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G-FACTOR - Gianfranco Lucariello: "Napoli, Pipita sì, Pipita no"
15.04.2016 09:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Pipita sì, Pipita no. E’ già da un bel po’ di tempo che il problema arrovella la testa dei tifosi della squadra del cuore che hanno elevato Gonzalo Higuain al ruolo di Mito. L’attaccamento alla maglia azzurra, la sua rabbia, l’aggressività nelle battaglie sul campo, il ruolo di trascinatore e soprattutto la sua straordinaria capacità realizzativa, lo hanno legato a doppia mandata alla Torcida napoletana: guai a chi tocca il più forte centrattacco del mondo che nella città in riva al Golfo è quasi accostato al più grande di tutti, Diego Armando Maradona. La gente è pazza per il Pipita, adesso. E’ il condottiero che con i suoi gol ha portato il Napoli nell’altissima classifica e sul quale il mondo napoletano confida per qualsiasi eventualità favorevole nella lotta per lo scudetto, nelle ultimissime giornate di campionato, squalifica permettendo. Già, la gente si è schierata con Gonzalo e lo ha sostenuto e lo sostiene senza nessuna riserva e nessun limite. Gente che oggi come oggi è con il fiato sospeso, nell’attesa del pronunciamento della Corte Federale sul ricorso del Club di Castel Volturno per la riduzione dello stop disciplinare. Ma c’è un altro problema che incombe sul mondo del tifo azzurro: la conferma per la prossima stagione del grande attaccante argentino nella squadra condotta da Sarri. Sanno tutti come stanno le cose. Il patron l’ha ricordato qualche giorno fa: chi vuole Higuain deve mettere sul tavolo l’equivalente della clausola rescissoria, 94 milioni di euro. La gente però mastica amaro. Higuain ancora in azzurro significherebbe lottare ancora e di nuovo e con maggiore forza per lo scudetto che verrà. Viceversa i 94 milioni di euro, con la sua partenza, servirebbero per rinforzare la squadra, con la possibile promozione di Gabbiadini nel ruolo centrale della prima linea. Ma non è detto. Con il Napoli in Champions e senza amatori alla porta in grado di pagare i 94 milioni, il Pipita resterebbe a Napoli, è garantito. C’è pure un discorso di carattere tecnico che si incrocia però con quello che riguarda la montagna d’oro del suo cartellino. Sono in tantissimi che la pensano così, c’è da rivedere il suo contratto e ben venga l’aumento dell’ingaggio e quindi la conferma di Gonzalo, l’arma in più nella continuità tecnica per puntare al bersaglio grosso nel nuovo campionato. O dobbiamo sempre pensare solo e soltanto ai soldi?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Gianfranco Lucariello: "Napoli, Pipita sì, Pipita no"

di Napoli Magazine

15/04/2024 - 09:50

NAPOLI - Pipita sì, Pipita no. E’ già da un bel po’ di tempo che il problema arrovella la testa dei tifosi della squadra del cuore che hanno elevato Gonzalo Higuain al ruolo di Mito. L’attaccamento alla maglia azzurra, la sua rabbia, l’aggressività nelle battaglie sul campo, il ruolo di trascinatore e soprattutto la sua straordinaria capacità realizzativa, lo hanno legato a doppia mandata alla Torcida napoletana: guai a chi tocca il più forte centrattacco del mondo che nella città in riva al Golfo è quasi accostato al più grande di tutti, Diego Armando Maradona. La gente è pazza per il Pipita, adesso. E’ il condottiero che con i suoi gol ha portato il Napoli nell’altissima classifica e sul quale il mondo napoletano confida per qualsiasi eventualità favorevole nella lotta per lo scudetto, nelle ultimissime giornate di campionato, squalifica permettendo. Già, la gente si è schierata con Gonzalo e lo ha sostenuto e lo sostiene senza nessuna riserva e nessun limite. Gente che oggi come oggi è con il fiato sospeso, nell’attesa del pronunciamento della Corte Federale sul ricorso del Club di Castel Volturno per la riduzione dello stop disciplinare. Ma c’è un altro problema che incombe sul mondo del tifo azzurro: la conferma per la prossima stagione del grande attaccante argentino nella squadra condotta da Sarri. Sanno tutti come stanno le cose. Il patron l’ha ricordato qualche giorno fa: chi vuole Higuain deve mettere sul tavolo l’equivalente della clausola rescissoria, 94 milioni di euro. La gente però mastica amaro. Higuain ancora in azzurro significherebbe lottare ancora e di nuovo e con maggiore forza per lo scudetto che verrà. Viceversa i 94 milioni di euro, con la sua partenza, servirebbero per rinforzare la squadra, con la possibile promozione di Gabbiadini nel ruolo centrale della prima linea. Ma non è detto. Con il Napoli in Champions e senza amatori alla porta in grado di pagare i 94 milioni, il Pipita resterebbe a Napoli, è garantito. C’è pure un discorso di carattere tecnico che si incrocia però con quello che riguarda la montagna d’oro del suo cartellino. Sono in tantissimi che la pensano così, c’è da rivedere il suo contratto e ben venga l’aumento dell’ingaggio e quindi la conferma di Gonzalo, l’arma in più nella continuità tecnica per puntare al bersaglio grosso nel nuovo campionato. O dobbiamo sempre pensare solo e soltanto ai soldi?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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