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G-FACTOR - Lucariello: "Il Milan dovrà raccomandare l'anima al diavolo"
26.08.2016 13:09 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Milan dovrà raccomandare la sua anima al diavolo. Se il Napoli ritroverà la marcia assunta nella scorsa stagione e la qualità che solitamente ha mostrato, beh c’è poco da fare per la squadra rossonera comandata da Vincenzino Montella. Però, tutto questo non basta per spedire Bacca e compagni all’inferno. Per farlo c’è bisogno di ritrovare il Napoli di Sarri della scorsa stagione che non consentiva niente a nessuno e non quello visto all’opera a Pescara che ha fatto inorridire, soprattutto nel primo tempo. Siamo tutti rimasti a bocca aperta per lo stupore, un avvilimento: soltanto un ricordo la top-squadra del secondo posto. Svanito nel nulla nel giro di meno di tre mesi il team che ha impartito lezioni di calcio e divertito la gente, un po’ dappertutto. Insomma un’involuzione inaspettata che sabato al San Paolo deve sparire per non considerare quel SuperNapoli come una bellissima stella apparsa e poi scomparsa nel giro di una stagione appena. E’ vero però che di cose ne sono successe, fatti e problematiche che hanno creato malumori e tormenti, a tutti i livelli, lo sappiamo bene. Dopo la qualificazione in Champions sono emersi dissensi e mal di pancia che hanno disturbato un ambiente con la rabbia in corpo per il caso più spinoso e deludente, quello del voltafaccia di Higuain che ha pensato soltanto a se stesso cogliendo del tutto impreparata la tifoseria e il numero uno del Napoli, il patron, tanto è vero che nell’immediata vigilia della conclusione del calciomercato si va avanti a tentoni, sfiancati nell’inseguimento di qualche attaccante di maggiore affidamento lì davanti. Trattative all’infinito in una terrificante altalena di nomi e di contatti, di operazioni sul punto di concludersi e poi svanite con la velocità della luce. Si va avanti tra accordi pressoché scontati e apparentemente definiti e definitivi con successive sconcertanti smentite, quella di Rog che i più segnalavano già a Castel Volturno: “Napoli?, non c’è ancora l’accordo, non posso dire nulla”. Per non parlare dei mal di pancia che accusano un po’ di calciatori, pensate alla vigilia della seconda di campionato: Koulibaly si sente prigioniero, tormentato com’è dalla voglia di volare in Inghilterra e che in campo sbaglia l’impossibile. A sua volta Gabbiadini afflitto da un’acuta tristezza, Sarri non sa come e dove utilizzarlo. E poi ecco Lorenzo Insigne insoddisfatto del contratto e fuori ruolo contro il Pescara e più in generale la squadra non ancora rodata fisicamente ma anche e soprattutto fuori di testa sotto il profilo della mentalità. Bisogna ammetterlo, ci si aspettava una partenza migliore, diciamo pure sparata, con la rabbia in corpo. Niente di tutto ciò. Cosa bisogna fare adesso? Serve recuperare in fretta, servono carattere e stimoli, serve la mentalità che non c’è, ancora una volta. Serve ricominciare dal Milan, spedendo il Diavolo rossonero all’inferno. Un altro spaccato, la beneficenza della torcida Azzurra: splendido il gesto di don Aurelio che ha destinato mezzo incasso alla gente di Amatrice. La Juve ha fatto di più, girerà l’intero incasso: Madama è sempre Madama, sempre lei, dappertutto...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello: "Il Milan dovrà raccomandare l'anima al diavolo"

di Napoli Magazine

26/08/2024 - 13:09

NAPOLI - Il Milan dovrà raccomandare la sua anima al diavolo. Se il Napoli ritroverà la marcia assunta nella scorsa stagione e la qualità che solitamente ha mostrato, beh c’è poco da fare per la squadra rossonera comandata da Vincenzino Montella. Però, tutto questo non basta per spedire Bacca e compagni all’inferno. Per farlo c’è bisogno di ritrovare il Napoli di Sarri della scorsa stagione che non consentiva niente a nessuno e non quello visto all’opera a Pescara che ha fatto inorridire, soprattutto nel primo tempo. Siamo tutti rimasti a bocca aperta per lo stupore, un avvilimento: soltanto un ricordo la top-squadra del secondo posto. Svanito nel nulla nel giro di meno di tre mesi il team che ha impartito lezioni di calcio e divertito la gente, un po’ dappertutto. Insomma un’involuzione inaspettata che sabato al San Paolo deve sparire per non considerare quel SuperNapoli come una bellissima stella apparsa e poi scomparsa nel giro di una stagione appena. E’ vero però che di cose ne sono successe, fatti e problematiche che hanno creato malumori e tormenti, a tutti i livelli, lo sappiamo bene. Dopo la qualificazione in Champions sono emersi dissensi e mal di pancia che hanno disturbato un ambiente con la rabbia in corpo per il caso più spinoso e deludente, quello del voltafaccia di Higuain che ha pensato soltanto a se stesso cogliendo del tutto impreparata la tifoseria e il numero uno del Napoli, il patron, tanto è vero che nell’immediata vigilia della conclusione del calciomercato si va avanti a tentoni, sfiancati nell’inseguimento di qualche attaccante di maggiore affidamento lì davanti. Trattative all’infinito in una terrificante altalena di nomi e di contatti, di operazioni sul punto di concludersi e poi svanite con la velocità della luce. Si va avanti tra accordi pressoché scontati e apparentemente definiti e definitivi con successive sconcertanti smentite, quella di Rog che i più segnalavano già a Castel Volturno: “Napoli?, non c’è ancora l’accordo, non posso dire nulla”. Per non parlare dei mal di pancia che accusano un po’ di calciatori, pensate alla vigilia della seconda di campionato: Koulibaly si sente prigioniero, tormentato com’è dalla voglia di volare in Inghilterra e che in campo sbaglia l’impossibile. A sua volta Gabbiadini afflitto da un’acuta tristezza, Sarri non sa come e dove utilizzarlo. E poi ecco Lorenzo Insigne insoddisfatto del contratto e fuori ruolo contro il Pescara e più in generale la squadra non ancora rodata fisicamente ma anche e soprattutto fuori di testa sotto il profilo della mentalità. Bisogna ammetterlo, ci si aspettava una partenza migliore, diciamo pure sparata, con la rabbia in corpo. Niente di tutto ciò. Cosa bisogna fare adesso? Serve recuperare in fretta, servono carattere e stimoli, serve la mentalità che non c’è, ancora una volta. Serve ricominciare dal Milan, spedendo il Diavolo rossonero all’inferno. Un altro spaccato, la beneficenza della torcida Azzurra: splendido il gesto di don Aurelio che ha destinato mezzo incasso alla gente di Amatrice. La Juve ha fatto di più, girerà l’intero incasso: Madama è sempre Madama, sempre lei, dappertutto...

 

 

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