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G-FACTOR - Lucariello: "Gabbiadini e Mertens, le due spine di Sarri"
22.04.2016 16:51 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dalla polvere agli altari e dagli altari in… panchina. Strano destino quello di Manolo Gabbiadini trascinato nell’inferno delle critiche  dopo la partita con l’Inter a San Siro e pochi giorni dopo osannato e portato in trionfo al San Paolo per i suoi gol al Bologna, così come per Dries Mertens. Adesso piange il cuore un po’ a tutti giacchè con  il ritorno del Pipita Higuain in prima linea a squalifica conclusa, si profila di nuovo il bordocampo per il giovanissimo bomber che Sarri nella sua filosofia di gioco lo ritiene attaccante centrale di scorta del capocannoniere del campionato. Già, Sarri dal primo momento lo ha tenuto da parte, schierando in alcune partite d’inizio stagione perfino Callejçon centrale di prima linea,  e non lui. Tanto meno il mister toscano ha considerato Gabbiadini un esterno destro, come quando giocava nella Sampdoria, o anche da seconda punta alle spalle di Higuain – facendo bene – con Benitez in panchina. Insomma niente da fare per il giovanotto che ha festeggiato i suoi gol in assenza del Pipita, con gli occhi e il cuore carichi di malinconia e malumore. Tuttociò perché nel Napoli di Sarri che dopo le iniziali battute a vuoto con il trequartista nel sistema di gioco, ha dovuto optare per il più opportuno 4-3-3 chiesto  e voluto addirittura dalla squadra, alla ricerca della migliore soluzione possibile. E la sterzata è stata quella giusta, purtroppo ne ha fatto le spese Gabbiadini che non ha trovato posto nel sistema tecnico-tattico adottato dalla squadra e che si è rivelato la mossa giusta. Mai però che si sia dato un po’ di tempo e di possibilità all’ex sampdoriano che ai blocchi di partenza riteneva di affiancare il Pipita attraverso il 4-4-2 o anche il 4-3-1-2. Niente da fare, per Manolo una stagione gettata via e una spina per Sarri, comunque: c’è da pensare che un attaccante del suo calibro possa trovare posto in qualsiasi squadra italiana o anche straniera, così come si è prospettata la situazione a gennaio scorso e che si ripresenta per il prossimo campionato. Il destino di Manolo sembra comunque legato a quello del Pipita, se resta Higuain parte Gabbiadini che ha comunque chiesto di andare via: se parte Higuain sarà difficile tuttavia per il Napoli liberare Manolo. Nell’immediato però c’è la supersfida da Champions tra gli azzurri e i giocatori di Spalletti, match importante tra l’altro per il confronto tra i due allenatori che se la giocheranno anche tatticamente, con eventuali colpi a sorpresa per fregare l’antagonista. Sotto questo aspetto chissà cosa potrebbe frullare nella testa del trainer tosco-napoletano, magari un 4-4-2 con Manolo in tandem con Higuain? Sarebbe un bella trovata, forse Sarri ci sta penando. Così come sta rivolgendo riflessioni e pensieri su Dries Mertens, il triplettista che ha distrutto il Bologna, un’altra spina per l’ex mister dell’Empoli, insieme con Manolo Gabbiadini. Il dubbio è d’altronde all’ordine del giorno e l’interrogativo ha un unico interrogativo per tutti ed è contenuto in questi termini: per i due eroi della magica serata con il Bologna si profila il ritorno in panchina? Sinceramente ce li aspettiamo in campo all’Olimpico lunedì sera contro la Roma. Ma Sarri nelle sue scelte avrà la forza, il coraggio e la convinzione di mandarli subito sul terreno di gioco? Chissà…

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello: "Gabbiadini e Mertens, le due spine di Sarri"

di Napoli Magazine

22/04/2024 - 16:51

NAPOLI - Dalla polvere agli altari e dagli altari in… panchina. Strano destino quello di Manolo Gabbiadini trascinato nell’inferno delle critiche  dopo la partita con l’Inter a San Siro e pochi giorni dopo osannato e portato in trionfo al San Paolo per i suoi gol al Bologna, così come per Dries Mertens. Adesso piange il cuore un po’ a tutti giacchè con  il ritorno del Pipita Higuain in prima linea a squalifica conclusa, si profila di nuovo il bordocampo per il giovanissimo bomber che Sarri nella sua filosofia di gioco lo ritiene attaccante centrale di scorta del capocannoniere del campionato. Già, Sarri dal primo momento lo ha tenuto da parte, schierando in alcune partite d’inizio stagione perfino Callejçon centrale di prima linea,  e non lui. Tanto meno il mister toscano ha considerato Gabbiadini un esterno destro, come quando giocava nella Sampdoria, o anche da seconda punta alle spalle di Higuain – facendo bene – con Benitez in panchina. Insomma niente da fare per il giovanotto che ha festeggiato i suoi gol in assenza del Pipita, con gli occhi e il cuore carichi di malinconia e malumore. Tuttociò perché nel Napoli di Sarri che dopo le iniziali battute a vuoto con il trequartista nel sistema di gioco, ha dovuto optare per il più opportuno 4-3-3 chiesto  e voluto addirittura dalla squadra, alla ricerca della migliore soluzione possibile. E la sterzata è stata quella giusta, purtroppo ne ha fatto le spese Gabbiadini che non ha trovato posto nel sistema tecnico-tattico adottato dalla squadra e che si è rivelato la mossa giusta. Mai però che si sia dato un po’ di tempo e di possibilità all’ex sampdoriano che ai blocchi di partenza riteneva di affiancare il Pipita attraverso il 4-4-2 o anche il 4-3-1-2. Niente da fare, per Manolo una stagione gettata via e una spina per Sarri, comunque: c’è da pensare che un attaccante del suo calibro possa trovare posto in qualsiasi squadra italiana o anche straniera, così come si è prospettata la situazione a gennaio scorso e che si ripresenta per il prossimo campionato. Il destino di Manolo sembra comunque legato a quello del Pipita, se resta Higuain parte Gabbiadini che ha comunque chiesto di andare via: se parte Higuain sarà difficile tuttavia per il Napoli liberare Manolo. Nell’immediato però c’è la supersfida da Champions tra gli azzurri e i giocatori di Spalletti, match importante tra l’altro per il confronto tra i due allenatori che se la giocheranno anche tatticamente, con eventuali colpi a sorpresa per fregare l’antagonista. Sotto questo aspetto chissà cosa potrebbe frullare nella testa del trainer tosco-napoletano, magari un 4-4-2 con Manolo in tandem con Higuain? Sarebbe un bella trovata, forse Sarri ci sta penando. Così come sta rivolgendo riflessioni e pensieri su Dries Mertens, il triplettista che ha distrutto il Bologna, un’altra spina per l’ex mister dell’Empoli, insieme con Manolo Gabbiadini. Il dubbio è d’altronde all’ordine del giorno e l’interrogativo ha un unico interrogativo per tutti ed è contenuto in questi termini: per i due eroi della magica serata con il Bologna si profila il ritorno in panchina? Sinceramente ce li aspettiamo in campo all’Olimpico lunedì sera contro la Roma. Ma Sarri nelle sue scelte avrà la forza, il coraggio e la convinzione di mandarli subito sul terreno di gioco? Chissà…

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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