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CHAMPIONS - De Laurentiis, Sarri e Guardiola accendono il "triangolo" del turnover
17.10.2017 11:59 di Napoli Magazine Fonte: Dario Marotta per il Roma

Ha cambiato idea Aurelio De Laurentiis. Lo ha fatto in corso d’opera, forse dopo le otto vittorie consecutive conquistate dal suo Napoli, ora in vetta alla classifica. Qualche tempo fa, ero lo stesso Presidente ad anteporre la Champions League allo scudetto: “Personalmente preferisco la coppa”, ammetteva nelle consuete interviste da one man show. Il potere dirompente della realtà ha però avuto la meglio sulla fantasia ed è l’intervista rilasciata ieri alla gazzetta dello sport a confermare la nuova linea presidenziale: «Io credo che in questa partita si dovrebbero far riposare un po’ quei giocatori che hanno un minutaggio più alto, per preservarli: la gara con l’Inter è alle porte ed è altrettanto importante». UN PENSIERO fin troppo chiaro e una piccola invasione di campo chissà quanto tollerata e giustificata da Sarri che mai ha messo bocca sul mercato o su aspetti di carattere dirigenziale, in segno di ossequioso rispetto per i ruoli. Ma l’allenatore, negli anni, ha imparato a conoscere pregi e difetti del suo datore di lavoro, sviluppando una certa propensione al “perdono”. L’intervista è poi proseguita e l’uscita di cui sopra è stata in un certo senso “ammorbidita” dalle ragioni proposte e avanzate dal patron: «In Europa, dobbiamo preoccuparci soltanto di superare il turno, non di vincere tutte le partite. Le critiche dopo la sconfitta in Ucraina, per esempio, mi hanno inquietato parecchio, sembrava che fosse successa una tragedia, mentre contro lo Shakhtar Donetsk abbiamo perso soltanto per un gol di scarto, 2-1, che potrà essere importante per la differenza reti in caso di parità con un’altra squadra, per il secondo posto»s. LA POSIZIONE DI SARRI. L’allenatore terrà conto dei cortesi “suggerimenti” del Presidente? Naturalmente no, agirà di testa sua, il che non vuol dire che le due idee non possano in qualche modo incontrarsi. La possibilità concedere un turno di riposo a due, massimo tre elementi non è poi così remota. L’indiziato numero uno è Allan, polmone indispensabile del centrocampo, da preservare il più possibile. Il secondo candidato all’esclusione è Jorginho, elogiato dallo stesso Guardiola nella conferenza stampa di vigilia. Al loro posto potrebbero esserci Diawara e Zielinski; non è inoltre da escludere un terzo cambio, con uno tra Maksimovic e Chiriches al posto di Albiol. LO SCETTICISMO DI PEP. Napoli col turnover a Manchester? Non ci crede Guardiola, allenatore del City e grande estimatore del collega Sarri: «No, non credo che il Napoli cambierà il suo undici. Nelle ultime partite c'è sempre stata la stessa formazione e anche ora mi aspetto che venga confermata». La palla passa a Sarri, unico detentore di una verità che sarà presto svelata.

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CHAMPIONS - De Laurentiis, Sarri e Guardiola accendono il "triangolo" del turnover

di Napoli Magazine

17/10/2024 - 11:59

Ha cambiato idea Aurelio De Laurentiis. Lo ha fatto in corso d’opera, forse dopo le otto vittorie consecutive conquistate dal suo Napoli, ora in vetta alla classifica. Qualche tempo fa, ero lo stesso Presidente ad anteporre la Champions League allo scudetto: “Personalmente preferisco la coppa”, ammetteva nelle consuete interviste da one man show. Il potere dirompente della realtà ha però avuto la meglio sulla fantasia ed è l’intervista rilasciata ieri alla gazzetta dello sport a confermare la nuova linea presidenziale: «Io credo che in questa partita si dovrebbero far riposare un po’ quei giocatori che hanno un minutaggio più alto, per preservarli: la gara con l’Inter è alle porte ed è altrettanto importante». UN PENSIERO fin troppo chiaro e una piccola invasione di campo chissà quanto tollerata e giustificata da Sarri che mai ha messo bocca sul mercato o su aspetti di carattere dirigenziale, in segno di ossequioso rispetto per i ruoli. Ma l’allenatore, negli anni, ha imparato a conoscere pregi e difetti del suo datore di lavoro, sviluppando una certa propensione al “perdono”. L’intervista è poi proseguita e l’uscita di cui sopra è stata in un certo senso “ammorbidita” dalle ragioni proposte e avanzate dal patron: «In Europa, dobbiamo preoccuparci soltanto di superare il turno, non di vincere tutte le partite. Le critiche dopo la sconfitta in Ucraina, per esempio, mi hanno inquietato parecchio, sembrava che fosse successa una tragedia, mentre contro lo Shakhtar Donetsk abbiamo perso soltanto per un gol di scarto, 2-1, che potrà essere importante per la differenza reti in caso di parità con un’altra squadra, per il secondo posto»s. LA POSIZIONE DI SARRI. L’allenatore terrà conto dei cortesi “suggerimenti” del Presidente? Naturalmente no, agirà di testa sua, il che non vuol dire che le due idee non possano in qualche modo incontrarsi. La possibilità concedere un turno di riposo a due, massimo tre elementi non è poi così remota. L’indiziato numero uno è Allan, polmone indispensabile del centrocampo, da preservare il più possibile. Il secondo candidato all’esclusione è Jorginho, elogiato dallo stesso Guardiola nella conferenza stampa di vigilia. Al loro posto potrebbero esserci Diawara e Zielinski; non è inoltre da escludere un terzo cambio, con uno tra Maksimovic e Chiriches al posto di Albiol. LO SCETTICISMO DI PEP. Napoli col turnover a Manchester? Non ci crede Guardiola, allenatore del City e grande estimatore del collega Sarri: «No, non credo che il Napoli cambierà il suo undici. Nelle ultime partite c'è sempre stata la stessa formazione e anche ora mi aspetto che venga confermata». La palla passa a Sarri, unico detentore di una verità che sarà presto svelata.

Fonte: Dario Marotta per il Roma