nel girone d’andata conquistando tre punti preziosi a Fuorigrotta col punteggio di 2 a 0 (doppietta di Caldara). Da allora Mertens e co. erano riusciti a segnare sempre, anche solo una rete, concedendosi il lusso di sentirsi belli ed anche cinici in ogni occasione. Lo “zero” alla casella gol è figlio di Handanovic e delle sue parate: su Callejon e Mertens nel primo tempo, sul belga a tempo scaduto, con la manona, catturando sogni e ambizioni del Napoli, consegnando ai tifosi il retrogusto amaro d’una notte stupenda, per le emozioni e l’atmosfera, e per poco anche magica: questione di centimetri. Sarà per la prossima.

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma