Calcio
IL PARERE - Agave: "Il sogno del Napoli è Conte, ma Italiano è la pista più percorribile"
19.04.2024 22:06 di Napoli Magazine

Il giornalista Claudio Agave, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Sportitalia.

Un fallimento targato Stefano Pioli?
“E’ un allenatore a fine ciclo, ormai è chiaro. Così come è chiaro che il derby diventerà decisivo non soltanto per il presente, ma anche per la credibilità con cui candidarsi a future panchine, come quella del Napoli. Il Milan ha peccato di equilibrio in tutta la stagione. Parliamo di una squadra con tanta qualità, soprattutto nel reparto offensivo. Si può dire, però, che sia stata costruita male e, soprattutto, che sia stata troppo discontinua. La continuità è il valore principale di una stagione. Se non trovi l’equilibrio in una squadra, se non riesci a rapportarti bene con i tuoi giocatori, nonostante tu sia un buon allenatore, è questo il destino che ti attende. D’altronde, se lo scorso anno la Juventus non fosse stata penalizzata e il Milan non avesse superato i quarti, Pioli sarebbe già stato mandato via”.

Quali sono le sue previsioni sulle prossime panchine di A?
“Credo che le strade della Fiorentina e Aquilani possano incrociarsi di nuovo. Difatti, sarebbe una scelta che garantisce anche continuità tecnica. Al Napoli, la pista più percorribile è quella che porta a Vincenzo Italiano, anche se il sogno è Conte. Non mi meraviglierebbe una permanenza di Allegri in bianconero. La cosa migliore sarebbe un accordo sulla risoluzione”.

Quanto è importante la figura del tecnico?
“Nel calcio moderno ha un ruolo ben più importante di quel che si tende a credere. Abbiamo assistito, nel corso degli anni, a squadroni leggendari che, scendendo in campo, mancavano di equilibrio. Il calcio di Inzaghi funziona perché è un ibrido, che sintetizza proposta e difesa. Poi, si può discutere sull’attitudine del calcio moderno, che esige si giochi con la palla. Per questo, ci si potrebbe chiedere se quello di Antonio Conte sia un calcio moderno. Faccio anche l’esempio di Calzona, che è il secondo tecnico, per media punti, di questa stagione azzurra. Tuttavia, ha anche il triste primato di non aver mai saputo mantenere la porta inviolata”.

Bayer avversario proibitivo per i giallorossi? I tedeschi sono ancora imbattuti e in corsa per il ‘mini triplete’.
“Giornalisticamente si parla di ‘mini triplete’, ma toglierei il mini. Sarebbe il coronamento di un grande percorso. Se fossi Daniele De Rossi, oltre le valutazioni tattiche, alla squadra farei vedere l’esultanza dei collaboratori di Alonso alla notizia del passaggio dei giallorossi. Non è una mancanza di rispetto, è una valutazione sportiva che avranno fatto. Ciò detto, il Bayer è una squadra ancora imbattuta, ma nelle ultime gare ha potuto recuperare il risultato soltanto nei minuti finali. Potrebbe essere il segnale di una squadra in fase calante. Per questa Roma, d’altronde, è giusto non porsi limiti”.

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IL PARERE - Agave: "Il sogno del Napoli è Conte, ma Italiano è la pista più percorribile"

di Napoli Magazine

19/04/2024 - 22:06

Il giornalista Claudio Agave, opinionista di “Tutti al Var”, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Sportitalia.

Un fallimento targato Stefano Pioli?
“E’ un allenatore a fine ciclo, ormai è chiaro. Così come è chiaro che il derby diventerà decisivo non soltanto per il presente, ma anche per la credibilità con cui candidarsi a future panchine, come quella del Napoli. Il Milan ha peccato di equilibrio in tutta la stagione. Parliamo di una squadra con tanta qualità, soprattutto nel reparto offensivo. Si può dire, però, che sia stata costruita male e, soprattutto, che sia stata troppo discontinua. La continuità è il valore principale di una stagione. Se non trovi l’equilibrio in una squadra, se non riesci a rapportarti bene con i tuoi giocatori, nonostante tu sia un buon allenatore, è questo il destino che ti attende. D’altronde, se lo scorso anno la Juventus non fosse stata penalizzata e il Milan non avesse superato i quarti, Pioli sarebbe già stato mandato via”.

Quali sono le sue previsioni sulle prossime panchine di A?
“Credo che le strade della Fiorentina e Aquilani possano incrociarsi di nuovo. Difatti, sarebbe una scelta che garantisce anche continuità tecnica. Al Napoli, la pista più percorribile è quella che porta a Vincenzo Italiano, anche se il sogno è Conte. Non mi meraviglierebbe una permanenza di Allegri in bianconero. La cosa migliore sarebbe un accordo sulla risoluzione”.

Quanto è importante la figura del tecnico?
“Nel calcio moderno ha un ruolo ben più importante di quel che si tende a credere. Abbiamo assistito, nel corso degli anni, a squadroni leggendari che, scendendo in campo, mancavano di equilibrio. Il calcio di Inzaghi funziona perché è un ibrido, che sintetizza proposta e difesa. Poi, si può discutere sull’attitudine del calcio moderno, che esige si giochi con la palla. Per questo, ci si potrebbe chiedere se quello di Antonio Conte sia un calcio moderno. Faccio anche l’esempio di Calzona, che è il secondo tecnico, per media punti, di questa stagione azzurra. Tuttavia, ha anche il triste primato di non aver mai saputo mantenere la porta inviolata”.

Bayer avversario proibitivo per i giallorossi? I tedeschi sono ancora imbattuti e in corsa per il ‘mini triplete’.
“Giornalisticamente si parla di ‘mini triplete’, ma toglierei il mini. Sarebbe il coronamento di un grande percorso. Se fossi Daniele De Rossi, oltre le valutazioni tattiche, alla squadra farei vedere l’esultanza dei collaboratori di Alonso alla notizia del passaggio dei giallorossi. Non è una mancanza di rispetto, è una valutazione sportiva che avranno fatto. Ciò detto, il Bayer è una squadra ancora imbattuta, ma nelle ultime gare ha potuto recuperare il risultato soltanto nei minuti finali. Potrebbe essere il segnale di una squadra in fase calante. Per questa Roma, d’altronde, è giusto non porsi limiti”.