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CROTONE - Zenga riceve applausi in sala stampa: "Mi sento morto! Meritavamo la A"
20.05.2018 20:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Walter Zenga, allenatore del Crotone, ha parlato in Press Conference, Sky e Premium Sport "Crotone mi ha dato il senso di vivere, il bello di vivere. Fa veramente male retrocedere. Non meritavamo di andare via. Quando crei un'empatia del genere. Abbiamo giocato contro tutti. Abbiamo fermato Inter, Lazio e Juve, resta un'amarezza profonda. Mi sento morire. Non mi metto a piangere solo perchè ho 58 anni e non voglio fare la figura dello stupido. Quello che è successo 28 anni fa è un'altra storia, non c'entra niente con questa retroscessione. Ci tengo a sottolineare che a fine partita i nostri tifosi ci hanno applaudito - ha detto Zenga - retrocedere fa male, dopo aver giocato ogni partita fino alla fine così come abbiamo fatto. Volevo ringraziare i tifosi che sono stati encomiabili. In questo momento è come se fossi morto - ha aggiunto l’allenatore - non riesco ad avere nessun pensiero. Mi dispiace per la gente di Crotone e vivere il calcio qui è una emozione unica. Siamo piccoli e contiamo poco ma c’è grande entusiasmo e grande passione. Non siamo retrocessi per demeriti nostri ma per un calendario molto difficile e perché altri hanno fatto più punti. Futuro? Ora è difficile qualsiasi cosa, è una coltellata quella che abbiamo ricevuto e non riuscirò mai a metabolizzarla. Questa piazza merita la Serie A. Fa molto più male così che in una situazione diversa, fa più male di un esonero quando non c’è feeling. Ho fatto fatica a tirare su i giocatori dal campo; loro potevano stare in questa Serie A ma il risultato sportivo bisogna accettarlo e vanno fatti i complimenti agli altri".

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20/05/2024 - 20:58

NAPOLI - Walter Zenga, allenatore del Crotone, ha parlato in Press Conference, Sky e Premium Sport "Crotone mi ha dato il senso di vivere, il bello di vivere. Fa veramente male retrocedere. Non meritavamo di andare via. Quando crei un'empatia del genere. Abbiamo giocato contro tutti. Abbiamo fermato Inter, Lazio e Juve, resta un'amarezza profonda. Mi sento morire. Non mi metto a piangere solo perchè ho 58 anni e non voglio fare la figura dello stupido. Quello che è successo 28 anni fa è un'altra storia, non c'entra niente con questa retroscessione. Ci tengo a sottolineare che a fine partita i nostri tifosi ci hanno applaudito - ha detto Zenga - retrocedere fa male, dopo aver giocato ogni partita fino alla fine così come abbiamo fatto. Volevo ringraziare i tifosi che sono stati encomiabili. In questo momento è come se fossi morto - ha aggiunto l’allenatore - non riesco ad avere nessun pensiero. Mi dispiace per la gente di Crotone e vivere il calcio qui è una emozione unica. Siamo piccoli e contiamo poco ma c’è grande entusiasmo e grande passione. Non siamo retrocessi per demeriti nostri ma per un calendario molto difficile e perché altri hanno fatto più punti. Futuro? Ora è difficile qualsiasi cosa, è una coltellata quella che abbiamo ricevuto e non riuscirò mai a metabolizzarla. Questa piazza merita la Serie A. Fa molto più male così che in una situazione diversa, fa più male di un esonero quando non c’è feeling. Ho fatto fatica a tirare su i giocatori dal campo; loro potevano stare in questa Serie A ma il risultato sportivo bisogna accettarlo e vanno fatti i complimenti agli altri".