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CHAMPIONS - Alla vigilia del ritorno dei play off è già chiaro il quadro dei sorteggi per i gironi: il Napoli partirebbe in terza fascia
21.08.2017 11:53 di Napoli Magazine Fonte: Gaetano Brunetti per il Roma

Il Napoli, qualora dovesse passare con il Nizza, andrebbe a giocare per la quarta volta negli ultimi anni – partendo dall’era De Laurentiis – il sogno di tutti i tifosi e calciatori del mondo, gli agognati gironi di Champions League. La vecchia Coppa Campioni, dal nome british, oltre ad essere una grande vetrina è anche una fonte primaria per i club, come quello azzurro, che si autofinanziano, visto che per ogni partita, oltre al budget fisso stanziato dall’Uefa, ci sono premi che aumentano di volta in volta. La Signora Champions è vista con rispetto dalle nostre parti, anche se in modo carnale, i napoletani hanno trovato il modo per conferirle quell’unicità che solo in Riva al Golfo poteva trovare. Il “The Champions” urlato a squarciagola dai tifosi azzurri è uno dei fenomeni più belli e creativi, che ha fatto parlare il mondo e ne costituisce marchio di fabbrica insieme alle bellezze della città fondata dai greci diversi millenni fa. Quando si chiamava comunemente “coppacampioni” vi partecipavano solo le vincenti dei campionati, il Napoli, quindi, con Maradona porta bandiera partecipò soltanto due volte ed in entrambi i casi non andò come si sperava. Il gran ritorno nell’Europa che conta avvenne in seguito, soltanto nel 2011, con Walter Mazzarri alla guida tecnica della squadra. Gli azzurri arrivando terzi in campionato parteciparono di diritto alla fase a gironi dell’edizione 2011-2012 partendo dalla quarta fascia. L’urna di Nyon non fu affatto clemente, vennero sorteggiati infatti nello stesso raggruppamento degli azzurri: Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Ma il tecnico livornese, con lo spirito guerrier ch’entro gli ruggiva, riuscì nell’impresa di superare brillantemente il gironcino all’italiana; mettendo sotto tutte le formazioni di calibro superiore in quell’edizione, che tutt’oggi, i tifosi azzurri ricordano con grande entusiasmo. Il primo grande club a cadere sotto i colpi di Cavani fu il Manchester City, tutti si aspettavano una goleada dei ricchi inglesi, ma nel primo match super Matador portò subito gli azzurri in vantaggio zittendo il catino inglese. La partita venne pareggiata da Kolarov che mise a segno un calcio di punizione magistrale. Si ricordano le vittorie al San Paolo contro Villarreal e lo stesso City, il pareggio col Bayern Monaco e la sconfitta in terra tedesca, coi dieci minuti finali tutto impeto e velocità degli uomini di Mazzarri, che misero sotto persino l’armata teutonica guidata da Mario Gomez. Agli ottavi, il Napoli prese il Chelsea di Villas Boas, e per poco non lo eliminò. In tanti, tutt’ora, si mangiano le mani per il gol sbagliato da Maggio sulla linea che avrebbe potuto fissare il risultato sul 4-1 all’andata, andando a Stamford Bridge con la qualificazione blindata, ma così non fu e al ritorno dopo l’illusorio pareggio di Inler, i blues si scatenarono eliminando la squadra di Mazzarri. Di lì a poco, gli uomini di Di Matteo alzarono l’ambito trofeo, facendo fuori, tra le altre, persino il super Barcellona di Messi. La seconda volta non si scorda mai, il Napoli partecipò ai gironi nell’anno del nuovo corso spagnolo, anno 2013-2014, l’urna raggruppò la squadra di Benitez insieme ad Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia, partite entusiasmanti e grandi vittorie, che non servirono, però, a passare il girone. Il Napoli, infatti, arrivò primo a 12 punti con la squadra di Wenger e quella di Klopp, ma venne retrocessa in Europa League per differenza reti. La terza partecipazione ai gironi con Maurizio Sarri in panchina, per l’edizione 2016-2017, abbinò gli azzurri insieme a Besiktas, Dinamo Kiev e Benfica. L’esordio si rivelò subito sfavillante, con la vittoria in casa degli ucraini firmata dal sorprendente ariete polacco Arek Milik.

 

Gli azzurri vinsero in scioltezza 1-2 macinando gioco e risultati, in una partita, ricordata tra le più belle della squadra napoletana in campo europeo. Ma Napoli-Benfica e Benfica-Napoli sono state entrambe il top della gestione Sarri nella coppa dalle grandi orecchie, il 4-2 dell’andata al San Paolo fece esplodere lo stadio napoletano, che inizialmente temeva la squadra lusitana per la sua storia e la sua prestigiosa tradizione in campo internazionale. Al ritorno andò ancora meglio, l’1-2 firmato da Mertens e Callejon regalò lo storico primato nel girone di Champions e la qualificazione agli ottavi tra le migliori squadre del vecchio continente. L’urna, successivamente, voltò ancora una volta la faccia al club di De Laurentiis. Il Real Madrid, agli ottavi, ha restituito splendore e nobiltà europea alla squadra di Sarri, ma le due partite non hanno portato la qualificazione al turno successivo che tutti sognavano; nonostante i due vantaggi iniziali firmati da Insigne al Bernabeu e Mertens al San Paolo. Anche qui è valsa la regola del 2012, chi elimina il Napoli poi vince la Champions, come il Chelsea, anche il Real Madrid ha seguito la striscia, battendo la Juventus nella storica finale di Cardiff. Il Napoli, stavolta, ricomincia da quattro, se gli azzurri, facendo tutti gli scongiuri del caso, riuscissero a far fuori il Nizza di Lucien Favre potrebbero partire dalla terza fascia nei sorteggi e incontrare, ancora una volta formazioni di grosso calibro.

 

In prima fascia c’è il solito Real Madrid, il Bayern Monaco, il Chelsea di Antonio Conte e la Juventus, ma anche Benfica, Monaco e Shakhtar, altra formazione di grande tradizione. Nella seconda sono inserite: Barcellona, Atletico Madrid, il PSG di Neymar e il Borussia Dortmund, il Manchester City e il temibile United di Mourinho, oltre al Siviglia qualora dovesse passare il preliminare. In terza c’è proprio il Napoli, mentre in quarta, oltre alla Roma di Di Francesco, gli azzurri potrebbero pescare una tra Besiktas, Celtic, Salisburgo, Copenaghen, Ludogorets, Feyenoord e Lipsia. Facendo tutte le mosse apotropaiche del caso, bisogna aspettare l’importante match dell’Allianz Riviera per tracciare un primo bilancio, sperando che stavolta, si vada più avanti rispetto alle precedenti edizioni. Ad “urna piacendo”…

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CHAMPIONS - Alla vigilia del ritorno dei play off è già chiaro il quadro dei sorteggi per i gironi: il Napoli partirebbe in terza fascia

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21/08/2024 - 11:53

Il Napoli, qualora dovesse passare con il Nizza, andrebbe a giocare per la quarta volta negli ultimi anni – partendo dall’era De Laurentiis – il sogno di tutti i tifosi e calciatori del mondo, gli agognati gironi di Champions League. La vecchia Coppa Campioni, dal nome british, oltre ad essere una grande vetrina è anche una fonte primaria per i club, come quello azzurro, che si autofinanziano, visto che per ogni partita, oltre al budget fisso stanziato dall’Uefa, ci sono premi che aumentano di volta in volta. La Signora Champions è vista con rispetto dalle nostre parti, anche se in modo carnale, i napoletani hanno trovato il modo per conferirle quell’unicità che solo in Riva al Golfo poteva trovare. Il “The Champions” urlato a squarciagola dai tifosi azzurri è uno dei fenomeni più belli e creativi, che ha fatto parlare il mondo e ne costituisce marchio di fabbrica insieme alle bellezze della città fondata dai greci diversi millenni fa. Quando si chiamava comunemente “coppacampioni” vi partecipavano solo le vincenti dei campionati, il Napoli, quindi, con Maradona porta bandiera partecipò soltanto due volte ed in entrambi i casi non andò come si sperava. Il gran ritorno nell’Europa che conta avvenne in seguito, soltanto nel 2011, con Walter Mazzarri alla guida tecnica della squadra. Gli azzurri arrivando terzi in campionato parteciparono di diritto alla fase a gironi dell’edizione 2011-2012 partendo dalla quarta fascia. L’urna di Nyon non fu affatto clemente, vennero sorteggiati infatti nello stesso raggruppamento degli azzurri: Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Ma il tecnico livornese, con lo spirito guerrier ch’entro gli ruggiva, riuscì nell’impresa di superare brillantemente il gironcino all’italiana; mettendo sotto tutte le formazioni di calibro superiore in quell’edizione, che tutt’oggi, i tifosi azzurri ricordano con grande entusiasmo. Il primo grande club a cadere sotto i colpi di Cavani fu il Manchester City, tutti si aspettavano una goleada dei ricchi inglesi, ma nel primo match super Matador portò subito gli azzurri in vantaggio zittendo il catino inglese. La partita venne pareggiata da Kolarov che mise a segno un calcio di punizione magistrale. Si ricordano le vittorie al San Paolo contro Villarreal e lo stesso City, il pareggio col Bayern Monaco e la sconfitta in terra tedesca, coi dieci minuti finali tutto impeto e velocità degli uomini di Mazzarri, che misero sotto persino l’armata teutonica guidata da Mario Gomez. Agli ottavi, il Napoli prese il Chelsea di Villas Boas, e per poco non lo eliminò. In tanti, tutt’ora, si mangiano le mani per il gol sbagliato da Maggio sulla linea che avrebbe potuto fissare il risultato sul 4-1 all’andata, andando a Stamford Bridge con la qualificazione blindata, ma così non fu e al ritorno dopo l’illusorio pareggio di Inler, i blues si scatenarono eliminando la squadra di Mazzarri. Di lì a poco, gli uomini di Di Matteo alzarono l’ambito trofeo, facendo fuori, tra le altre, persino il super Barcellona di Messi. La seconda volta non si scorda mai, il Napoli partecipò ai gironi nell’anno del nuovo corso spagnolo, anno 2013-2014, l’urna raggruppò la squadra di Benitez insieme ad Arsenal, Borussia Dortmund e Marsiglia, partite entusiasmanti e grandi vittorie, che non servirono, però, a passare il girone. Il Napoli, infatti, arrivò primo a 12 punti con la squadra di Wenger e quella di Klopp, ma venne retrocessa in Europa League per differenza reti. La terza partecipazione ai gironi con Maurizio Sarri in panchina, per l’edizione 2016-2017, abbinò gli azzurri insieme a Besiktas, Dinamo Kiev e Benfica. L’esordio si rivelò subito sfavillante, con la vittoria in casa degli ucraini firmata dal sorprendente ariete polacco Arek Milik.

 

Gli azzurri vinsero in scioltezza 1-2 macinando gioco e risultati, in una partita, ricordata tra le più belle della squadra napoletana in campo europeo. Ma Napoli-Benfica e Benfica-Napoli sono state entrambe il top della gestione Sarri nella coppa dalle grandi orecchie, il 4-2 dell’andata al San Paolo fece esplodere lo stadio napoletano, che inizialmente temeva la squadra lusitana per la sua storia e la sua prestigiosa tradizione in campo internazionale. Al ritorno andò ancora meglio, l’1-2 firmato da Mertens e Callejon regalò lo storico primato nel girone di Champions e la qualificazione agli ottavi tra le migliori squadre del vecchio continente. L’urna, successivamente, voltò ancora una volta la faccia al club di De Laurentiis. Il Real Madrid, agli ottavi, ha restituito splendore e nobiltà europea alla squadra di Sarri, ma le due partite non hanno portato la qualificazione al turno successivo che tutti sognavano; nonostante i due vantaggi iniziali firmati da Insigne al Bernabeu e Mertens al San Paolo. Anche qui è valsa la regola del 2012, chi elimina il Napoli poi vince la Champions, come il Chelsea, anche il Real Madrid ha seguito la striscia, battendo la Juventus nella storica finale di Cardiff. Il Napoli, stavolta, ricomincia da quattro, se gli azzurri, facendo tutti gli scongiuri del caso, riuscissero a far fuori il Nizza di Lucien Favre potrebbero partire dalla terza fascia nei sorteggi e incontrare, ancora una volta formazioni di grosso calibro.

 

In prima fascia c’è il solito Real Madrid, il Bayern Monaco, il Chelsea di Antonio Conte e la Juventus, ma anche Benfica, Monaco e Shakhtar, altra formazione di grande tradizione. Nella seconda sono inserite: Barcellona, Atletico Madrid, il PSG di Neymar e il Borussia Dortmund, il Manchester City e il temibile United di Mourinho, oltre al Siviglia qualora dovesse passare il preliminare. In terza c’è proprio il Napoli, mentre in quarta, oltre alla Roma di Di Francesco, gli azzurri potrebbero pescare una tra Besiktas, Celtic, Salisburgo, Copenaghen, Ludogorets, Feyenoord e Lipsia. Facendo tutte le mosse apotropaiche del caso, bisogna aspettare l’importante match dell’Allianz Riviera per tracciare un primo bilancio, sperando che stavolta, si vada più avanti rispetto alle precedenti edizioni. Ad “urna piacendo”…

Fonte: Gaetano Brunetti per il Roma