Calcio
RADIO 24 - Zanetti: "Il Triplete era un sogno, ma noi sapevamo che ce la potevamo fare, Mourinho sarebbe andato al Real Madrid anche se avessimo perso"
22.06.2017 17:43 di Napoli Magazine

“Man mano che passavano le partite noi sapevamo che ce la potevamo fare perché il gruppo era convinto. Per noi il Triplete era un sogno. Un sogno che è diventato realtà. Quel percorso è stato per tutti noi fantastico, perché in tutte le partite praticamente ci giocavamo una finale. L’abbiamo vissuto in questa maniera: l’ultimo mese è stato un mese con tantissima pressione e tensione, però si vedeva che la squadra era pronta per affrontare ogni situazione”. Così Javier Zanetti, ex Capitano dell’Inter, intervenuto a Il Falco e il Gabbiano su Radio 24 nella puntata dedicata a José Mourinho, ha ricordato l’anno in cui la squadra milanese ha conquistato il Triplete.

 

Nella puntata de Il Falco e il Gabbiano di Enrico Ruggeri andata in onda oggi, 22 giugno, su Radio 24, Javier Zanetti ha raccontato anche di come Mourinho preparava le partite dell’Inter: “Mourinho è un allenatore che cura tutti i dettagli, tutti i particolari. Preparava le partite con un senso di grandissima responsabilità. Arrivavamo a ogni incontro preparatissimi al massimo, sapendo tutto dell’avversario, però, soprattutto, sapendo quello che dovevamo fare noi. E poi quello che trasmetteva: lui è un uomo di grande personalità e riusciva a trasmettere tutta questa passione, tutta questa voglia a tutti noi. Per questo poi i risultati sono stati quelli che tutti sanno”.

 

Alla domanda di Enrico Ruggeri se Mourinho sarebbe andato via anche se non avesse vinto la Coppa, Zanetti a risposto: “Sì, perché lui è un allenatore che ha tante ambizioni e gli mancava l’esperienza del calcio spagnolo. Andare al Real Madrid per lui era una sfida importante e sapeva che, con tutto quello che era riuscito a fare con noi, dopo sarebbe diventato difficile poter ripetere una cosa simile. Però allo stesso tempo, garantisco, posso dire che lui ci teneva tantissimo prima a finire quello che era da finire con noi e dopo di che pensare alla sfida del Real Madrid”.

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RADIO 24 - Zanetti: "Il Triplete era un sogno, ma noi sapevamo che ce la potevamo fare, Mourinho sarebbe andato al Real Madrid anche se avessimo perso"

di Napoli Magazine

22/06/2024 - 17:43

“Man mano che passavano le partite noi sapevamo che ce la potevamo fare perché il gruppo era convinto. Per noi il Triplete era un sogno. Un sogno che è diventato realtà. Quel percorso è stato per tutti noi fantastico, perché in tutte le partite praticamente ci giocavamo una finale. L’abbiamo vissuto in questa maniera: l’ultimo mese è stato un mese con tantissima pressione e tensione, però si vedeva che la squadra era pronta per affrontare ogni situazione”. Così Javier Zanetti, ex Capitano dell’Inter, intervenuto a Il Falco e il Gabbiano su Radio 24 nella puntata dedicata a José Mourinho, ha ricordato l’anno in cui la squadra milanese ha conquistato il Triplete.

 

Nella puntata de Il Falco e il Gabbiano di Enrico Ruggeri andata in onda oggi, 22 giugno, su Radio 24, Javier Zanetti ha raccontato anche di come Mourinho preparava le partite dell’Inter: “Mourinho è un allenatore che cura tutti i dettagli, tutti i particolari. Preparava le partite con un senso di grandissima responsabilità. Arrivavamo a ogni incontro preparatissimi al massimo, sapendo tutto dell’avversario, però, soprattutto, sapendo quello che dovevamo fare noi. E poi quello che trasmetteva: lui è un uomo di grande personalità e riusciva a trasmettere tutta questa passione, tutta questa voglia a tutti noi. Per questo poi i risultati sono stati quelli che tutti sanno”.

 

Alla domanda di Enrico Ruggeri se Mourinho sarebbe andato via anche se non avesse vinto la Coppa, Zanetti a risposto: “Sì, perché lui è un allenatore che ha tante ambizioni e gli mancava l’esperienza del calcio spagnolo. Andare al Real Madrid per lui era una sfida importante e sapeva che, con tutto quello che era riuscito a fare con noi, dopo sarebbe diventato difficile poter ripetere una cosa simile. Però allo stesso tempo, garantisco, posso dire che lui ci teneva tantissimo prima a finire quello che era da finire con noi e dopo di che pensare alla sfida del Real Madrid”.