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IL COMMENTO - Paolo Rossi: "Il mio passò per un rifiuto al Napoli ma in fondo parlai dieci minuti con Ferlaino, declinai per una questione tecnica, Verdi ha preso una decisione umana"
17.01.2018 14:14 di Napoli Magazine

Paolo Rossi ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

 

Paolo Rossi, anche lei declinò l’offerta del Napoli nel 1979. Altri tempi, ma si sente di comprendere Verdi? "Il mio passò per un rifiuto ma in fondo parlai dieci minuti con il presidente Ferlaino e gli chiesi se avesse intenzione di allestire una squadra competitiva. Capii che non era ancora arrivato quel momento e l’idea di tornare prima o poi alla Juventus fu più forte... Verdi? Credo abbia avuto timore di non sapere quante gare avrebbe potuto giocare, perché sul fatto che il Napoli sia competitivo non ci sono dubbi".

 

Quindi: questione di titolarità o anche di crescita graduale? "Se da una parte credo sia un obbligo del giocatore cercare di migliorare, ecco, penso altresì che Verdi abbia ritenuto il momento non opportuno, che la sua fase di crescita definitiva potrà raggiungere l’apice con altri cinque mesi di titolarità in un Bologna in cui gioca sicuro".

 

Il 28 gennaio ci sarà Napoli-Bologna: il San Paolo fischierà Verdi come successe a lei? "Non lo so ma credo che alla fine Verdi abbia pensato che il treno di una grande squadra potrà passare nuovamente a fine stagione. Io declinai per una questione tecnica, lui ha preso una decisione umana, coraggiosa e col cervello".

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di Napoli Magazine

17/01/2024 - 14:14

Paolo Rossi ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

 

Paolo Rossi, anche lei declinò l’offerta del Napoli nel 1979. Altri tempi, ma si sente di comprendere Verdi? "Il mio passò per un rifiuto ma in fondo parlai dieci minuti con il presidente Ferlaino e gli chiesi se avesse intenzione di allestire una squadra competitiva. Capii che non era ancora arrivato quel momento e l’idea di tornare prima o poi alla Juventus fu più forte... Verdi? Credo abbia avuto timore di non sapere quante gare avrebbe potuto giocare, perché sul fatto che il Napoli sia competitivo non ci sono dubbi".

 

Quindi: questione di titolarità o anche di crescita graduale? "Se da una parte credo sia un obbligo del giocatore cercare di migliorare, ecco, penso altresì che Verdi abbia ritenuto il momento non opportuno, che la sua fase di crescita definitiva potrà raggiungere l’apice con altri cinque mesi di titolarità in un Bologna in cui gioca sicuro".

 

Il 28 gennaio ci sarà Napoli-Bologna: il San Paolo fischierà Verdi come successe a lei? "Non lo so ma credo che alla fine Verdi abbia pensato che il treno di una grande squadra potrà passare nuovamente a fine stagione. Io declinai per una questione tecnica, lui ha preso una decisione umana, coraggiosa e col cervello".