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IL CAPITANO - Hamsik, dieci anni di Napoli
29.06.2017 11:55 di Napoli Magazine Fonte: Dario De Martino per il Roma

10 anni. 3650 giorni. 87600 ore insieme. Chi l'avrebbe detto allora che sarebbe durata così tanto. Ieri si è celebrato il decennio d'amore tra Marek Hamsik ed il Napoli. Era il 28 giugno 2007 quando il club azzurro lo acquistò dal Brescia. Dieci anni dopo ne è il capitano, il leader, il simbolo. Chi l'avrebbe detto allora che la storia d'amore tra Marekiaro, come lo ribattezzò appena arrivato Paolo Cannavaro, fosse stata così lunga ed intensa. Ogni tifoso azzurro, con un breve sforzo di memoria, potrà pensare a quante cose sono cambiate nella sua vita in dieci anni. Ne sono cambiate tante anche nella vita di Marek, tranne il colore della maglia. L'azzurro, per sempre. Quando nel 2007 Pierpaolo Marino lo acquistò per rinforzare il primo Napoli da serie A dell'era De Laurentiis, in pochi erano convinti dell'affare. C'era chi chiedeva giocatori con esperienza di categoria invece che quel giovane sbarbatello. C'era addirittura chi credeva che il titolare sarebbe rimasto il buon Bogliacino. Dieci anni dopo sono tutti convinti: il simbolo del Napoli degli anni 2000 è lui. Nelle ultime stagioni sono passati tanti calciatori che hanno esaltato il pubblico del San Paolo: Lavezzi, Cavani, Higuain. Spesso sono tanti loro a prendersi le copertine, con Marek sempre lasciato sullo sfondo. Più timido Marek, meno appariscente, ma uomo che fa davvero la differenza. Così gli altri sono passati, lui è rimasto. Nessuno come lui ha sposato la causa napoletana per sempre. Nessuno come Marek ha saputo dire no a quel Raiola di cui tanto si parla in questi giorni in riferimento a Donnarumma. Un rifiuto al procuratore dalle commissioni d'oro perchè lui non voleva andare via, perchè Marek ha saputo rifiutare Milan e Juventus per far sognare i tifosi azzurri. Insomma, i dieci anni in azzurro di Marek sono uno schiaffo al calcio degli Higuain. Una bandiera d'altri tempi. Se ne è accorta anche la Uefa. Il massimo organismo del calcio europeo ha celebrato il decennio azzurro di Marekiaro sul suo sito: "Il concetto di bandiera sta diventando sempre più estraneo al calcio moderno. I giocatori vanno e vengono, cambiando casacca con frequenza sempre maggiore. Qualcuno, tuttavia, va in controtendenza. In dieci anni tutto è cambiato a Napoli, tranne lui". Sembra averlo dimenticato, invece, il club azzurro che fino alla tarda serata di ieri non s'è ricordato di spendere nemmeno i 140 caratteri di un tweet per il suo capitano.

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IL CAPITANO - Hamsik, dieci anni di Napoli

di Napoli Magazine

29/06/2024 - 11:55

10 anni. 3650 giorni. 87600 ore insieme. Chi l'avrebbe detto allora che sarebbe durata così tanto. Ieri si è celebrato il decennio d'amore tra Marek Hamsik ed il Napoli. Era il 28 giugno 2007 quando il club azzurro lo acquistò dal Brescia. Dieci anni dopo ne è il capitano, il leader, il simbolo. Chi l'avrebbe detto allora che la storia d'amore tra Marekiaro, come lo ribattezzò appena arrivato Paolo Cannavaro, fosse stata così lunga ed intensa. Ogni tifoso azzurro, con un breve sforzo di memoria, potrà pensare a quante cose sono cambiate nella sua vita in dieci anni. Ne sono cambiate tante anche nella vita di Marek, tranne il colore della maglia. L'azzurro, per sempre. Quando nel 2007 Pierpaolo Marino lo acquistò per rinforzare il primo Napoli da serie A dell'era De Laurentiis, in pochi erano convinti dell'affare. C'era chi chiedeva giocatori con esperienza di categoria invece che quel giovane sbarbatello. C'era addirittura chi credeva che il titolare sarebbe rimasto il buon Bogliacino. Dieci anni dopo sono tutti convinti: il simbolo del Napoli degli anni 2000 è lui. Nelle ultime stagioni sono passati tanti calciatori che hanno esaltato il pubblico del San Paolo: Lavezzi, Cavani, Higuain. Spesso sono tanti loro a prendersi le copertine, con Marek sempre lasciato sullo sfondo. Più timido Marek, meno appariscente, ma uomo che fa davvero la differenza. Così gli altri sono passati, lui è rimasto. Nessuno come lui ha sposato la causa napoletana per sempre. Nessuno come Marek ha saputo dire no a quel Raiola di cui tanto si parla in questi giorni in riferimento a Donnarumma. Un rifiuto al procuratore dalle commissioni d'oro perchè lui non voleva andare via, perchè Marek ha saputo rifiutare Milan e Juventus per far sognare i tifosi azzurri. Insomma, i dieci anni in azzurro di Marek sono uno schiaffo al calcio degli Higuain. Una bandiera d'altri tempi. Se ne è accorta anche la Uefa. Il massimo organismo del calcio europeo ha celebrato il decennio azzurro di Marekiaro sul suo sito: "Il concetto di bandiera sta diventando sempre più estraneo al calcio moderno. I giocatori vanno e vengono, cambiando casacca con frequenza sempre maggiore. Qualcuno, tuttavia, va in controtendenza. In dieci anni tutto è cambiato a Napoli, tranne lui". Sembra averlo dimenticato, invece, il club azzurro che fino alla tarda serata di ieri non s'è ricordato di spendere nemmeno i 140 caratteri di un tweet per il suo capitano.

Fonte: Dario De Martino per il Roma