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DOPPIO EX - Sala: "Peccato, volevo Insigne al Torino, attenti ai granata, sono molto motivati"
15.12.2017 11:49 di Napoli Magazine Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

Storie di centimetri e di rimpianti, di un passato distante e di scelte (sbagliate) che invece ritornano. Lorenzo Insigne poteva essere del Torino: «Lo vidi giocare a Frattamaggiore e lo segnalai subito alla società granata, peccato…».

 

Lo ricorda bene Claudio Sala, ex centrocampista di Napoli e Torino, svelando i dettagli di quanto accaduto anni e anni fa, prima che l’attaccante azzurro diventasse ciò che è oggi, ovvero un talento e un riferimento per i tifosi: «Non so perché Insigne non riuscì a convincere la dirigenza. Il Torino gli fece fare un provino - spiega Sala -, ma andò male. Probabilmente lo scartò per l’altezza, ma nel calcio i centimetri non sempre sono fondamentali, anzi nel caso di Insigne la statura lo ha facilitato, permettendogli di esplodere e di diventare un grandissimo giocatore».

 

Per fortuna, pochi mesi dopo, Insigne andò al Napoli. Oggi è un leader della squadra azzurra.... «Ed è giusto sia così. Insigne è determinante per Sarri e le difficoltà attuali del Napoli dipendono anche e soprattutto dalla sua assenza. Il Napoli sta pagando il suo infortunio e l’Italia ha pagato la scelta di Ventura di non schierarlo nel ritorno dei play-off per la qualificazione ai Mondiali. Contro la Svezia serviva esattamente uno come lui, rapido nel giro palla a terra, per mettere in difficoltà difensori alti e forti fisicamente. È stato un vero peccato vederlo in panchina per novanta minuti, con quel talento… ».

 

Torniamo al campionato: chi arriva meglio alla gara di domani? «Senza dubbio il Torino, reduce da una brillante vittoria a Roma con la Lazio: non accadeva da 24 anni. Sono stati tre punti importanti che hanno permesso alla squadra di Mihajlovic di avvicinare il Milan e di tornare in corsa per l’Europa League. Col Napoli avrà grandi motivazioni e il morale alto».

 

Affronterà una squadra che nelle ultime due partite non è riuscita a segnare.... «È un dato che deve far riflettere. Il miglior pregio del Napoli è sempre stato l’attacco. Ho visto le ultime due sfide: per la prima volta, sia contro la Juve che contro la Fiorentina il Napoli è andato in difficoltà, distante dagli standard di gioco classici e anche meno pericoloso in zona offensiva. I gol che mancano lo confermano, ma è un momento e passerà».

 

Qual è la squadra favorita per lo scudetto? «Per fortuna quest’anno nessuna. Siamo abituati a dire sempre Juve, è così da sei stagioni, ma ora è tutto diverso. Chi si trova al vertice della classifica ha le stesse identiche possibilità di trionfare. La Juve non domina come in passato, ma ha grande carisma ed esperienza. L’Inter è una sorpresa col cambio di allenatore. Il Napoli, fino alla gara con la Juve, giocava il miglior calcio e tornerà a farlo. Finalmente una bella lotta»

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DOPPIO EX - Sala: "Peccato, volevo Insigne al Torino, attenti ai granata, sono molto motivati"

di Napoli Magazine

15/12/2024 - 11:49

Storie di centimetri e di rimpianti, di un passato distante e di scelte (sbagliate) che invece ritornano. Lorenzo Insigne poteva essere del Torino: «Lo vidi giocare a Frattamaggiore e lo segnalai subito alla società granata, peccato…».

 

Lo ricorda bene Claudio Sala, ex centrocampista di Napoli e Torino, svelando i dettagli di quanto accaduto anni e anni fa, prima che l’attaccante azzurro diventasse ciò che è oggi, ovvero un talento e un riferimento per i tifosi: «Non so perché Insigne non riuscì a convincere la dirigenza. Il Torino gli fece fare un provino - spiega Sala -, ma andò male. Probabilmente lo scartò per l’altezza, ma nel calcio i centimetri non sempre sono fondamentali, anzi nel caso di Insigne la statura lo ha facilitato, permettendogli di esplodere e di diventare un grandissimo giocatore».

 

Per fortuna, pochi mesi dopo, Insigne andò al Napoli. Oggi è un leader della squadra azzurra.... «Ed è giusto sia così. Insigne è determinante per Sarri e le difficoltà attuali del Napoli dipendono anche e soprattutto dalla sua assenza. Il Napoli sta pagando il suo infortunio e l’Italia ha pagato la scelta di Ventura di non schierarlo nel ritorno dei play-off per la qualificazione ai Mondiali. Contro la Svezia serviva esattamente uno come lui, rapido nel giro palla a terra, per mettere in difficoltà difensori alti e forti fisicamente. È stato un vero peccato vederlo in panchina per novanta minuti, con quel talento… ».

 

Torniamo al campionato: chi arriva meglio alla gara di domani? «Senza dubbio il Torino, reduce da una brillante vittoria a Roma con la Lazio: non accadeva da 24 anni. Sono stati tre punti importanti che hanno permesso alla squadra di Mihajlovic di avvicinare il Milan e di tornare in corsa per l’Europa League. Col Napoli avrà grandi motivazioni e il morale alto».

 

Affronterà una squadra che nelle ultime due partite non è riuscita a segnare.... «È un dato che deve far riflettere. Il miglior pregio del Napoli è sempre stato l’attacco. Ho visto le ultime due sfide: per la prima volta, sia contro la Juve che contro la Fiorentina il Napoli è andato in difficoltà, distante dagli standard di gioco classici e anche meno pericoloso in zona offensiva. I gol che mancano lo confermano, ma è un momento e passerà».

 

Qual è la squadra favorita per lo scudetto? «Per fortuna quest’anno nessuna. Siamo abituati a dire sempre Juve, è così da sei stagioni, ma ora è tutto diverso. Chi si trova al vertice della classifica ha le stesse identiche possibilità di trionfare. La Juve non domina come in passato, ma ha grande carisma ed esperienza. L’Inter è una sorpresa col cambio di allenatore. Il Napoli, fino alla gara con la Juve, giocava il miglior calcio e tornerà a farlo. Finalmente una bella lotta»

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma