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G-FACTOR - Lucariello: "De Laurentiis-Sarri, la tregua per il secondo posto"
29.04.2016 14:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ombre, ombre Azzurre nel momento sbagliato, quelle tra don Aurelio e don Maurizio, i due Caballeros della straordinaria galoppata della squadra del cuore. Ombre che tuttavia non possono e non devono compromettere il secondo posto e la Champions che non è in discussione ma che bisogna guadagnare del tutto, con il sudore della fronte.  Semmai sono altre situazioni che al momento creano e suscitano pensieri, osservazioni e anche qualche perplessità. Difatti attenzioni e pressioni si sono spostate dalla Truppa di Sarri al Club, in particolare al rapporto tra il numero Uno azzurro e l’allenatore tosco-napoletano, due tipi che non si lasciano passare la mosca al naso per carattere e personalità. Che non ci fosse più la magica atmosfera del grande amore d’inizio stagione, beh si era capito da un bel po’ di tempo ed il silenzio stampa tuttora in vigore non ha lasciato intendere che all’interno delle stanze di Castelvolturno il rapporto attuale tra i due personaggi fili per il verso giusto. Ed è un peccato perché il clima di “non belligeranza” visto dall’esterno, è motivo di rammarico e pure di qualche preoccupazione. Beninteso non c’è mica una guerra in corso, attenzione perché non è così. Però non è più come una volta. Diciamo che è in atto una “tregua disarmata”, in attesa dei chiarimenti e degli incontri di fine campionato, non appena verrà tagliato il traguardo finale. Certo, tutto questo all’esterno non fa affatto piacere in un ambiente che ritiene doverosa la massima saldezza e unità di intenti, tra tutte le componenti che stanno vivendo la meravigliosa attuale storia della squadra del cuore. Chiariamo ancora per evitare spiacevoli equivoci: De Laurentiis e Sarri non sono duellanti tra di loro come è già successo in passato tra don Aurelio e Mazzarri e poi con Rafa Benitez. Ma qualcosa è cambiato, e di quel qualcosa ne parleranno tra di loro tra un mesetto, quando sarà possibile stilare un consuntivo e poi decidere se continuare o meno l’avventura azzurra insieme, anche se De Laurentiis è stato categorico: “Nessun dubbio sulla riconferma di Sarri”. Ma è anche giusto rilevare che  le problematiche riguardano un po’ tutto, su di un fronte e sull’altro, dalla mancata ed anche piena utilizzazione di tutti i calciatori in rosa (Strinic, Gabbiadini, Chiriches, Valdifiori, Maggio, Regini e Grassi, gli ultimi tre mai impiegati) alla tematica tecnico-tattica monocorde e perché no al calciomercato di gennaio scorso, Sarri puntava a qualcosa di più, così come avrebbe gradito un sostegno maggiore del club nei momenti no della stagione. E sul tappeto del rendez-vous tra i due ci sarà pure il rinnovo del contratto del trainer, ma soprattutto il nuovo progetto tecnico, con la Champions alle porte. E con la Champions non si scherza mica.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello: "De Laurentiis-Sarri, la tregua per il secondo posto"

di Napoli Magazine

29/04/2024 - 14:10

NAPOLI - Ombre, ombre Azzurre nel momento sbagliato, quelle tra don Aurelio e don Maurizio, i due Caballeros della straordinaria galoppata della squadra del cuore. Ombre che tuttavia non possono e non devono compromettere il secondo posto e la Champions che non è in discussione ma che bisogna guadagnare del tutto, con il sudore della fronte.  Semmai sono altre situazioni che al momento creano e suscitano pensieri, osservazioni e anche qualche perplessità. Difatti attenzioni e pressioni si sono spostate dalla Truppa di Sarri al Club, in particolare al rapporto tra il numero Uno azzurro e l’allenatore tosco-napoletano, due tipi che non si lasciano passare la mosca al naso per carattere e personalità. Che non ci fosse più la magica atmosfera del grande amore d’inizio stagione, beh si era capito da un bel po’ di tempo ed il silenzio stampa tuttora in vigore non ha lasciato intendere che all’interno delle stanze di Castelvolturno il rapporto attuale tra i due personaggi fili per il verso giusto. Ed è un peccato perché il clima di “non belligeranza” visto dall’esterno, è motivo di rammarico e pure di qualche preoccupazione. Beninteso non c’è mica una guerra in corso, attenzione perché non è così. Però non è più come una volta. Diciamo che è in atto una “tregua disarmata”, in attesa dei chiarimenti e degli incontri di fine campionato, non appena verrà tagliato il traguardo finale. Certo, tutto questo all’esterno non fa affatto piacere in un ambiente che ritiene doverosa la massima saldezza e unità di intenti, tra tutte le componenti che stanno vivendo la meravigliosa attuale storia della squadra del cuore. Chiariamo ancora per evitare spiacevoli equivoci: De Laurentiis e Sarri non sono duellanti tra di loro come è già successo in passato tra don Aurelio e Mazzarri e poi con Rafa Benitez. Ma qualcosa è cambiato, e di quel qualcosa ne parleranno tra di loro tra un mesetto, quando sarà possibile stilare un consuntivo e poi decidere se continuare o meno l’avventura azzurra insieme, anche se De Laurentiis è stato categorico: “Nessun dubbio sulla riconferma di Sarri”. Ma è anche giusto rilevare che  le problematiche riguardano un po’ tutto, su di un fronte e sull’altro, dalla mancata ed anche piena utilizzazione di tutti i calciatori in rosa (Strinic, Gabbiadini, Chiriches, Valdifiori, Maggio, Regini e Grassi, gli ultimi tre mai impiegati) alla tematica tecnico-tattica monocorde e perché no al calciomercato di gennaio scorso, Sarri puntava a qualcosa di più, così come avrebbe gradito un sostegno maggiore del club nei momenti no della stagione. E sul tappeto del rendez-vous tra i due ci sarà pure il rinnovo del contratto del trainer, ma soprattutto il nuovo progetto tecnico, con la Champions alle porte. E con la Champions non si scherza mica.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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