Cultura & Gossip
LIBRI - “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa” di 'signoraB' Monica Fabbri alla Feltrinelli a Napoli
23.10.2017 10:50 di Napoli Magazine

la Feltrinelli, piazza dei Martiri

martedì 24 ottobre ore 18.00

 

Presentazione del libro

HO DISEGNATO LETTERA A UNA PROFESSORESSA

di Monica Fabbri ‘SignoraB’

(La conchiglia di Santiago)

 

Intervengono Claudio Ascoli, Alessandra Clemente,

Cesare Moreno, Annamaria Palmieri, Nevio Santini, Sergio Tanzarella

 

ALCUNI COMMENTI SU “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa” di signoraB (Monica Fabbri)

Edizioni La conchiglia di Santiago

 

La pratica della Scrittura Collettiva fu un vero esercizio di progresso morale: una piccola tecnica insieme al Priore che rinuncia alla sua sovranità sui testi di noi ragazzi e che gioisce dell’apporto di ciascuno di noi figlioli.

Umile arte di scrivere insieme, fatta di foglietti ammucchiati con tagli e colla, impegnandoci a farci carico della realtà e una ricerca di una profonda verità. Rimane per noi un inno di fede nella scuola. E’ stato un lavoro di fatica, di pensiero e di operosità di scrivere che, poco a poco, ci cambiò la vita: “una poesia di coscienza stilistica”, parole di Pasolini. Lassù con il nostro Priore, sopra quei tavoli di legno da noi costruiti sbocciò una vita nuova. Nasce l’opera d’arte, e una mano tesa alla professoressa perché cambi. Diceva il Priore: << Non c’è cosa più disonesta che far le parti uguali tra disuguali, altrimenti la scuola diventa come un ospedale che cura i sani e respinge i malati.>>

Concludo con un elogio a Monica, autrice del libro, riconoscendole un forte sentimento di amore per aver ri-creato con disegni la nostra opera d’arte dello scrivere. Grazie, Monica, di aver creduto in Don Milani e in noi figli di contadini e operai che dopo cinquant’anni, siamo lieti oggi e convinti di aver riscattato quel passato da succubi.

Nevio Santini

uno degli allievi di Barbiana

Presentazione al Salone internazionale del Libro

Torino, maggio 2017

 

Caro Ascoli e tutti gli amici de la balanza,

un saluto e un augurio in occasione del vostro spettacolo su Lettera a una professoressa e della pubblicazione di “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa”.

(…) Non posso non aggiungere un suggerimento: far avere una copia della Lettera riedita su vostra spinta dalla Conchiglia di Santiago a Paola Mastrocola e a tutte le mastrocole e tutti i mastrocoli viventi e imperanti nelle scuole italiane d’ogni ordine e grado statali paritarie e private, e pure in tante accademie case editrici e redazioni. Chissà che i disegni garbati intelligenti affettuosi della Signora B riescano a smuovere quei sederi e ad aprire quelle teste da mezzo secolo incapaci di capire o impuntate a non farlo.

Un caro abbraccio collettivo e un grande augurio di buon lavoro,

Giorgio Pecorini

Amico e biografo di don Milani

Volterra, maggio 2017

 

(…) Tre anni fa una giovane donna, Monica Fabbri ebbe modo, a Firenze, di partecipare alla rappresentazione teatrale di “Lettera a una Professoressa” adattata da ‘Chille de la balanza’. L’evento produsse in Lei una fortissima emozione e la curiosità di approfondire il testo della stessa. Da quella lettura scaturì un’ispirazione che mai, fino ad allora, aveva immaginato di poter configurare. Scorrendo il testo, brano dopo brano, in un crescendo di parossistica creatività, sorsero dalla sua anima artistica un caleidoscopio d’immagini, evocate da emozioni forti e prepotenti che si materializzarono via via in disegni e bozzetti strettamente interconnessi e provocanti. L’insaziabile spinta ideale di questa giovane mente s’era dunque materializzata in una ‘creatura editoriale’ dall’alto impatto visivo e narrativo. Così come le parole del Priore di Barbiana avevano conquistato la nostra anima, altrettanto accadde, dunque, alla giovane artista, l’estro dilagante della quale diede vita a un profluvio di disegni che congegnati in simbiosi con quelle parole ora affascinano tutti noi.

(…) Vi auguriamo che l’opera incontri anche il vostro sereno e sentito apprezzamento.

Per intanto, a Monica Fabbri, che mai conobbe don Lorenzo Milani e che tanto ha profuso senza alcun fine di lucro, porgiamo un sincero grazie per aver interpretato in modo così singolarmente artistico e d’immediata freschezza la lezione di vita del nostro Maestro.

Gli Allievi, i Ragazzi e gli Amici di don Lorenzo Milani

“Centro F.R. & D. Lorenzo Milani & Scuola di Barbiana”

Dall’introduzione al libro “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa”

Vicchio, marzo 2017

 

Le parole di Don Milani non sono illustrate, ma drammatizzate dal disegno di Monica, portate sulla scena delle emozioni.

Il tratto delle due linee, quella rossa e quella blu, non vanno soltanto a delineare simbolicamente il senso del pensiero che le precede, lo fanno bensì risuonare nelle emozioni del lettore, in maniera così nitida e immediata da farsi folgorazione.

L'uso dei due colori sa un po' della matita a due capi che la vecchia scuola usava per cassare gli errori, ma visualizza soprattutto benissimo il contrasto, l'antinomia che percorre tutto il libro di Don Milani, tra la scuola tradizionale e quella di Barbiana.

Ecco allora che la linea si fa spezzata e contorta quand'è l'oppressione della vecchia scuola, e si apre invece in braccia e mani rotonde quando l'insegnamento si fa nuovo.

E i rapporti di potere su cui la vecchia scuola si fonda schiacciano le figure in altezze sproporzionate alla giusta misura umana. 

La velocità del tratto di Monica scopre invece il cuore del pensiero che ciascun disegno rappresenta, con una facilità e un istinto di comunicazione tali che è già, in atto, l'insegnamento del prete di Barbiana.

Jessica Pecchioli

scrittirice

Firenze, maggio 2017

 

 

(…) Monica ha rivissuto la Lettera, ha trovato un suo percorso, e ci trasmette le sue emozioni. Questo è un libro di emozioni! E a costo di perdere qualche lettore, dò un consiglio: questo non è un libro da leggere in fretta! Anzi no, la prima volta può essere letto e sfogliato tutto d’un fiato, come è capitato a me. Ma poi bisogna tornarci su con calma, godendosi le pagine una ad una. Anzi le tavole, perché l’Editore ha voluto stampare il libro su una sola faccia, ed ogni pagina è un quadro a sé.

Il libro va goduto così, pagina per pagina, lentamente. Ma non basta. Non so se vi ricordate, ma quando eravamo ragazzi esistevano quei blocchetti con i disegni apparentemente uguali, ma con piccole diversità, che sfogliati velocemente davano l’illusione del movimento. Qualcosa di analogo capita per questo libro. Dopo la lettura pagina per pagina, tralasciamo per un attimo il testo e concentriamoci sui disegni visti uno dopo l’altro. Sembrerà scorrere dinanzi ai nostri occhi un film, come per magia comparirà un unico, grande puzzle!

Grazie, Monica!

Giovanni Condorelli

Già Dirigente scolastico

Presentazione LaFeltrinelli Firenze

Firenze, giugno 2017

ULTIMISSIME CULTURA & GOSSIP
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
LIBRI - “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa” di 'signoraB' Monica Fabbri alla Feltrinelli a Napoli

di Napoli Magazine

23/10/2024 - 10:50

la Feltrinelli, piazza dei Martiri

martedì 24 ottobre ore 18.00

 

Presentazione del libro

HO DISEGNATO LETTERA A UNA PROFESSORESSA

di Monica Fabbri ‘SignoraB’

(La conchiglia di Santiago)

 

Intervengono Claudio Ascoli, Alessandra Clemente,

Cesare Moreno, Annamaria Palmieri, Nevio Santini, Sergio Tanzarella

 

ALCUNI COMMENTI SU “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa” di signoraB (Monica Fabbri)

Edizioni La conchiglia di Santiago

 

La pratica della Scrittura Collettiva fu un vero esercizio di progresso morale: una piccola tecnica insieme al Priore che rinuncia alla sua sovranità sui testi di noi ragazzi e che gioisce dell’apporto di ciascuno di noi figlioli.

Umile arte di scrivere insieme, fatta di foglietti ammucchiati con tagli e colla, impegnandoci a farci carico della realtà e una ricerca di una profonda verità. Rimane per noi un inno di fede nella scuola. E’ stato un lavoro di fatica, di pensiero e di operosità di scrivere che, poco a poco, ci cambiò la vita: “una poesia di coscienza stilistica”, parole di Pasolini. Lassù con il nostro Priore, sopra quei tavoli di legno da noi costruiti sbocciò una vita nuova. Nasce l’opera d’arte, e una mano tesa alla professoressa perché cambi. Diceva il Priore: << Non c’è cosa più disonesta che far le parti uguali tra disuguali, altrimenti la scuola diventa come un ospedale che cura i sani e respinge i malati.>>

Concludo con un elogio a Monica, autrice del libro, riconoscendole un forte sentimento di amore per aver ri-creato con disegni la nostra opera d’arte dello scrivere. Grazie, Monica, di aver creduto in Don Milani e in noi figli di contadini e operai che dopo cinquant’anni, siamo lieti oggi e convinti di aver riscattato quel passato da succubi.

Nevio Santini

uno degli allievi di Barbiana

Presentazione al Salone internazionale del Libro

Torino, maggio 2017

 

Caro Ascoli e tutti gli amici de la balanza,

un saluto e un augurio in occasione del vostro spettacolo su Lettera a una professoressa e della pubblicazione di “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa”.

(…) Non posso non aggiungere un suggerimento: far avere una copia della Lettera riedita su vostra spinta dalla Conchiglia di Santiago a Paola Mastrocola e a tutte le mastrocole e tutti i mastrocoli viventi e imperanti nelle scuole italiane d’ogni ordine e grado statali paritarie e private, e pure in tante accademie case editrici e redazioni. Chissà che i disegni garbati intelligenti affettuosi della Signora B riescano a smuovere quei sederi e ad aprire quelle teste da mezzo secolo incapaci di capire o impuntate a non farlo.

Un caro abbraccio collettivo e un grande augurio di buon lavoro,

Giorgio Pecorini

Amico e biografo di don Milani

Volterra, maggio 2017

 

(…) Tre anni fa una giovane donna, Monica Fabbri ebbe modo, a Firenze, di partecipare alla rappresentazione teatrale di “Lettera a una Professoressa” adattata da ‘Chille de la balanza’. L’evento produsse in Lei una fortissima emozione e la curiosità di approfondire il testo della stessa. Da quella lettura scaturì un’ispirazione che mai, fino ad allora, aveva immaginato di poter configurare. Scorrendo il testo, brano dopo brano, in un crescendo di parossistica creatività, sorsero dalla sua anima artistica un caleidoscopio d’immagini, evocate da emozioni forti e prepotenti che si materializzarono via via in disegni e bozzetti strettamente interconnessi e provocanti. L’insaziabile spinta ideale di questa giovane mente s’era dunque materializzata in una ‘creatura editoriale’ dall’alto impatto visivo e narrativo. Così come le parole del Priore di Barbiana avevano conquistato la nostra anima, altrettanto accadde, dunque, alla giovane artista, l’estro dilagante della quale diede vita a un profluvio di disegni che congegnati in simbiosi con quelle parole ora affascinano tutti noi.

(…) Vi auguriamo che l’opera incontri anche il vostro sereno e sentito apprezzamento.

Per intanto, a Monica Fabbri, che mai conobbe don Lorenzo Milani e che tanto ha profuso senza alcun fine di lucro, porgiamo un sincero grazie per aver interpretato in modo così singolarmente artistico e d’immediata freschezza la lezione di vita del nostro Maestro.

Gli Allievi, i Ragazzi e gli Amici di don Lorenzo Milani

“Centro F.R. & D. Lorenzo Milani & Scuola di Barbiana”

Dall’introduzione al libro “HO DISEGNATO Lettera a una professoressa”

Vicchio, marzo 2017

 

Le parole di Don Milani non sono illustrate, ma drammatizzate dal disegno di Monica, portate sulla scena delle emozioni.

Il tratto delle due linee, quella rossa e quella blu, non vanno soltanto a delineare simbolicamente il senso del pensiero che le precede, lo fanno bensì risuonare nelle emozioni del lettore, in maniera così nitida e immediata da farsi folgorazione.

L'uso dei due colori sa un po' della matita a due capi che la vecchia scuola usava per cassare gli errori, ma visualizza soprattutto benissimo il contrasto, l'antinomia che percorre tutto il libro di Don Milani, tra la scuola tradizionale e quella di Barbiana.

Ecco allora che la linea si fa spezzata e contorta quand'è l'oppressione della vecchia scuola, e si apre invece in braccia e mani rotonde quando l'insegnamento si fa nuovo.

E i rapporti di potere su cui la vecchia scuola si fonda schiacciano le figure in altezze sproporzionate alla giusta misura umana. 

La velocità del tratto di Monica scopre invece il cuore del pensiero che ciascun disegno rappresenta, con una facilità e un istinto di comunicazione tali che è già, in atto, l'insegnamento del prete di Barbiana.

Jessica Pecchioli

scrittirice

Firenze, maggio 2017

 

 

(…) Monica ha rivissuto la Lettera, ha trovato un suo percorso, e ci trasmette le sue emozioni. Questo è un libro di emozioni! E a costo di perdere qualche lettore, dò un consiglio: questo non è un libro da leggere in fretta! Anzi no, la prima volta può essere letto e sfogliato tutto d’un fiato, come è capitato a me. Ma poi bisogna tornarci su con calma, godendosi le pagine una ad una. Anzi le tavole, perché l’Editore ha voluto stampare il libro su una sola faccia, ed ogni pagina è un quadro a sé.

Il libro va goduto così, pagina per pagina, lentamente. Ma non basta. Non so se vi ricordate, ma quando eravamo ragazzi esistevano quei blocchetti con i disegni apparentemente uguali, ma con piccole diversità, che sfogliati velocemente davano l’illusione del movimento. Qualcosa di analogo capita per questo libro. Dopo la lettura pagina per pagina, tralasciamo per un attimo il testo e concentriamoci sui disegni visti uno dopo l’altro. Sembrerà scorrere dinanzi ai nostri occhi un film, come per magia comparirà un unico, grande puzzle!

Grazie, Monica!

Giovanni Condorelli

Già Dirigente scolastico

Presentazione LaFeltrinelli Firenze

Firenze, giugno 2017