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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, sentirsi un po' come Troisi"
25.04.2018 14:18 di Napoli Magazine

NAPOLI - Sentirsi un po' come Troisi, ci sta. Quando l'indimenticabile Massimo mostrava di non credere ancora allo scudetto già vinto. Una stupenda gag di sentimenti. Ci si aspettava che succedesse. Ed è successo. La presa dell'Allianz che era stato sempre infido. Koulibaly, angelo nero. E chi se non lui poteva far rivivere l'evviva 'o Senegal cantato da Pino (c'è bisogno di aggiungere Daniele? non credo). Meno uno, lassù fa un po' meno freddo. Ora, tutti zitti e pedalare. Le quattro giornate di Napoli e del Napoli sono giorni da vivere con l'entusiasmo giusto ma soprattutto con la mente fredda. Di ghiaccio. Come se nulla di eclatante fosse avvenuto. Verso lo sprint decisivo. Facendo leva soltanto sulle proprie forze. Senza attendersi - magari inconsciamente - la collaborazione dei gregari. Fuor di metafora: credere possibile l'aiuto dell'Inter e della Roma, rivali storiche di Madama, così come una Fiorentina (altra piazza che "odia" il bianconero) non proprio col coltello tra i denti. Sbirciando tra tv, siti e giornali ho sentito e letto considerazioni che francamente giudico non condivisibili. Torniamo al reale. Avevo scritto, con convinzione, del pericolo crotonese per la Juve. Avverato. Avevo espresso fiducia piena nell'impresa di Turìn perché avevo visto una Juve incerottata e un Allegri in stato confusionale. E poi, qualche segno del destino favorevole nel corso della grande sfida: l'infortunio a Chiellini (l'unico grande difensore, seppur sgraziato, di Madama) e quel pallone calciato da Pjanic e che, deviato, è finito sul palo. Per il resto, azzurri superiori in tutto ai rivali. Anche in panca. Calendario favorevole all'orchestra diretta da Sarri (con bacchetta e non con il medio alzato) dopo l'esibizione dedicata alla Vecchia Signora. Potrebbe essere quasi decisivo il prossimo turno. Perché la Juve in casa della Beneamata che ha ritrovato pure lo storico trombettiere in tribuna dovrebbe "fare il Napoli" e non credo che ne abbia la stessa forza. Nell'animo e nei garretti. E con tangueri irriconoscibili: l'Higuain "secciato" che non segna dal 15 marzo e "u picciriddu" Dybala che ha smarrito estro e tutto il resto. Poi domenica, alle 6 della sera, toccherà agli azzurri sfidare la Viola e sciamare poi lungo Ponte Vecchio. Purché si scenda sul terreno del Franchi con la stessa voglia e fermezza messe in mostra a Turìn. E facendo finta di niente nel caso (molto probabile) la madama abbia avuto un altro giramento di testa. L'età è pur sempre quella che è. Forza azzurri.

 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, sentirsi un po' come Troisi"

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25/04/2024 - 14:18

NAPOLI - Sentirsi un po' come Troisi, ci sta. Quando l'indimenticabile Massimo mostrava di non credere ancora allo scudetto già vinto. Una stupenda gag di sentimenti. Ci si aspettava che succedesse. Ed è successo. La presa dell'Allianz che era stato sempre infido. Koulibaly, angelo nero. E chi se non lui poteva far rivivere l'evviva 'o Senegal cantato da Pino (c'è bisogno di aggiungere Daniele? non credo). Meno uno, lassù fa un po' meno freddo. Ora, tutti zitti e pedalare. Le quattro giornate di Napoli e del Napoli sono giorni da vivere con l'entusiasmo giusto ma soprattutto con la mente fredda. Di ghiaccio. Come se nulla di eclatante fosse avvenuto. Verso lo sprint decisivo. Facendo leva soltanto sulle proprie forze. Senza attendersi - magari inconsciamente - la collaborazione dei gregari. Fuor di metafora: credere possibile l'aiuto dell'Inter e della Roma, rivali storiche di Madama, così come una Fiorentina (altra piazza che "odia" il bianconero) non proprio col coltello tra i denti. Sbirciando tra tv, siti e giornali ho sentito e letto considerazioni che francamente giudico non condivisibili. Torniamo al reale. Avevo scritto, con convinzione, del pericolo crotonese per la Juve. Avverato. Avevo espresso fiducia piena nell'impresa di Turìn perché avevo visto una Juve incerottata e un Allegri in stato confusionale. E poi, qualche segno del destino favorevole nel corso della grande sfida: l'infortunio a Chiellini (l'unico grande difensore, seppur sgraziato, di Madama) e quel pallone calciato da Pjanic e che, deviato, è finito sul palo. Per il resto, azzurri superiori in tutto ai rivali. Anche in panca. Calendario favorevole all'orchestra diretta da Sarri (con bacchetta e non con il medio alzato) dopo l'esibizione dedicata alla Vecchia Signora. Potrebbe essere quasi decisivo il prossimo turno. Perché la Juve in casa della Beneamata che ha ritrovato pure lo storico trombettiere in tribuna dovrebbe "fare il Napoli" e non credo che ne abbia la stessa forza. Nell'animo e nei garretti. E con tangueri irriconoscibili: l'Higuain "secciato" che non segna dal 15 marzo e "u picciriddu" Dybala che ha smarrito estro e tutto il resto. Poi domenica, alle 6 della sera, toccherà agli azzurri sfidare la Viola e sciamare poi lungo Ponte Vecchio. Purché si scenda sul terreno del Franchi con la stessa voglia e fermezza messe in mostra a Turìn. E facendo finta di niente nel caso (molto probabile) la madama abbia avuto un altro giramento di testa. L'età è pur sempre quella che è. Forza azzurri.

 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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