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L'ALLENATORE - Sarri, cento di queste panchine
21.08.2017 11:47 di Napoli Magazine Fonte: Dario Marotta per il Roma

Vittoria e silenzio stampa. Non parlano i tesserati azzurri, già concentrati sulla gara di Champions League con il Nizza. L’ordine perentorio è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri dalla società che ha dunque preferito evitare contatti con la stampa.

 

COINVOLTO ANCHE MAURIZIO SARRI, alla sua centesima panchina in azzurro, celebrata con una vittoria netta e convincente sotto il profilo del gioco. Una piacevole prima volta per l’allenatore toscano che mai, nei tre precedenti (due con il Napoli e uno con l’Empoli) era riuscito a vincere nella gara di esordio in serie A. Era andata malissimo due anni fa con il Sassuolo (sconfitta per due a uno) e poco meglio la passata stagione (due a due di rimonta con il Pescara). Quella attuale, però, è una squadra diversa, più sicura dei suoi mezzi, certa di poter provare ad impensierire la Juventus, già vincente con il Cagliari. Sarà lotta a due? Si vedrà, ma le impressioni lasciate sul terreno infido del Bentegodi lasciano ben sperare, al di là della sofferenza patita nel finale per un rigore assai dubbio concesso da Fabbri. Per il resto, si è visto un undici brillante, consapevole della sua forza e sin da subito padrone del campo. Un Napoli già in ottima condizione, guidato da un Sarri inzuppato e mai domo, anche quando il risultato sembrava in cassaforte.

 

SCELTE VINCENTI. La formazione inziale ha sconfessato in parte le previsioni della vigilia. Si immaginava la presenza di Zielinski, meno quelle di Diawara e Milik, inseriti a sorpresa e a loro modo decisivi. Il mediano ex Bologna, preferito a Jorginho, è stato di gran lunga il migliore in campo; una miriade di palloni recuperati e tanta legna in mezzo al campo per frenare l’impeto dei dirimpettai gialloblù. Il centravanti polacco, reduce dalla prova opaca con il Nizza, si è sbloccato con un bel destro in diagonale indirizzato all’angolino. Lo stesso Chiriches è apparso sicuro al centro della difesa mentre Zielinski (schierato al posto di Allan) si è messo in luce con le sue solite giocate eleganti ed efficaci. Mosse coraggiose e vincenti, suggerite forse dalle condizioni pietose del rettangolo verde che hanno spinto Sarri a prediligere un Napoli più fisico, da combattimento. La prova maiuscola offerta dagli “outsider” dà il senso della qualità complessiva di una rosa cresciuta sensibilmente di livello anno dopo anno, oramai pronta a compiere l’atteso salto di qualità. Risorse che Sarri dovrà sfruttare appieno per garantire alla sua squadra continuità di rendimento e di condizione fisica per tutto l’arco della stagione. Il turn over moderato proposto al Bentegodi di Verona traccerà la linea da seguire a Nizza, col Napoli forte di un vantaggio rassicurante ma non ancora sufficiente. Cambi in vista anche in Champions League, tanto per assottigliare sempre di più la differenza tra titolari e riserve. Scontati i ritorni di Mertens e Albiol, pronti a tornare protagonisti in Costa Azzurra.

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L'ALLENATORE - Sarri, cento di queste panchine

di Napoli Magazine

21/08/2024 - 11:47

Vittoria e silenzio stampa. Non parlano i tesserati azzurri, già concentrati sulla gara di Champions League con il Nizza. L’ordine perentorio è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri dalla società che ha dunque preferito evitare contatti con la stampa.

 

COINVOLTO ANCHE MAURIZIO SARRI, alla sua centesima panchina in azzurro, celebrata con una vittoria netta e convincente sotto il profilo del gioco. Una piacevole prima volta per l’allenatore toscano che mai, nei tre precedenti (due con il Napoli e uno con l’Empoli) era riuscito a vincere nella gara di esordio in serie A. Era andata malissimo due anni fa con il Sassuolo (sconfitta per due a uno) e poco meglio la passata stagione (due a due di rimonta con il Pescara). Quella attuale, però, è una squadra diversa, più sicura dei suoi mezzi, certa di poter provare ad impensierire la Juventus, già vincente con il Cagliari. Sarà lotta a due? Si vedrà, ma le impressioni lasciate sul terreno infido del Bentegodi lasciano ben sperare, al di là della sofferenza patita nel finale per un rigore assai dubbio concesso da Fabbri. Per il resto, si è visto un undici brillante, consapevole della sua forza e sin da subito padrone del campo. Un Napoli già in ottima condizione, guidato da un Sarri inzuppato e mai domo, anche quando il risultato sembrava in cassaforte.

 

SCELTE VINCENTI. La formazione inziale ha sconfessato in parte le previsioni della vigilia. Si immaginava la presenza di Zielinski, meno quelle di Diawara e Milik, inseriti a sorpresa e a loro modo decisivi. Il mediano ex Bologna, preferito a Jorginho, è stato di gran lunga il migliore in campo; una miriade di palloni recuperati e tanta legna in mezzo al campo per frenare l’impeto dei dirimpettai gialloblù. Il centravanti polacco, reduce dalla prova opaca con il Nizza, si è sbloccato con un bel destro in diagonale indirizzato all’angolino. Lo stesso Chiriches è apparso sicuro al centro della difesa mentre Zielinski (schierato al posto di Allan) si è messo in luce con le sue solite giocate eleganti ed efficaci. Mosse coraggiose e vincenti, suggerite forse dalle condizioni pietose del rettangolo verde che hanno spinto Sarri a prediligere un Napoli più fisico, da combattimento. La prova maiuscola offerta dagli “outsider” dà il senso della qualità complessiva di una rosa cresciuta sensibilmente di livello anno dopo anno, oramai pronta a compiere l’atteso salto di qualità. Risorse che Sarri dovrà sfruttare appieno per garantire alla sua squadra continuità di rendimento e di condizione fisica per tutto l’arco della stagione. Il turn over moderato proposto al Bentegodi di Verona traccerà la linea da seguire a Nizza, col Napoli forte di un vantaggio rassicurante ma non ancora sufficiente. Cambi in vista anche in Champions League, tanto per assottigliare sempre di più la differenza tra titolari e riserve. Scontati i ritorni di Mertens e Albiol, pronti a tornare protagonisti in Costa Azzurra.

Fonte: Dario Marotta per il Roma