Focus Azzurro
FOCUS AZZURRO - Cammaroto a "NM": "Ho fatto i complimenti a Giuntoli..."
02.03.2017 15:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - La cerimonia degli Oscar 2017 è da rifare, non ha vinto la squadra di "La La Land" ma nemmeno "Moonlight": nella busta giusta le statuette sono state assegnate alla Juventus Football Club con i campioni di nuoto Dybala e Cuadrado migliori interpreti e il signor Valeri di Roma Oscar alla sceneggiatura. Ci sarebbe da sorridere se non fosse che da Pechino a Torino qualcuno si ostina a pensare che 6 milioni di napoletani siano scesi dal Paese dei Balocchi. Avrei voluto vedere una partita di pallone, è andata invece in scena l'ennesima farsa. C'è poco da commentare sul piano tecnico: due rigori inesistenti, nel primo Koulibaly ferma la gamba e non può tagliarsela, l'avversario cerca il contatto con un tuffo da actors studio, nel secondo Reina tocca la palla, la sposta con la mano sinistra in modo evidente ma l'avversario gli frana volontariamente addosso con volo ancor più plateale. Il primo rigore farlocco ribalta la gara, il secondo l'ammazza. Roba da antologia della commedia e chi dice il contrario si iscriva a un corso di nuoto a Torino. E per di più il secondo omaggio della casa nasce da un rigore negato ad Albiol, netto e solare. Si può perdere e quando avviene in modo pulito come contro il Real si va a casa, muti e pipa e si fa autocritica con se stessi. Ma, nello sport come nella vita, la presa in giro va sempre rimandata al mittente. Ho fatto i complimenti a Giuntoli per le sue dichiarazioni post-gara e non posso aggiungere altro. E allo stesso modo anche la decisione del presidente De Laurentiis di far parlare il direttore sportivo è stata del tutto condivisibile. Nella vita c'è sempre un tempo per tutto e, lo ribadisco, i posteri valuteranno la bontà delle 30 vittorie consecutive in casa di una normalissima squadra come l'attuale Juventus che verrebbe presa a pallate contro squadroni come il Milan di Sacchi e contro la Juve stessa di Lippi e Capello. Conosco questo mondo da cronista ma l'ho conosciuto meglio ancora da vicino anche per essere stato l'unico in 60 anni di storia di Calcio italiano che è riuscito nell'impresa di fare una sessione di mercato al Sud. E allora voglio dire soltanto una cosa a chi ha detto che il Napoli dovrebbe fare il campionato delle parrocchie, a chi ha definito i napoletani vittimisti e perdenti e a chi ha dichiarato che il Napoli fa chiacchiere da bar e scritto che si tratterebbe di un teatrino. Napoli e i napoletani non hanno bisogno di lezioni da nessuno, sanno vincere o perdere con onestà e dignità, non sono ossessionati dal risultato e non sponsorizzano nessuno, non hanno club satelliti e non hanno mai avuto in organico e mai li vorranno top player "fuori concorso" come Betotal, Neoton, Pappareale, Tad, Epargriseovit, Esafosfina e Samyr. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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02/03/2024 - 15:00

NAPOLI - La cerimonia degli Oscar 2017 è da rifare, non ha vinto la squadra di "La La Land" ma nemmeno "Moonlight": nella busta giusta le statuette sono state assegnate alla Juventus Football Club con i campioni di nuoto Dybala e Cuadrado migliori interpreti e il signor Valeri di Roma Oscar alla sceneggiatura. Ci sarebbe da sorridere se non fosse che da Pechino a Torino qualcuno si ostina a pensare che 6 milioni di napoletani siano scesi dal Paese dei Balocchi. Avrei voluto vedere una partita di pallone, è andata invece in scena l'ennesima farsa. C'è poco da commentare sul piano tecnico: due rigori inesistenti, nel primo Koulibaly ferma la gamba e non può tagliarsela, l'avversario cerca il contatto con un tuffo da actors studio, nel secondo Reina tocca la palla, la sposta con la mano sinistra in modo evidente ma l'avversario gli frana volontariamente addosso con volo ancor più plateale. Il primo rigore farlocco ribalta la gara, il secondo l'ammazza. Roba da antologia della commedia e chi dice il contrario si iscriva a un corso di nuoto a Torino. E per di più il secondo omaggio della casa nasce da un rigore negato ad Albiol, netto e solare. Si può perdere e quando avviene in modo pulito come contro il Real si va a casa, muti e pipa e si fa autocritica con se stessi. Ma, nello sport come nella vita, la presa in giro va sempre rimandata al mittente. Ho fatto i complimenti a Giuntoli per le sue dichiarazioni post-gara e non posso aggiungere altro. E allo stesso modo anche la decisione del presidente De Laurentiis di far parlare il direttore sportivo è stata del tutto condivisibile. Nella vita c'è sempre un tempo per tutto e, lo ribadisco, i posteri valuteranno la bontà delle 30 vittorie consecutive in casa di una normalissima squadra come l'attuale Juventus che verrebbe presa a pallate contro squadroni come il Milan di Sacchi e contro la Juve stessa di Lippi e Capello. Conosco questo mondo da cronista ma l'ho conosciuto meglio ancora da vicino anche per essere stato l'unico in 60 anni di storia di Calcio italiano che è riuscito nell'impresa di fare una sessione di mercato al Sud. E allora voglio dire soltanto una cosa a chi ha detto che il Napoli dovrebbe fare il campionato delle parrocchie, a chi ha definito i napoletani vittimisti e perdenti e a chi ha dichiarato che il Napoli fa chiacchiere da bar e scritto che si tratterebbe di un teatrino. Napoli e i napoletani non hanno bisogno di lezioni da nessuno, sanno vincere o perdere con onestà e dignità, non sono ossessionati dal risultato e non sponsorizzano nessuno, non hanno club satelliti e non hanno mai avuto in organico e mai li vorranno top player "fuori concorso" come Betotal, Neoton, Pappareale, Tad, Epargriseovit, Esafosfina e Samyr. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

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