Cultura & Gossip
SPETTACOLI - Agenda settimanale dal 26 marzo all'1 aprile 2018 in Campania, programmata dal Circuito Teatro Pubblico Campano
23.03.2018 11:13 di Napoli Magazine

Teatro Magic Vision di Casalnuovo

Info 0818030270, 3292180679

Lunedì 26 marzo, ore 20.45

 

Artisti Riuniti

presenta

 

Don Chisciotte della Pignasecca

liberamente tratto da Miguel de Cervantes

adattamento di Maurizio De Giovanni

 

con Peppe Barra, Nando Paone

 

e con

Biagio Musella, Emanuela Emma Tondini,

Luciano D’Amico, Luca Saccoia, Michele Di Siena

 

musiche Patrizio Trampetti

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

luci di Gigi Saccomandi

assistente alla regia Angela Zinno

 

regia Alessandro Maggi

 

Pietra miliare del romanzo moderno, il capolavoro della letteratura mondiale di Miguel de Cervantes, “Don Chisciotte”, nella riscrittura di Maurizio De Giovanni, già autore di numerosi racconti e romanzi e padre del commissario Lojacono de “I bastardi di Pizzofalcone”,  va in scena, con gli esplosivi ed eclettici Nando Paone e Peppe Barra nei panni del bizzarro hidalgo spagnolo e del suo fido scudiero Sancho.

Un viaggio inconsueto, ironico e profondo, alla ricerca di una identità posseduta e ogni volta riscoperta nell’immaginario del romantico e nobile principio del bene contro il male, combattuto ad ogni costo, a colpi di duro sarcasmo e disarmante coraggio.

E’ la bizzarra impresa dell’ eroe “senza macchia e senza paura” che, fedele alla sua incontrastata passione per la lettura che lo ha indotto alla follia, si decide a rivivere di persona tutte le gesta eroiche che la letteratura gli ha suggerito.

Accompagnato da Sancho, concreto e pragmatico personaggio che egli designa suo compagno di avventure, intraprende un un viaggio di passione e idealismo in cui utopia e realtà rappresentano i confini di un mondo tragico e comico al tempo stesso, grottesco, folle e appassionato.

Nel caotico, dolorante, esilarante e fecondo scenario di un secondo dopoguerra, immaginato dalla penna di De Giovanni, i personaggi muovono i loro passi, riflettono sulle proprie realtà, si configurano come presenze salvifiche di un incontrastato mondo marcio, in un gioco di  immaginazione e roboante creatività.

Con la regia di Alessandro Maggi, di forte visione evocativa e ricca di suggestioni, lo spettacolo si propone come una sottile inchiesta che conduce acutamente ad una riflessione su sé stessi e sul mondo tout court, attraversato, ieri come domani, da perenni e universali controversie che, in ogni epoca, si fanno specchio della società contemporanea.

 

 

 

Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli

Info 0974282362, 3383096807

Mercoledì 28 marzo, ore 20.45

 

Artisti Cilentani Associati

presenta

 

Pierluigi Iorio

in

 

Gaber - Scik

Omaggio a Giorgio Gaber nel decennale della scomparsa

uno spettacolo di Pierluigi Iorio

 

con

Mauro Navarra (pianoforte, flauto traverso)

Lello Cardone (chitarre)

Francesco Citera (fisarmonica)

Denis Citera (batteria)

Lucian Kurko (contrabbasso)

 

e la partecipazione di Alina Di Polito (voce solista)

 

fonico Liberato Merola, luci Nello Genco

elaborazione video Rosario Esposito, ricerche Maria De Conciliis

scene People Project, foto di scena Ornella Foglia

 

Cantautore, attore e uomo di cultura, attraverso la sua originale produzione Giorgio Gaber ha scritto un’importante pagina della storia italiana, riuscendo a dare spazio alla riflessione e al dubbio e facendo nascere, negli ascoltatori, la consapevolezza e la speranza pur di fronte alle numerose contraddizioni della realtà.

Le singole situazioni, sfaccettature della vita e del pensiero contengono temi sempre attuali e vari: la solidarietà, l’accoglienza, il consumismo, l’amore, la politica, modernità. Tutto è descritto con la potente arma dell’ironia, capace di lanciare messaggi profondi e di rendere il teatro canzone (genere da lui creato) vero e proprio teatro civile, ora comico, ora crudo, mai volgare sempre al passo dei tempi.

Il dramma, l’ironia, le tensioni generazionali, la politica, l’ampio spettro del sentire quotidiano e il dualismo tra utopia e realtà, vengono resi dal carismatico Pierluigi Iorio attraverso monologhi, citazioni pungenti e brani che a distanza di anni mantengano ancora una loro attualità e validità.

 

 

Teatro Verdi di Salerno

info 089662141

Giovedì 29 marzo, ore 21.00

 

Nuovo Teatro

diretta da Marco Balsamo

presenta

 

Qui e ora

scritto e diretto da Mattia Torre

 

con

Paolo Calabresi, Valerio Aprea

 

disegno luci Luca Barbati

assistente alla regia Annagaia Marchioro

costumi Antonella D’orsi

scene Beatrice Scarpato

suono Cristiano Paliotto

 

Un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, vicina al grande raccordo anulare, completamente deserta, senza passanti né case, nei campi, nel nulla. Due scooter di grossa cilindrata subito dopo l’impatto, il primo ribaltato, idealmente conficcato a terra, il secondo irriconoscibile, un disastro di lamiere ancora fumanti. Un incidente importante.

A terra, a pochi metri l’uno dall’altro, due uomini sulla quarantina; il primo immobile, potrebbe essere morto, l’altro piano muove un piede, a fatica si alza. E anche il primo apre gli occhi. Avrebbero bisogno di aiuto ma non lo avranno, avrebbero bisogno di cure ma i soccorsi non arriveranno prima di un’ora e mezza. Intorno a loro, per loro, niente e nessuno.

In un Paese dove se fai un incidente con qualcuno, a parità di torto o di ragione, quello è già un tuo nemico, Qui e Ora racconta lo scontro tra due individui sopravvissuti a un incidente in scooter, alla periferia estrema di una grande città, nella sfiduciata attesa dei soccorsi, che infatti non arrivano.

Nel loro scontro si esprime il cinismo e il senso di lotta dell’Italia di oggi, questo Paese sempre idealmente a un passo dalla guerra civile, in cui la cattiva amministrazione finisce per generare sfiducia non solo dei cittadini verso le istituzioni, ma anche tra cittadini e cittadini, in un clima sempre più teso e violento, che trova il suo apice nella grande città.

Nell’ora e dieci di attesa dei soccorsi, che è il tempo teatrale della vicenda, Qui e Ora racconta un ansiogeno e violento, comico duello metropolitano tra due uomini che hanno bisogno di cure e non le avranno, e che pur essendo entrambi vittime della ferocia dei nostri tempi, si riconoscono come nemici: il primo ha di sé l’immagine di un uomo straordinario, ma non lo è; l’altro saprebbe accontentarsi della propria ordinarietà, ma non lo farà.

Nell’attuale grande vuoto sociale, culturale e politico, tra le possibili derive c’è un senso di inadeguatezza che porta a perdersi (come nel caso di Claudio Aliotta, interpretato da Valerio Aprea) o il cinismo e la ferocia che portano al male (come per Aurelio Sampieri, interpretato da Paolo Calabresi).

Come nell’esperienza di Boris, ancora una volta grande merito della realizzazione del progetto va agli attori, qui non solo talentuosi interpreti di un atto unico molto performativo e senza paracadute, ma anche, in fondo, per il livello di condivisione, soci d’impresa; e ai produttori Marco Balsamo e Fabrizia Pompilio per la vitalità, l’energia e l’importanza del loro lavoro.

A dimostrazione che anche in un Paese complicato e in crisi come il nostro, il teatro può e deve, militando, lanciare grida disperate, esorcizzare fatti terribili, e lanciare taciti giocosi inviti alla concordia.

 

Mattia Torre

 

Teatro Diana di Nocera Inferiore

info 3347009811

Giovedì 29 marzo, ore 20.45

 

Compagnia Enfi Teatro

presenta

 

Raoul Bova e Chiara Francini

in

 

Due

di Miniero – Smeriglia

 

scene Roberto Crea, costumi Eleonora Rella

disegno luci Daniele Ciprì

aiuto regia Paola Rota

assistente alla regia Jacopo Angelini

 

regia Luca Miniero

 

La scena è una stanza vuota. L'occasione è l'inizio della convivenza, che, per tutti gli esseri umani sani di mente, è un momento molto delicato. Che siano sposati o meno, etero oppure omo. Marco è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro di coppia.

Sapere oggi come sarà Marco fra vent'anni, questa è la sua pretesa. O forse la sua illusione. La diversa visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile.

“L’essenza dello spettacolo - spiega il regista Miniero - è tutta nel titolo: è la vita di coppia. In una coppia, ciascuno reca dentro di se il suo passato e il suo futuro, ma, inavvertitamente, emerge una differente visione della vita tra femminile e maschile”.
Entrambi i due giovani evocheranno facce e personaggi del loro futuro e del loro passato: genitori, amanti, figli, amici che come in tutte le coppie turberanno la loro serenità. Presenze interpretate dagli stessi due protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati con le varie persone evocate dal loro dialogo.

Alla fine il palco sarà popolato da tutte queste sagome e dai due attori: l'immagine stilizzata di una vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata. Perché non sempre ci accorgiamo che in due siamo molti di più. E montare un letto con tutte queste persone intorno, anzi paure, non sarà mica una passeggiata.

 

Luca Miniero

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23/03/2024 - 11:13

Teatro Magic Vision di Casalnuovo

Info 0818030270, 3292180679

Lunedì 26 marzo, ore 20.45

 

Artisti Riuniti

presenta

 

Don Chisciotte della Pignasecca

liberamente tratto da Miguel de Cervantes

adattamento di Maurizio De Giovanni

 

con Peppe Barra, Nando Paone

 

e con

Biagio Musella, Emanuela Emma Tondini,

Luciano D’Amico, Luca Saccoia, Michele Di Siena

 

musiche Patrizio Trampetti

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

luci di Gigi Saccomandi

assistente alla regia Angela Zinno

 

regia Alessandro Maggi

 

Pietra miliare del romanzo moderno, il capolavoro della letteratura mondiale di Miguel de Cervantes, “Don Chisciotte”, nella riscrittura di Maurizio De Giovanni, già autore di numerosi racconti e romanzi e padre del commissario Lojacono de “I bastardi di Pizzofalcone”,  va in scena, con gli esplosivi ed eclettici Nando Paone e Peppe Barra nei panni del bizzarro hidalgo spagnolo e del suo fido scudiero Sancho.

Un viaggio inconsueto, ironico e profondo, alla ricerca di una identità posseduta e ogni volta riscoperta nell’immaginario del romantico e nobile principio del bene contro il male, combattuto ad ogni costo, a colpi di duro sarcasmo e disarmante coraggio.

E’ la bizzarra impresa dell’ eroe “senza macchia e senza paura” che, fedele alla sua incontrastata passione per la lettura che lo ha indotto alla follia, si decide a rivivere di persona tutte le gesta eroiche che la letteratura gli ha suggerito.

Accompagnato da Sancho, concreto e pragmatico personaggio che egli designa suo compagno di avventure, intraprende un un viaggio di passione e idealismo in cui utopia e realtà rappresentano i confini di un mondo tragico e comico al tempo stesso, grottesco, folle e appassionato.

Nel caotico, dolorante, esilarante e fecondo scenario di un secondo dopoguerra, immaginato dalla penna di De Giovanni, i personaggi muovono i loro passi, riflettono sulle proprie realtà, si configurano come presenze salvifiche di un incontrastato mondo marcio, in un gioco di  immaginazione e roboante creatività.

Con la regia di Alessandro Maggi, di forte visione evocativa e ricca di suggestioni, lo spettacolo si propone come una sottile inchiesta che conduce acutamente ad una riflessione su sé stessi e sul mondo tout court, attraversato, ieri come domani, da perenni e universali controversie che, in ogni epoca, si fanno specchio della società contemporanea.

 

 

 

Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli

Info 0974282362, 3383096807

Mercoledì 28 marzo, ore 20.45

 

Artisti Cilentani Associati

presenta

 

Pierluigi Iorio

in

 

Gaber - Scik

Omaggio a Giorgio Gaber nel decennale della scomparsa

uno spettacolo di Pierluigi Iorio

 

con

Mauro Navarra (pianoforte, flauto traverso)

Lello Cardone (chitarre)

Francesco Citera (fisarmonica)

Denis Citera (batteria)

Lucian Kurko (contrabbasso)

 

e la partecipazione di Alina Di Polito (voce solista)

 

fonico Liberato Merola, luci Nello Genco

elaborazione video Rosario Esposito, ricerche Maria De Conciliis

scene People Project, foto di scena Ornella Foglia

 

Cantautore, attore e uomo di cultura, attraverso la sua originale produzione Giorgio Gaber ha scritto un’importante pagina della storia italiana, riuscendo a dare spazio alla riflessione e al dubbio e facendo nascere, negli ascoltatori, la consapevolezza e la speranza pur di fronte alle numerose contraddizioni della realtà.

Le singole situazioni, sfaccettature della vita e del pensiero contengono temi sempre attuali e vari: la solidarietà, l’accoglienza, il consumismo, l’amore, la politica, modernità. Tutto è descritto con la potente arma dell’ironia, capace di lanciare messaggi profondi e di rendere il teatro canzone (genere da lui creato) vero e proprio teatro civile, ora comico, ora crudo, mai volgare sempre al passo dei tempi.

Il dramma, l’ironia, le tensioni generazionali, la politica, l’ampio spettro del sentire quotidiano e il dualismo tra utopia e realtà, vengono resi dal carismatico Pierluigi Iorio attraverso monologhi, citazioni pungenti e brani che a distanza di anni mantengano ancora una loro attualità e validità.

 

 

Teatro Verdi di Salerno

info 089662141

Giovedì 29 marzo, ore 21.00

 

Nuovo Teatro

diretta da Marco Balsamo

presenta

 

Qui e ora

scritto e diretto da Mattia Torre

 

con

Paolo Calabresi, Valerio Aprea

 

disegno luci Luca Barbati

assistente alla regia Annagaia Marchioro

costumi Antonella D’orsi

scene Beatrice Scarpato

suono Cristiano Paliotto

 

Un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, vicina al grande raccordo anulare, completamente deserta, senza passanti né case, nei campi, nel nulla. Due scooter di grossa cilindrata subito dopo l’impatto, il primo ribaltato, idealmente conficcato a terra, il secondo irriconoscibile, un disastro di lamiere ancora fumanti. Un incidente importante.

A terra, a pochi metri l’uno dall’altro, due uomini sulla quarantina; il primo immobile, potrebbe essere morto, l’altro piano muove un piede, a fatica si alza. E anche il primo apre gli occhi. Avrebbero bisogno di aiuto ma non lo avranno, avrebbero bisogno di cure ma i soccorsi non arriveranno prima di un’ora e mezza. Intorno a loro, per loro, niente e nessuno.

In un Paese dove se fai un incidente con qualcuno, a parità di torto o di ragione, quello è già un tuo nemico, Qui e Ora racconta lo scontro tra due individui sopravvissuti a un incidente in scooter, alla periferia estrema di una grande città, nella sfiduciata attesa dei soccorsi, che infatti non arrivano.

Nel loro scontro si esprime il cinismo e il senso di lotta dell’Italia di oggi, questo Paese sempre idealmente a un passo dalla guerra civile, in cui la cattiva amministrazione finisce per generare sfiducia non solo dei cittadini verso le istituzioni, ma anche tra cittadini e cittadini, in un clima sempre più teso e violento, che trova il suo apice nella grande città.

Nell’ora e dieci di attesa dei soccorsi, che è il tempo teatrale della vicenda, Qui e Ora racconta un ansiogeno e violento, comico duello metropolitano tra due uomini che hanno bisogno di cure e non le avranno, e che pur essendo entrambi vittime della ferocia dei nostri tempi, si riconoscono come nemici: il primo ha di sé l’immagine di un uomo straordinario, ma non lo è; l’altro saprebbe accontentarsi della propria ordinarietà, ma non lo farà.

Nell’attuale grande vuoto sociale, culturale e politico, tra le possibili derive c’è un senso di inadeguatezza che porta a perdersi (come nel caso di Claudio Aliotta, interpretato da Valerio Aprea) o il cinismo e la ferocia che portano al male (come per Aurelio Sampieri, interpretato da Paolo Calabresi).

Come nell’esperienza di Boris, ancora una volta grande merito della realizzazione del progetto va agli attori, qui non solo talentuosi interpreti di un atto unico molto performativo e senza paracadute, ma anche, in fondo, per il livello di condivisione, soci d’impresa; e ai produttori Marco Balsamo e Fabrizia Pompilio per la vitalità, l’energia e l’importanza del loro lavoro.

A dimostrazione che anche in un Paese complicato e in crisi come il nostro, il teatro può e deve, militando, lanciare grida disperate, esorcizzare fatti terribili, e lanciare taciti giocosi inviti alla concordia.

 

Mattia Torre

 

Teatro Diana di Nocera Inferiore

info 3347009811

Giovedì 29 marzo, ore 20.45

 

Compagnia Enfi Teatro

presenta

 

Raoul Bova e Chiara Francini

in

 

Due

di Miniero – Smeriglia

 

scene Roberto Crea, costumi Eleonora Rella

disegno luci Daniele Ciprì

aiuto regia Paola Rota

assistente alla regia Jacopo Angelini

 

regia Luca Miniero

 

La scena è una stanza vuota. L'occasione è l'inizio della convivenza, che, per tutti gli esseri umani sani di mente, è un momento molto delicato. Che siano sposati o meno, etero oppure omo. Marco è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro di coppia.

Sapere oggi come sarà Marco fra vent'anni, questa è la sua pretesa. O forse la sua illusione. La diversa visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile.

“L’essenza dello spettacolo - spiega il regista Miniero - è tutta nel titolo: è la vita di coppia. In una coppia, ciascuno reca dentro di se il suo passato e il suo futuro, ma, inavvertitamente, emerge una differente visione della vita tra femminile e maschile”.
Entrambi i due giovani evocheranno facce e personaggi del loro futuro e del loro passato: genitori, amanti, figli, amici che come in tutte le coppie turberanno la loro serenità. Presenze interpretate dagli stessi due protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati con le varie persone evocate dal loro dialogo.

Alla fine il palco sarà popolato da tutte queste sagome e dai due attori: l'immagine stilizzata di una vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata. Perché non sempre ci accorgiamo che in due siamo molti di più. E montare un letto con tutte queste persone intorno, anzi paure, non sarà mica una passeggiata.

 

Luca Miniero