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G-FACTOR - Lucariello: "Napoli, a volto scoperto e senza nessuna riserva"
18.03.2016 13:08 di Napoli Magazine

NAPOLI - A volto scoperto e senza nessuna riserva. Non c’è più nessun motivo per nascondersi ancora, d’altronde. Anche il maestro Sarri che fino a qualche tempo fa aveva addirittura proibito di parlare di un certo argomento dentro e fuori degli spogliatoi, adesso si è liberato dalla maschera dietro la quale cercava inutilmente di nascondere contorni e sostanza di un sogno collettivo. Ha dovuto liberarsi dalla fragile copertura, costretto ormai dalla brevità degli eventi dai quali è attesa la squadra del cuore: nove partite per il conto finale con Madama la Juve, alle spalle della stessa con un minimo distacco, quello dei tre punti. Insomma siamo allo sprint finale, pronti a scattare verso l’ultimo traguardo con assoluta convinzione. A questo punto sarebbe davvero assurdo non pensarla così. Ecco, la realtà è che lo dicono un po’ tutti, anche Ottavio Bianchi, storico timoniere del primo scudetto azzurro, solitamente attento e misurato nelle osservazioni e nei giudizi. Chiamato in causa don Ottavio non ha avuto nessuna remora nel far sentire la sua voce da Bergamo Alta. Il mister di Maradona, Giordano, Carnevale, Bruscolotti, Ferrario, Garella, Bagni ed altri grandi eori dell’epoca, ha esplicitamente invitato l’intero ambiente e la squadra del cuore a mostrare i muscoli ed a puntare i piedi: “Bisogna crederci. Non hanno senso discorsi diversi. L’ambiente unito è una forza indiscussa. Devono capirlo tutti che il Napoli non si ferma e darà battaglia sino alla fine ”. Proprio ciò che ha fatto il capitano del Napoli che ne ha parlato apertamente, proprio ieri. Chiaro e perentorio il suo punto di vista: è una dichiarazione di guerra. Lo slovacco trapiantato a Napoli, attraverso i suoi pensieri ha trasmesso anche quelli dei suoi compagni: “Ci giochiamo tutto, andiamo fino in fondo”. A tavoletta, insomma, col piede sull’acceleratore pronti a lanciare la volata con l’intento di dover e poter approfittare di un benchè minimo cedimento da parte della Juve, perché no? Si parlava di Sarri e della sua diversa filosofia, ora mutata. Ci crede logicamente, e non può nasconderlo più: è un argomento che tuttavia affronta con la consueta moderazione. Ma c’è da immaginare che avrà anche lui il cuore in tumulto: Sarri troverebbe un posto nella storia del Napoli dopo appena una stagione di lavoro, cioè al primo colpo, particolare non indifferente, ed anche un nuovo sontuoso contratto che il patron non gli negherebbe. E che ci crede nella grande impresa è emerso da un altro particolare: già da qualche settimana la squadra è tornata al ritiro prepartita. E non per scaramanzia.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello: "Napoli, a volto scoperto e senza nessuna riserva"

di Napoli Magazine

18/03/2024 - 13:08

NAPOLI - A volto scoperto e senza nessuna riserva. Non c’è più nessun motivo per nascondersi ancora, d’altronde. Anche il maestro Sarri che fino a qualche tempo fa aveva addirittura proibito di parlare di un certo argomento dentro e fuori degli spogliatoi, adesso si è liberato dalla maschera dietro la quale cercava inutilmente di nascondere contorni e sostanza di un sogno collettivo. Ha dovuto liberarsi dalla fragile copertura, costretto ormai dalla brevità degli eventi dai quali è attesa la squadra del cuore: nove partite per il conto finale con Madama la Juve, alle spalle della stessa con un minimo distacco, quello dei tre punti. Insomma siamo allo sprint finale, pronti a scattare verso l’ultimo traguardo con assoluta convinzione. A questo punto sarebbe davvero assurdo non pensarla così. Ecco, la realtà è che lo dicono un po’ tutti, anche Ottavio Bianchi, storico timoniere del primo scudetto azzurro, solitamente attento e misurato nelle osservazioni e nei giudizi. Chiamato in causa don Ottavio non ha avuto nessuna remora nel far sentire la sua voce da Bergamo Alta. Il mister di Maradona, Giordano, Carnevale, Bruscolotti, Ferrario, Garella, Bagni ed altri grandi eori dell’epoca, ha esplicitamente invitato l’intero ambiente e la squadra del cuore a mostrare i muscoli ed a puntare i piedi: “Bisogna crederci. Non hanno senso discorsi diversi. L’ambiente unito è una forza indiscussa. Devono capirlo tutti che il Napoli non si ferma e darà battaglia sino alla fine ”. Proprio ciò che ha fatto il capitano del Napoli che ne ha parlato apertamente, proprio ieri. Chiaro e perentorio il suo punto di vista: è una dichiarazione di guerra. Lo slovacco trapiantato a Napoli, attraverso i suoi pensieri ha trasmesso anche quelli dei suoi compagni: “Ci giochiamo tutto, andiamo fino in fondo”. A tavoletta, insomma, col piede sull’acceleratore pronti a lanciare la volata con l’intento di dover e poter approfittare di un benchè minimo cedimento da parte della Juve, perché no? Si parlava di Sarri e della sua diversa filosofia, ora mutata. Ci crede logicamente, e non può nasconderlo più: è un argomento che tuttavia affronta con la consueta moderazione. Ma c’è da immaginare che avrà anche lui il cuore in tumulto: Sarri troverebbe un posto nella storia del Napoli dopo appena una stagione di lavoro, cioè al primo colpo, particolare non indifferente, ed anche un nuovo sontuoso contratto che il patron non gli negherebbe. E che ci crede nella grande impresa è emerso da un altro particolare: già da qualche settimana la squadra è tornata al ritiro prepartita. E non per scaramanzia.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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