Finalmente. Verrebbe voglia di dirlo, nonostante la tremenda sosta che il Napoli ha dovuto vivere. Il grave infortunio di Milik ha appesantito l’atmosfera. Quella preoccupazione per l’addio di Higuaìn e i gol rimasti “orfani” si stava finalmente affievolendo. Grazie al buon impatto dell’attaccante polacco, che al di là dei sette gol stava entrando in sintonia molto bene con l’ambiente. Poi il crack al ginocchio, e tutta quella “truppa” di attaccanti alle sue spalle, quella che prima era di conforto, ora diventa la sola speranza dei tifosi del Napoli.
UNA SPERANZA che, inutile dirlo, ha un nome e un cognome: Manolo Gabbiadini. L’ex attaccante della Sampdoria fu accolto come un idolo quel gennaio del 2015. Col tempo, però, è diventato un calciatore discusso. Molti tifosi sono preoccupati, molti altri fiduciosi. Gabbiadini ha mostrato doti notevoli e una media realizzativa in rapporto ai minuti giocati sempre molto alta. Ma qualche difetto di personalità e una posizione tattica che non sembra favorirlo hanno reso la situazione sempre più pesante. Toccherà a lui sostituire Milik, e allo stesso tempo anche Higuaìn, in un certo senso. Evidentemente era destino che dovesse essere lui l’erede del Pipita. Lui che da quando è arrivato ha sofferto molto la pesante concorrenza del campione argentino. Adesso la strada è libera, anzi liberissima. Ma Gabbiadini non sarà solo: con lui ci sono altri tre attaccanti di tutto rispetto. Mertens, Callejon e Insigne. Ha cominciato benissimo il belga, che se si è fermato a quattro gol, due dei quali in campionato e gli altri in Champions. Meglio ancora ha fatto José Callejon: per lui i gol sono cinque, tutti in campionato. Assist in abbondanza per l’uno e per l’altro. Mancano i gol a Insigne, che però ha servito quattro assist. Senza dubbio il napoletano deve darsi una svegliata, e cominciare a segnare.
QUELLO CHE HA FATTO GABBIADINI, che per ora è andato in gol solo col Chievo, ma è quello che ha meno minuti di tutti. Ora avrà spazio: in Champions come in campionato, toccherà soprattutto a lui. Il Napoli è già atteso da un’intensa sequenza di impegni. Sabato la Roma al San Paolo. Mercoledì ancora a Fuorigrotta, stavolta per la Champions League e il Besiktas, e poi ci sarà la trasferta di Crotone (sempre se si giocherà lì). Gabbiadini può anche giocarle tutte, ma Sarri ha pronte soluzioni alternative. Se ne è parlato tanto. Il famoso “falso nueve”, espressione ormai di moda che indica una prima punta non di ruolo. In quel caso il tecnico azzurro ha l’imbarazzo della scelta. Tutti possono fare questo ruolo. Sarri sperimentò il falso nueve nel suo Empoli, quando Pucciarelli veniva utilizzato in questa posizione con Maccarone e Tavano ai suoi fianchi. Nel Napoli il primo indiziato a farlo è Mertens, che così giocherebbe contemporaneamente con Insigne. Anche Callejon può fare la prima punta, ma Sarri difficilmente lascerà sguarnita la fascia destra. Naturalmente è pronto anche Insigne, ed è corretto citare anche altri giocatori che possono essere utili: Giaccherini può giocare nel tridente al posto di Callejon o Insigne o Mertens. El Kaddouri idem, così come Roberto Insigne che è attaccante da tridente che potrebbe dare una mano grazie al fiuto del gol e doti tecniche notevoli. Insomma, di attaccanti ce ne sono: ora tocca a loro far dimenticare (per ora) Milik e perché no, anche Gonzalo Higuaìn.
di Napoli Magazine
13/10/2016 - 11:40
Finalmente. Verrebbe voglia di dirlo, nonostante la tremenda sosta che il Napoli ha dovuto vivere. Il grave infortunio di Milik ha appesantito l’atmosfera. Quella preoccupazione per l’addio di Higuaìn e i gol rimasti “orfani” si stava finalmente affievolendo. Grazie al buon impatto dell’attaccante polacco, che al di là dei sette gol stava entrando in sintonia molto bene con l’ambiente. Poi il crack al ginocchio, e tutta quella “truppa” di attaccanti alle sue spalle, quella che prima era di conforto, ora diventa la sola speranza dei tifosi del Napoli.
UNA SPERANZA che, inutile dirlo, ha un nome e un cognome: Manolo Gabbiadini. L’ex attaccante della Sampdoria fu accolto come un idolo quel gennaio del 2015. Col tempo, però, è diventato un calciatore discusso. Molti tifosi sono preoccupati, molti altri fiduciosi. Gabbiadini ha mostrato doti notevoli e una media realizzativa in rapporto ai minuti giocati sempre molto alta. Ma qualche difetto di personalità e una posizione tattica che non sembra favorirlo hanno reso la situazione sempre più pesante. Toccherà a lui sostituire Milik, e allo stesso tempo anche Higuaìn, in un certo senso. Evidentemente era destino che dovesse essere lui l’erede del Pipita. Lui che da quando è arrivato ha sofferto molto la pesante concorrenza del campione argentino. Adesso la strada è libera, anzi liberissima. Ma Gabbiadini non sarà solo: con lui ci sono altri tre attaccanti di tutto rispetto. Mertens, Callejon e Insigne. Ha cominciato benissimo il belga, che se si è fermato a quattro gol, due dei quali in campionato e gli altri in Champions. Meglio ancora ha fatto José Callejon: per lui i gol sono cinque, tutti in campionato. Assist in abbondanza per l’uno e per l’altro. Mancano i gol a Insigne, che però ha servito quattro assist. Senza dubbio il napoletano deve darsi una svegliata, e cominciare a segnare.
QUELLO CHE HA FATTO GABBIADINI, che per ora è andato in gol solo col Chievo, ma è quello che ha meno minuti di tutti. Ora avrà spazio: in Champions come in campionato, toccherà soprattutto a lui. Il Napoli è già atteso da un’intensa sequenza di impegni. Sabato la Roma al San Paolo. Mercoledì ancora a Fuorigrotta, stavolta per la Champions League e il Besiktas, e poi ci sarà la trasferta di Crotone (sempre se si giocherà lì). Gabbiadini può anche giocarle tutte, ma Sarri ha pronte soluzioni alternative. Se ne è parlato tanto. Il famoso “falso nueve”, espressione ormai di moda che indica una prima punta non di ruolo. In quel caso il tecnico azzurro ha l’imbarazzo della scelta. Tutti possono fare questo ruolo. Sarri sperimentò il falso nueve nel suo Empoli, quando Pucciarelli veniva utilizzato in questa posizione con Maccarone e Tavano ai suoi fianchi. Nel Napoli il primo indiziato a farlo è Mertens, che così giocherebbe contemporaneamente con Insigne. Anche Callejon può fare la prima punta, ma Sarri difficilmente lascerà sguarnita la fascia destra. Naturalmente è pronto anche Insigne, ed è corretto citare anche altri giocatori che possono essere utili: Giaccherini può giocare nel tridente al posto di Callejon o Insigne o Mertens. El Kaddouri idem, così come Roberto Insigne che è attaccante da tridente che potrebbe dare una mano grazie al fiuto del gol e doti tecniche notevoli. Insomma, di attaccanti ce ne sono: ora tocca a loro far dimenticare (per ora) Milik e perché no, anche Gonzalo Higuaìn.