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IN RITIRO - Napoli, cena a Castel Volturno davanti al maxischermo, si segue il primo tempo di Spal-Juve, poi si va in stanza
18.03.2018 13:13 di Napoli Magazine

Il Corriere dello Sport scrive riguardo il Napoli che ieri è stato in ritiro a Castel Volturno alla vigilia del match contro il Genoa: "Il quinto piano del Golden Tulip, cioè casa Napoli, è quello di sempre, un allestimento che risale all’epoca-Benitez e che Sarri ha lasciato inalterato: c’è una sala ampia, un panorama mozzafiato e poi il rito delle vigilie, dei ritiri attraversati secondo consuetudini. Ore 20.15, si cena, lasciando che il megaschermo, sistemato nel cuore di quell’open space, proietti a Ferrara, per Spal-Juventus, e aiuti a decodificare pure il destino. Si resta tutti assieme, almeno fino alla fine del primo tempo, in cui la Juve non tira mai in porta. Al 45' ognuno va per sé, portandosi appresso i propri pensieri, i calcoli, le motivazioni, mentre Sarri e lo staff tecnico, restano lì, con Giuntoli. Il calcio nei tempi moderni è anche un tablet, uno smartphone, la voglia di governare le proprie emozioni tra le quattro pareti di una stanza, dove il Napoli (i calciatori) vanno a rifugiarsi per il secondo tempo".

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IN RITIRO - Napoli, cena a Castel Volturno davanti al maxischermo, si segue il primo tempo di Spal-Juve, poi si va in stanza

di Napoli Magazine

18/03/2024 - 13:13

Il Corriere dello Sport scrive riguardo il Napoli che ieri è stato in ritiro a Castel Volturno alla vigilia del match contro il Genoa: "Il quinto piano del Golden Tulip, cioè casa Napoli, è quello di sempre, un allestimento che risale all’epoca-Benitez e che Sarri ha lasciato inalterato: c’è una sala ampia, un panorama mozzafiato e poi il rito delle vigilie, dei ritiri attraversati secondo consuetudini. Ore 20.15, si cena, lasciando che il megaschermo, sistemato nel cuore di quell’open space, proietti a Ferrara, per Spal-Juventus, e aiuti a decodificare pure il destino. Si resta tutti assieme, almeno fino alla fine del primo tempo, in cui la Juve non tira mai in porta. Al 45' ognuno va per sé, portandosi appresso i propri pensieri, i calcoli, le motivazioni, mentre Sarri e lo staff tecnico, restano lì, con Giuntoli. Il calcio nei tempi moderni è anche un tablet, uno smartphone, la voglia di governare le proprie emozioni tra le quattro pareti di una stanza, dove il Napoli (i calciatori) vanno a rifugiarsi per il secondo tempo".