Cultura & Gossip
LIBRO - Passio Arbitri, ecco la recensione
28.04.2017 23:07 di Napoli Magazine

In principio fu Umberto Saba a dedicare i propri versi al “Portiere caduto alla difesa”. Anni dopo fu Osvaldo Soriano a “Pensare coi piedi”, non prima di aver letto Ernesto Guevara che raccontava i propri trascorsi calcistici ne “I diari della motocicletta”.

In epoca moderna si è perso il conto delle autobiografie dei beniamini della serie A e del calcio internazionale. Lecito aspettarsi, quindi, che fosse un arbitro a raccontare la sua storia. Quel che accade in “Passio arbitri – Vita, avventure e pensieri di un arbitro di provincia”, il primo romanzo di Gioacchino Roberto Di Maio recentemente pubblicato dall’editore Homo Scrivens.

Un vero e proprio diario, redatto da un trentenne che, sfogliando l’album dei ricordi, racconta la propria esperienza nell’AIA cominciando da quel corso di formazione all’interno del quale apprendere regolamenti e segreti per affrontare al meglio la sfida tra due squadre contro un uomo al quale viene chiesta l’infallibilità di un automa ma che, di fronte a qualsivoglia risultato, sarà oggetto di critiche e improperi di almeno una delle due tifoserie.

Racconta tutto questo l’autore e aggiunge particolari pittoreschi sulla sua gavetta lungo i dissestati campi di periferia, da raggiungere in treno, a piedi o magari a bordo di un traghetto in balia delle onde.

Una passione, quella per il calcio, divenuta nel corso degli anni uno sbocco professionale: Gioacchino Roberto Di Maio è divenuto col tempo un apprezzato giornalista pubblicista che, con la medesima caparbietà con cui ha arbitrato, ha seguito numerose squadre di Lega Pro e campionati minori prima di approdare nella sala stampa del Romeo Menti, al seguito della Juve Stabia nella recente esperienza in cadetteria.

C’è spazio, all’interno del romanzo, anche per la vita privata, con le gratificazioni universitarie e quelle televisive, che hanno visto il giovane autore protagonista di un noto format di Rai 1. Dulcis in fundo “La stanza dello scrittore”, l’appendice che Homo Scrivens dedica agli autori della colla Direzioni immaginarie, nella quale si scoprono i trucchi del mestiere e peculiarità del narratore di turno.

“Passio arbitri – Vita, avventure e pensieri di un arbitro di provincia” è un libro che scorre piacevolmente tra aneddoti calcistici e citazioni cinematografiche, con un continuo richiamo alla musica per creare suggestioni che appassioneranno in modo particolare i tifosi lettori. Quelli che hanno goduto delle storie di Hornby o di Soriano e che si avvicineranno con entusiasmo a una storia raccontata da un arbitro.

 

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LIBRO - Passio Arbitri, ecco la recensione

di Napoli Magazine

28/04/2024 - 23:07

In principio fu Umberto Saba a dedicare i propri versi al “Portiere caduto alla difesa”. Anni dopo fu Osvaldo Soriano a “Pensare coi piedi”, non prima di aver letto Ernesto Guevara che raccontava i propri trascorsi calcistici ne “I diari della motocicletta”.

In epoca moderna si è perso il conto delle autobiografie dei beniamini della serie A e del calcio internazionale. Lecito aspettarsi, quindi, che fosse un arbitro a raccontare la sua storia. Quel che accade in “Passio arbitri – Vita, avventure e pensieri di un arbitro di provincia”, il primo romanzo di Gioacchino Roberto Di Maio recentemente pubblicato dall’editore Homo Scrivens.

Un vero e proprio diario, redatto da un trentenne che, sfogliando l’album dei ricordi, racconta la propria esperienza nell’AIA cominciando da quel corso di formazione all’interno del quale apprendere regolamenti e segreti per affrontare al meglio la sfida tra due squadre contro un uomo al quale viene chiesta l’infallibilità di un automa ma che, di fronte a qualsivoglia risultato, sarà oggetto di critiche e improperi di almeno una delle due tifoserie.

Racconta tutto questo l’autore e aggiunge particolari pittoreschi sulla sua gavetta lungo i dissestati campi di periferia, da raggiungere in treno, a piedi o magari a bordo di un traghetto in balia delle onde.

Una passione, quella per il calcio, divenuta nel corso degli anni uno sbocco professionale: Gioacchino Roberto Di Maio è divenuto col tempo un apprezzato giornalista pubblicista che, con la medesima caparbietà con cui ha arbitrato, ha seguito numerose squadre di Lega Pro e campionati minori prima di approdare nella sala stampa del Romeo Menti, al seguito della Juve Stabia nella recente esperienza in cadetteria.

C’è spazio, all’interno del romanzo, anche per la vita privata, con le gratificazioni universitarie e quelle televisive, che hanno visto il giovane autore protagonista di un noto format di Rai 1. Dulcis in fundo “La stanza dello scrittore”, l’appendice che Homo Scrivens dedica agli autori della colla Direzioni immaginarie, nella quale si scoprono i trucchi del mestiere e peculiarità del narratore di turno.

“Passio arbitri – Vita, avventure e pensieri di un arbitro di provincia” è un libro che scorre piacevolmente tra aneddoti calcistici e citazioni cinematografiche, con un continuo richiamo alla musica per creare suggestioni che appassioneranno in modo particolare i tifosi lettori. Quelli che hanno goduto delle storie di Hornby o di Soriano e che si avvicineranno con entusiasmo a una storia raccontata da un arbitro.