NAPOLI - C’era una volta…. E’ così che iniziano le belle favole. E’ così che inizia la favola Juventus. Si perché ormai sembra trattarsi di una bella favola destinata solo ad essere raccontata. C’era una volta… la Juventus, una squadra capace di abbattere qualsiasi cosa gli si fosse presentata di fronte, per capacità tecnica, per sagacia tattica e per fame; fame di vittorie. C’era una volta...oggi non più, almeno per ora. Oggi non sembra più quella squadra ammirata negli ultimi anni che spadroneggiava in lungo e largo per i campi d'Italia. Se la Juve fatica a ritrovarsi, di contro c’è un Napoli che sta catturando la curiosità di tutti i calciofili. Sabato scorso ero anch’io presente tra la gente che impazzava di gioia per la prestazione fornita dalla squadra e per il risultato conseguito, con merito, dagli azzurri proprio a discapito della vecchia signora, rivale storica. Le emozioni vissute sono state veramente intense. Vivere da vicino e respirare le trepidazioni del tifoso, captare le loro speranze, vedere la gente aspettare un segnale per stringersi definitivamente intorno alla squadra, è stata per me un’esperienza stupenda. Ho sempre vissuto tutto ciò da un’altra prospettiva, non questa volta. Questa volta ero un tifoso coinvolto e come tale sono tornato a casa, dopo aver immortalato con il cellulare ogni momento significativo, con una convinzione in più, data da una partita che sa di monito, di avvertenza, di comunicazione ufficiale: Il Napoli è una bellissima, stupenda, meravigliosa realtà. Non credo di azzardare nella mia euforica esternazione, è solo una doverosa annotazione da innamorato di questo sport e da assertore certo del concetto che un progetto tecnico solido, un’idea ben definita da seguire, siano il modo migliore per perseguire un successo duraturo. Un progetto tecnico ben strutturato ha dato alla stessa Juventus quatto anni di sontuose vittorie. La gara di sabato scorso racconta di un Napoli perfetto dal punto di vista tecnico-tattico, con una squadra che si è espressa in campo con una intensità stupefacente. L’Ultimo stup da compiere , a mio avviso, è che questo Napoli deve “volere”, deve “cercare” la vittoria costantemente, in ogni gara, in ogni momento, con quella fame, con quella ferocia, caratteristica vincente che fu propria della rivale zebrata, e che è stata determinante nella gara di sabato. Insomma, per capirci, questo Napoli “adda tenè ‘a cazzimm!!!” Io sono tra i calciofili curiosi che osservano con ammirazione quanto Sarri ed i suoi ragazzi stanno facendo. Sono tra quelli che crede… Con affetto e gratitudine.

Gaetano Fontana

Napoli Magazine

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