NAPOLI - 5mila pizze a piazza del Gesù. Preparate sul momento in e distribuite gratis a cittadini e turisti. Così, nel fulcro di un centro storico già tutelato dall’Unesco, il “Napoli Pizza Village” celebra un’ulteriore nomina a patrimonio immateriale dell’umanità, quella dell’arte dei pizzaioli partenopei. Con una festa aperta a tutti, dove un prodotto principe della gastronomia italiana, viene offerto dai suoi stessi autori, “artisti” della categoria. Due milioni di firme da tutto il mondo hanno accompagnato la candidatura, “la più popolare nella storia dell’Unesco”, afferma Alfonso Pecoraro Scanio. Nel frattempo, le file ai dieci forni allestiti ai margini della piazza si fanno sempre più lunghe. Tra le centinaia di pizzaioli in postazione arrivano anche Gino Sorbillo, Enzo Coccia, Teresa Iorio, Vesi, Errico Porzio e tanti altri. Pecoraro Scanio imbraccia una targa onorifica consegnatagli dall’organizzazione del festival (consegnata anche a Petrillo e al giornalista Jimmy Ghione) e lancia una nuova proposta “Ora possiamo pensare di proporre come patrimonio immateriale la lirica italiana - dichiara - non esiste un teatro d’opera nel mondo che non abbia in cartellone le nostre opere o le nostre arie. La lirica cinese è già tutelata dall’Unesco, non vedo perché non possa esserlo anche la nostra”. "Napoli Magazine" ha realizzato 200 foto, scattate da Antonio Niccoli.
di Napoli Magazine
14/12/2024 - 18:31
NAPOLI - 5mila pizze a piazza del Gesù. Preparate sul momento in e distribuite gratis a cittadini e turisti. Così, nel fulcro di un centro storico già tutelato dall’Unesco, il “Napoli Pizza Village” celebra un’ulteriore nomina a patrimonio immateriale dell’umanità, quella dell’arte dei pizzaioli partenopei. Con una festa aperta a tutti, dove un prodotto principe della gastronomia italiana, viene offerto dai suoi stessi autori, “artisti” della categoria. Due milioni di firme da tutto il mondo hanno accompagnato la candidatura, “la più popolare nella storia dell’Unesco”, afferma Alfonso Pecoraro Scanio. Nel frattempo, le file ai dieci forni allestiti ai margini della piazza si fanno sempre più lunghe. Tra le centinaia di pizzaioli in postazione arrivano anche Gino Sorbillo, Enzo Coccia, Teresa Iorio, Vesi, Errico Porzio e tanti altri. Pecoraro Scanio imbraccia una targa onorifica consegnatagli dall’organizzazione del festival (consegnata anche a Petrillo e al giornalista Jimmy Ghione) e lancia una nuova proposta “Ora possiamo pensare di proporre come patrimonio immateriale la lirica italiana - dichiara - non esiste un teatro d’opera nel mondo che non abbia in cartellone le nostre opere o le nostre arie. La lirica cinese è già tutelata dall’Unesco, non vedo perché non possa esserlo anche la nostra”. "Napoli Magazine" ha realizzato 200 foto, scattate da Antonio Niccoli.