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FOCUS AZZURRO - Cammaroto a "NM": "Mertens verso il rinnovo, tra Pavoletti e il futuro di Gabbiadini"
21.12.2016 16:39 di Napoli Magazine

NAPOLI - All'appuntamento con l'ultimo match del 2016 il Napoli barcelloniano di Sarri va a Firenze con la missione ineludibile di chiudere l'anno con altri tre punti che porterebbero i numeri di questa squadra ad un passo da quelli dell'anno scorso al giro di boa del campionato. Nel campionato passato il Napoli termino' un girone d'andata trionfale a 41 punti e se dovesse riuscire il filotto nelle prossime due partite, i partenopei chiuderebbero in sordina a 40 punti, un -1 che avrebbe il senso di tanta ma tanta roba. Il Napoli che può pareggiare il conto di un anno fa e' quello che ha giocato per 3 mesi senza un attaccante, zavorrato dalla sfortuna al di là delle magnifiche cose che sta facendo Mertens in questa fase. Un Napoli libero, e non più orfano, dal fantasma del Giuda lodato come insostituibile ma in realtà prima donna che oscurava le bravure altrui di una squadra che sta rispondendo sul campo a chi la dava "per scarsa" e a chi la riteneva miracolata in classifica dai gol del suo ex attaccante. Chi già prepara il funerale del campionato e chi prepara la passerella di primavera farebbe bene a scegliere la via maestra della prudenza perché il Napoli e' tornato, non ha un distacco incolmabile e stavolta è un'orchestra vera, non il proscenio di un solista con i gregari attorno. Va dato atto a Sarri di aver finalmente superato certi integralismi che non facevano bene al Napoli e neppure a lui. Arriverà la sfida col Real Madrid e ad oggi a dover avere qualche paura forse è soprattutto la difesa di burro degli spagnoli ma della Champions ci sarà tempo e modo per parlare. Intanto guardiamo la classifica e la Juventus è 8 punti avanti ma attenzione perché in quel distacco ci sono le partite tra i bianconeri e il Napoli e con la Roma in cui in entrambi i casi il pareggio sarebbe stata cosa giusta e solo la buona sorte ha avvantaggiato il catenaccio dei bianconeri e premiato la singola giocata. E c'è soprattutto da ricordare che il Napoli senza una punta ha lasciato per strada 2 punti buttati via a pochi minuti dalla fine col Sassuolo in casa e soprattutto manca sin da inizio torneo di 4 punti che avrebbe preso a Pescara e a Genoa se certi rigori plateali fossero stati concessi. E allora attenzione perché magari la Juventus vincerà il suo sesto scudetto di fila ma siamo sicuri che al ritorno farà 24-25 vittorie consecutive dovendo anche andare a giocare a Napoli e a Roma? Assai più probabile che il Napoli con Milik, con questa autostima che cresce, riesca ad essere il potenziale "fattore X" del girone di ritorno. E poi c'è Pavoletti, oggetto del mistero che ci auguriamo smentisca e convinca a suon di gol anche quelli come il sottoscritto che preferiscono vederlo all'opera prima di convincersi che sia davvero da Napoli e augurandoci che non abbia più guai fisici. Era la terza scelta dopo Kalinic e Muriel, non si sa che spazio potrà mai avere col rientro di Milik e sapendo che Sarri ama far pazientare settimane e mesi in panchina i nuovi acquisti. Ma di sicuro Pavoletti può solo far meglio dell'impalpabile Gabbiadini che sta per salutare e a metà gennaio andrà a giocare in Inghilterra o Spagna.

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - All'appuntamento con l'ultimo match del 2016 il Napoli barcelloniano di Sarri va a Firenze con la missione ineludibile di chiudere l'anno con altri tre punti che porterebbero i numeri di questa squadra ad un passo da quelli dell'anno scorso al giro di boa del campionato. Nel campionato passato il Napoli termino' un girone d'andata trionfale a 41 punti e se dovesse riuscire il filotto nelle prossime due partite, i partenopei chiuderebbero in sordina a 40 punti, un -1 che avrebbe il senso di tanta ma tanta roba. Il Napoli che può pareggiare il conto di un anno fa e' quello che ha giocato per 3 mesi senza un attaccante, zavorrato dalla sfortuna al di là delle magnifiche cose che sta facendo Mertens in questa fase. Un Napoli libero, e non più orfano, dal fantasma del Giuda lodato come insostituibile ma in realtà prima donna che oscurava le bravure altrui di una squadra che sta rispondendo sul campo a chi la dava "per scarsa" e a chi la riteneva miracolata in classifica dai gol del suo ex attaccante. Chi già prepara il funerale del campionato e chi prepara la passerella di primavera farebbe bene a scegliere la via maestra della prudenza perché il Napoli e' tornato, non ha un distacco incolmabile e stavolta è un'orchestra vera, non il proscenio di un solista con i gregari attorno. Va dato atto a Sarri di aver finalmente superato certi integralismi che non facevano bene al Napoli e neppure a lui. Arriverà la sfida col Real Madrid e ad oggi a dover avere qualche paura forse è soprattutto la difesa di burro degli spagnoli ma della Champions ci sarà tempo e modo per parlare. Intanto guardiamo la classifica e la Juventus è 8 punti avanti ma attenzione perché in quel distacco ci sono le partite tra i bianconeri e il Napoli e con la Roma in cui in entrambi i casi il pareggio sarebbe stata cosa giusta e solo la buona sorte ha avvantaggiato il catenaccio dei bianconeri e premiato la singola giocata. E c'è soprattutto da ricordare che il Napoli senza una punta ha lasciato per strada 2 punti buttati via a pochi minuti dalla fine col Sassuolo in casa e soprattutto manca sin da inizio torneo di 4 punti che avrebbe preso a Pescara e a Genoa se certi rigori plateali fossero stati concessi. E allora attenzione perché magari la Juventus vincerà il suo sesto scudetto di fila ma siamo sicuri che al ritorno farà 24-25 vittorie consecutive dovendo anche andare a giocare a Napoli e a Roma? Assai più probabile che il Napoli con Milik, con questa autostima che cresce, riesca ad essere il potenziale "fattore X" del girone di ritorno. E poi c'è Pavoletti, oggetto del mistero che ci auguriamo smentisca e convinca a suon di gol anche quelli come il sottoscritto che preferiscono vederlo all'opera prima di convincersi che sia davvero da Napoli e augurandoci che non abbia più guai fisici. Era la terza scelta dopo Kalinic e Muriel, non si sa che spazio potrà mai avere col rientro di Milik e sapendo che Sarri ama far pazientare settimane e mesi in panchina i nuovi acquisti. Ma di sicuro Pavoletti può solo far meglio dell'impalpabile Gabbiadini che sta per salutare e a metà gennaio andrà a giocare in Inghilterra o Spagna.

 

 

Emanuele Cammaroto

 

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