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L'EVENTO - Napoli, artperformingfestival 2018, experimental Art Tour del Salento
24.05.2018 13:10 di Napoli Magazine

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, che si sono tenute a Napoli nel 2016 e nel 2017, la manifestazione artperformingfestival®, ideata ed organizzata dal curatore Gianni Nappa e promossa dallo studio di marketing e comunicazione GlobalStrategies S.r.l., quest’anno sarà in tour dal 5 maggio al 30 settembre, con tappe nei comuni più rappresentativi del Salento, . Il Salento espressione della Grecia, che con i suoi straordinari centri barocchi, dove ancora oggi vive una società legata ai valori della terra natia, dei consessi familiari arcaici, delle corti come identità della famiglia, ed i suoi spettacolari luoghi di vacanza, di grande attrattiva per il turismo internazionale, caratterizzati da un mare cristallino, i castelli, i Dolmen ed i Menhir, con il suo popolo che, fiero delle tradizioni, esprime grandi energie nel campo dell’arte contemporanea, rappresenta il palcoscenico ideale per gli artisti che, con le loro azioni performative, prenderanno parte ad artperformingfestival®. Un festival dedicato alla sperimentazione ed alla performance, che già nelle prime due edizioni ha visto artisti internazionali e nazionali chiamati ad interpretare nei luoghi storici ed architettonici di pregio, l’unione tra l’arte contemporanea ed il turismo. Nella convinzione che la traccia dei linguaggi contemporanei sia nell’interdisciplinarietà, e rivolta al “mondo nel sé” ed al “sé nel mondo”, la scelta curatoriale ha privilegiato l’aspetto concettuale e la ricerca di artisti, non solo convalidati dalla scena internazionale, ma soprattutto portatori di libertà ed autonomia rispetto al mercato ed ai suoi prodotti “riciclati”. Non è la finanza che influenza il mercato dell’arte, ma l’attualità dei linguaggi, la forza empatica della condivisione, la costruzione di percorsi alternativi non solo alle gallerie d’arte, ma soprattutto la ricerca dell’inconsapevolezza delle persone che accoglieranno i messaggi senza condizionamenti di parte. La presentazione al pubblico ed alla stampa avverrà nelle due tappe napoletane: il 24 maggio nella suggestiva cornice della Napoli Sotterranea, ed il 25 nel Roof Garden dell’Ippodromo di Agnano, alla presenza dell’artista salentino Pantaleo Musarò, che ha collaborato all’organizzazione del festival, con la video performance “Il mio Viaggio”. Viaggio tra simbolico, immaginario e reale… quale viaggio? “Il motivo del viaggio, su cui si era modellata gran parte della narrativa antica, nel romanzo di Petronio assume la forma di un affannoso vagare labirintico. In chiave simbolica, il motivo del labirinto definisce lo stato di precarietà e di incertezza dei personaggi. Ma è in Friedrich Nietzsche che il rapporto tra viaggio ed esistenza diventa metafora di un percorso intellettuale di superamento del sé - spiega il curatore Gianni Nappa. In effetti la parola vita da sempre viene accumunata a viaggio e l’artista rappresenta la tortuosità delle sovrastrutture sociali che ci ingabbiano nella rappresentazione di un sé non riconosciuto, ma in linea con il sistema. Un viaggio che nella dimensione materiale vede il corpo nudo come purezza e primo “vestito”, di cui abbiamo conoscenza. Musarò traccia il proprio percorso, attraverso tre ambienti/stanze, le cui porte rimandano alle stagioni della vita, che l’uomo e l’artista affrontano spurandosi dalla contaminazione del costume e come in Petronio dalla nascita alla morte il corpo è nella condizione di ricominciare sempre dal punto di partenza. Un nuovo nascere è il superamento delle condizioni di precarietà e di incertezze nel labirinto della vita”. Una allegoria della vita dell’uomo, è l’interpretazione che ne fa Elisabetta Zurigo nella sua Sinossi: “L'uomo è smarrito, solo, brancola nel buio mosso dalla necessità e dall'urgenza di trovare se stesso. Attraversa le stanze della vita, liberandosi di tutti quegli orpelli che lo trattengono da se stesso, si spoglia di ogni pensiero, pregiudizio, etichetta che fino a quel momento ha dovuto indossare, rivolgendo alla nudità l'appello della sua libertà, che è la libertà dell'uomo di essere chi è, ma solo dopo aver trovato il coraggio di varcare quelle soglie che lo ostacolano, per convenzione, pudore, fede, per scoprire che l'unica fede è proprio quella della propria identità interiore. La poetica del viaggio si fonda sul sentimento, è centrata sul soggetto e non sull'oggetto. I paesaggi, le persone, le epoche della vita sono descritti a lume di sogno, rispecchiando gli stati d'animo dell'uomo, viaggiatore dell'anima, nel varcare le soglie e nell'attraversare le stanze, in quella visione labirintica che lo stato d'animo restituisce”. 

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L'EVENTO - Napoli, artperformingfestival 2018, experimental Art Tour del Salento

di Napoli Magazine

24/05/2024 - 13:10

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, che si sono tenute a Napoli nel 2016 e nel 2017, la manifestazione artperformingfestival®, ideata ed organizzata dal curatore Gianni Nappa e promossa dallo studio di marketing e comunicazione GlobalStrategies S.r.l., quest’anno sarà in tour dal 5 maggio al 30 settembre, con tappe nei comuni più rappresentativi del Salento, . Il Salento espressione della Grecia, che con i suoi straordinari centri barocchi, dove ancora oggi vive una società legata ai valori della terra natia, dei consessi familiari arcaici, delle corti come identità della famiglia, ed i suoi spettacolari luoghi di vacanza, di grande attrattiva per il turismo internazionale, caratterizzati da un mare cristallino, i castelli, i Dolmen ed i Menhir, con il suo popolo che, fiero delle tradizioni, esprime grandi energie nel campo dell’arte contemporanea, rappresenta il palcoscenico ideale per gli artisti che, con le loro azioni performative, prenderanno parte ad artperformingfestival®. Un festival dedicato alla sperimentazione ed alla performance, che già nelle prime due edizioni ha visto artisti internazionali e nazionali chiamati ad interpretare nei luoghi storici ed architettonici di pregio, l’unione tra l’arte contemporanea ed il turismo. Nella convinzione che la traccia dei linguaggi contemporanei sia nell’interdisciplinarietà, e rivolta al “mondo nel sé” ed al “sé nel mondo”, la scelta curatoriale ha privilegiato l’aspetto concettuale e la ricerca di artisti, non solo convalidati dalla scena internazionale, ma soprattutto portatori di libertà ed autonomia rispetto al mercato ed ai suoi prodotti “riciclati”. Non è la finanza che influenza il mercato dell’arte, ma l’attualità dei linguaggi, la forza empatica della condivisione, la costruzione di percorsi alternativi non solo alle gallerie d’arte, ma soprattutto la ricerca dell’inconsapevolezza delle persone che accoglieranno i messaggi senza condizionamenti di parte. La presentazione al pubblico ed alla stampa avverrà nelle due tappe napoletane: il 24 maggio nella suggestiva cornice della Napoli Sotterranea, ed il 25 nel Roof Garden dell’Ippodromo di Agnano, alla presenza dell’artista salentino Pantaleo Musarò, che ha collaborato all’organizzazione del festival, con la video performance “Il mio Viaggio”. Viaggio tra simbolico, immaginario e reale… quale viaggio? “Il motivo del viaggio, su cui si era modellata gran parte della narrativa antica, nel romanzo di Petronio assume la forma di un affannoso vagare labirintico. In chiave simbolica, il motivo del labirinto definisce lo stato di precarietà e di incertezza dei personaggi. Ma è in Friedrich Nietzsche che il rapporto tra viaggio ed esistenza diventa metafora di un percorso intellettuale di superamento del sé - spiega il curatore Gianni Nappa. In effetti la parola vita da sempre viene accumunata a viaggio e l’artista rappresenta la tortuosità delle sovrastrutture sociali che ci ingabbiano nella rappresentazione di un sé non riconosciuto, ma in linea con il sistema. Un viaggio che nella dimensione materiale vede il corpo nudo come purezza e primo “vestito”, di cui abbiamo conoscenza. Musarò traccia il proprio percorso, attraverso tre ambienti/stanze, le cui porte rimandano alle stagioni della vita, che l’uomo e l’artista affrontano spurandosi dalla contaminazione del costume e come in Petronio dalla nascita alla morte il corpo è nella condizione di ricominciare sempre dal punto di partenza. Un nuovo nascere è il superamento delle condizioni di precarietà e di incertezze nel labirinto della vita”. Una allegoria della vita dell’uomo, è l’interpretazione che ne fa Elisabetta Zurigo nella sua Sinossi: “L'uomo è smarrito, solo, brancola nel buio mosso dalla necessità e dall'urgenza di trovare se stesso. Attraversa le stanze della vita, liberandosi di tutti quegli orpelli che lo trattengono da se stesso, si spoglia di ogni pensiero, pregiudizio, etichetta che fino a quel momento ha dovuto indossare, rivolgendo alla nudità l'appello della sua libertà, che è la libertà dell'uomo di essere chi è, ma solo dopo aver trovato il coraggio di varcare quelle soglie che lo ostacolano, per convenzione, pudore, fede, per scoprire che l'unica fede è proprio quella della propria identità interiore. La poetica del viaggio si fonda sul sentimento, è centrata sul soggetto e non sull'oggetto. I paesaggi, le persone, le epoche della vita sono descritti a lume di sogno, rispecchiando gli stati d'animo dell'uomo, viaggiatore dell'anima, nel varcare le soglie e nell'attraversare le stanze, in quella visione labirintica che lo stato d'animo restituisce”.