Il 27 febbraio ad un mese esatto dalla Giornata della Memoria nella storica stazione ferroviaria di Mergellina alle ore 09.30 si rappresenta “Deportati”, il teatro itinerante della Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla di Caserta, promosso con l’Assessorato ai Fondi Europei, Politiche Giovanili, Cooperazione Europea e Bacino Euro-Mediterraneo della Regione Campania in collaborazione con RFI.
La rappresentazione sarà poi replicata nelle stazioni di Caserta, Avellino, Benevento e Salerno. Trasformeremo per pochi minuti le stazioni ferroviarie campane da luogo di passaggio in originale, intima e profonda opportunità di incontro e aggregazione.
I giovani hanno ancora qualcosa da dire al mondo, ad un mondo che li spaventa perché permette ancora che qualcuno, bianco o nero che sia, agisca in nome di logiche disumane, che dei folli diventino giustizieri, che si formino baby-gang che seminano il panico nella quotidianità di una società in piena crisi esistenziale che non riesce mai a cambiare qualcosa.
Ma questi giovani non sono oggetto di servizi giornalistici o televisivi, mentre proprio loro dovrebbero avere strumenti reali per parlare, proprio loro dovrebbero essere ascoltati, più dei politici, più dei professori, più dei giornalisti e dei giustizieri, perché sono i giovani il futuro del mondo.
“Deportati” è una occasione per ascoltare la loro voce: è un simbolico processo a porte aperte in cui "difesa" e “accusa” si affrontano nell'emblematico confronto tra chi nega l'Olocausto e chi afferma che è stata la pagina di storia più aberrante della nostra civiltà.
di Napoli Magazine
22/02/2024 - 14:43
Il 27 febbraio ad un mese esatto dalla Giornata della Memoria nella storica stazione ferroviaria di Mergellina alle ore 09.30 si rappresenta “Deportati”, il teatro itinerante della Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla di Caserta, promosso con l’Assessorato ai Fondi Europei, Politiche Giovanili, Cooperazione Europea e Bacino Euro-Mediterraneo della Regione Campania in collaborazione con RFI.
La rappresentazione sarà poi replicata nelle stazioni di Caserta, Avellino, Benevento e Salerno. Trasformeremo per pochi minuti le stazioni ferroviarie campane da luogo di passaggio in originale, intima e profonda opportunità di incontro e aggregazione.
I giovani hanno ancora qualcosa da dire al mondo, ad un mondo che li spaventa perché permette ancora che qualcuno, bianco o nero che sia, agisca in nome di logiche disumane, che dei folli diventino giustizieri, che si formino baby-gang che seminano il panico nella quotidianità di una società in piena crisi esistenziale che non riesce mai a cambiare qualcosa.
Ma questi giovani non sono oggetto di servizi giornalistici o televisivi, mentre proprio loro dovrebbero avere strumenti reali per parlare, proprio loro dovrebbero essere ascoltati, più dei politici, più dei professori, più dei giornalisti e dei giustizieri, perché sono i giovani il futuro del mondo.
“Deportati” è una occasione per ascoltare la loro voce: è un simbolico processo a porte aperte in cui "difesa" e “accusa” si affrontano nell'emblematico confronto tra chi nega l'Olocausto e chi afferma che è stata la pagina di storia più aberrante della nostra civiltà.