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G-FACTOR - Lucariello scrive su "NM": "Don Aurelio e don Maurizio, è tregua!"
18.11.2016 22:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Guerra e pace. Anzi, tregua. Don Aurelio e don Maurizio si sono dati una necessaria "calmata", a fin di bene nel proprio interesse e nell'interesse del Napoli alla ricerca del passato splendore ma soprattutto alla ricerca dei gol perduti e non ancora ritrovati. Quelli perduti sono svaniti con la partenza di Higuain, l'innominabile che si è messo sotto i piedi l'amore infinito che la Torcida azzurra aveva per lui. Da quella partenza é nato il problema del gol giacché il club doveva e poteva prendere ben due attaccanti centrali e non soltanto Milik. E non l'ha fatto non considerando che con la squadra impegnata in tre competizioni era piuttosto elementare provvedere all'acquisto di due attaccanti centrali. Ma i Sapientoni all'interno del club di Castelvolturno hanno pensato diversamente. Ed il Napoli ha pagato e sta pagando un pesantissimo pedaggio per questo errore di arroganza e presunzione, scivolando al sesto posto. Certo, l'operazione Higuain ha procurato 90 milioni, cosi come quella di Cavani al Psg 60 e 30 quella di Lavezzi. Intanto don Aurelio nella disfida con Sarri gli ha ricordato di aver speso 130 milioni per rinforzare la squadra. E Sarri ha completato il concetto aggiungendo qualcosina: "sì, in prospettiva...", a buon intenditor, un modo per chiarire che serviva intervenire in maniera più massiccia li davanti, piuttosto che a centrocampo, se si voleva puntare al bersaglio grosso o giù di lì. Fine di un amore: proprio questo problema potrebbe aver provocato il forte attrito tra il tecnico e il patron, ora fortemente preoccupato per la futura zona Champions e che sta cercando di provvedere al vuoto in prima linea, con Pavoletti, Zaza o chissà chi, dall'inizio fi gennaio per non perdere altro tempo e posizioni preziosi. Va tuttavia fatta anche un'altra considerazione a cui sono intetessati soprattutto i tifosi della squadra del cuore. È un motivo trito e ritrito e piuttosto semplice: per vincere i campioni non si devono vendere. Ma da questo orecchio don Aurelio non ci sente. Adesso sarà piuttosto inadeguato e inopportuno tirare in ballo le solite storielle "...ricordatevi dove eravate" o anche "il fatturato della Juve è maggiore", la gente si è stufato di sentirle. Piittosto c'è da pensare a tirarsi su dal sesto posto - e Sarri lo sa bene - vincendo a Udine e da raddrizzare il problema in Champions contro la Dinamo, altrimenti...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello scrive su "NM": "Don Aurelio e don Maurizio, è tregua!"

di Napoli Magazine

18/11/2024 - 22:40

NAPOLI - Guerra e pace. Anzi, tregua. Don Aurelio e don Maurizio si sono dati una necessaria "calmata", a fin di bene nel proprio interesse e nell'interesse del Napoli alla ricerca del passato splendore ma soprattutto alla ricerca dei gol perduti e non ancora ritrovati. Quelli perduti sono svaniti con la partenza di Higuain, l'innominabile che si è messo sotto i piedi l'amore infinito che la Torcida azzurra aveva per lui. Da quella partenza é nato il problema del gol giacché il club doveva e poteva prendere ben due attaccanti centrali e non soltanto Milik. E non l'ha fatto non considerando che con la squadra impegnata in tre competizioni era piuttosto elementare provvedere all'acquisto di due attaccanti centrali. Ma i Sapientoni all'interno del club di Castelvolturno hanno pensato diversamente. Ed il Napoli ha pagato e sta pagando un pesantissimo pedaggio per questo errore di arroganza e presunzione, scivolando al sesto posto. Certo, l'operazione Higuain ha procurato 90 milioni, cosi come quella di Cavani al Psg 60 e 30 quella di Lavezzi. Intanto don Aurelio nella disfida con Sarri gli ha ricordato di aver speso 130 milioni per rinforzare la squadra. E Sarri ha completato il concetto aggiungendo qualcosina: "sì, in prospettiva...", a buon intenditor, un modo per chiarire che serviva intervenire in maniera più massiccia li davanti, piuttosto che a centrocampo, se si voleva puntare al bersaglio grosso o giù di lì. Fine di un amore: proprio questo problema potrebbe aver provocato il forte attrito tra il tecnico e il patron, ora fortemente preoccupato per la futura zona Champions e che sta cercando di provvedere al vuoto in prima linea, con Pavoletti, Zaza o chissà chi, dall'inizio fi gennaio per non perdere altro tempo e posizioni preziosi. Va tuttavia fatta anche un'altra considerazione a cui sono intetessati soprattutto i tifosi della squadra del cuore. È un motivo trito e ritrito e piuttosto semplice: per vincere i campioni non si devono vendere. Ma da questo orecchio don Aurelio non ci sente. Adesso sarà piuttosto inadeguato e inopportuno tirare in ballo le solite storielle "...ricordatevi dove eravate" o anche "il fatturato della Juve è maggiore", la gente si è stufato di sentirle. Piittosto c'è da pensare a tirarsi su dal sesto posto - e Sarri lo sa bene - vincendo a Udine e da raddrizzare il problema in Champions contro la Dinamo, altrimenti...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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