NAPOLI - A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "La preoccupazione di De Laurentiis è comprensibile perché deve programmare la stagione con i lavori in corso e il suo timore è legittimo. Noi stiamo andando avanti, aspettiamo il concerto dedicato a Pino Daniele e per giugno inizieremo con i lavori. Oltre ai bagni, ci saranno i lavori per la pista d’atletica, per le balaustre e pure i sediolini che tanto preoccupano verranno messi a posto. La prossima stagione? Nell’88-89 c’erano i lavori in corso al San Paolo eppure giocammo, anzi vincemmo pure qualcosa di importate per cui i lavori non sono incompatibili con l’attività sportiva. Il terzo anello non lo ritroveremo più, smonteremo tutti i sediolini e dispiace, ma non riusciremo a fare di più. I problemi di quel terzo anello sono anche strutturali perché è formato da travi e smaltire tutta quella roba ha un costo troppo elevato e al momento non ce la facciamo. Alcuni impianti importanti, come il San Paolo, dovrebbero essere gestiti da un privato”.
di Napoli Magazine
09/05/2024 - 13:16
NAPOLI - A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "La preoccupazione di De Laurentiis è comprensibile perché deve programmare la stagione con i lavori in corso e il suo timore è legittimo. Noi stiamo andando avanti, aspettiamo il concerto dedicato a Pino Daniele e per giugno inizieremo con i lavori. Oltre ai bagni, ci saranno i lavori per la pista d’atletica, per le balaustre e pure i sediolini che tanto preoccupano verranno messi a posto. La prossima stagione? Nell’88-89 c’erano i lavori in corso al San Paolo eppure giocammo, anzi vincemmo pure qualcosa di importate per cui i lavori non sono incompatibili con l’attività sportiva. Il terzo anello non lo ritroveremo più, smonteremo tutti i sediolini e dispiace, ma non riusciremo a fare di più. I problemi di quel terzo anello sono anche strutturali perché è formato da travi e smaltire tutta quella roba ha un costo troppo elevato e al momento non ce la facciamo. Alcuni impianti importanti, come il San Paolo, dovrebbero essere gestiti da un privato”.