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LE TRE REGOLE - Corbo: "Il futuro di Higuain"
21.03.2016 01:58 di Napoli Magazine Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica

La Nazionale interrompe la corsa scudetto, mentre Juve e Napoli staccano di altri due punti la Roma bloccata sabato dall'Inter. Rallenta anche la Fiorentina. Due settimane per riflettere. C'è qualcosa in più per il Napoli. La Juve sa rinnovarsi, e spesso indovina le scelte.

Il Napoli ha Higuain al 29esimo gol in campionato, record personale e bottino clamoroso dopo 30 gare. Media: un gol ogni 88 minuti. Sarà merito di De Laurentiis se saprà gestire l'asta per questo fantastico bomber, che Sarri sta portando alle stelle. Lo guida come un bolide di Formula 1, ormai.

Il presidente ha due scelte: cedere Higuain per 94 milioni o fondare introno a lui la supersquadra del futuro. Decisione delicatissima. Da prendere nel rispetto di tre linee guida.

1) Evitare che l'asta disturbi la corsa scudetto.

2) Discutere del futuro con Sarri e Giuntoli, programmando gli acquisti. Stavolta Sarri non può essere escluso: che parta o rimanga Higuain, bisogna non bloccare già, ma almeno preparare o prenotare le alternative.

3) Rinviare a questo punto l'accordo economico con Sarri . A fine campionato dovrà corrispondere un contratto diverso ed una cifra adeguata al protagonista della stagione. Se Higuain si rivela un marziano e se il Napoli ha già oscurato il biennio di Benitez, i meriti sono suoi. Ma De Laurentiis stavolta più che mai investirà su Sarri. Non ha mai dato a Verdone l'ingaggio di una comparsa. Nel cinema come nel calcio ha cultura di impresa. Sa stare al mondo.

In attesa del Telegraffio, giro volentieri l'articolo scritto per Repubblica Napoli.

Nella notte azzurra di Napoli svetta il profeta di uno scudetto ancora possibile. Dà la sua faccia rosea, lo sguardo allucinato, la barba problematica ad una vittoria intensamente vissuta. Limpida vittoria. Quella che consente di inseguire ancora la Juve a tre punti, ma di guardarla dall'alto dell'infinito coraggio, di una forza pulita, mai successo chiacchierato, mai impronte di un arbitro sulla partita anche nei momenti cruciali, c'è tutto questo un fluviale scorrere di cifre. I 29 gol di Higuain che annuncia il miglior bomber nella storia moderna del calcio italiano. I 17 punti che in classifica già staccano il Napoli dallo scorso campionato a questo, da Benitez a Sarri, dalla cattedra del loquace professore spagnolo alla bottega da un taciturno e geniale maestro.
Partita stupenda, appare così dopo aver visto un'ampollosa ma già affannata Roma, una Fiorentina esangue, una Juve soccorsa anche ieri dalle buone stelle quando il Torino aveva ormai segnato il gol legittimo della rimonta, ma soprattutto dopo lo sciagurato passetto di Reina, che sembra quasi schivare la sassata del venezuelano Rincon. Terribile minuto quello: perché fa precipitare nel pessimismo i tifosi, se la Juve ha Buffon gigante dei record, che sarà di noi con Reina? Che sarà successo al carismatico leader? Calma tifosi, sarà uno spettacolo, perché il Napoli schioderà il Genoa, l'allenatore di sicuro ingegno tattico.
Gasperini non monta un solo catenaccio, ma ne sparge alcuni per bloccare i rivali nei punti più insidiosi. Rincon, il migliore del Genoa, si occupa di Hamsik, lo disturba, lo rende a lungo impreciso. Jorginho, il sagace italo brasiliano che corre verso la Nazionale, si impegna a fondo per prevalere su Dzemaili, in attesa di un secondo tempo esaltante con assist ad El Kaddouri per chiudere la partita sui 3-1. Il più modesto Rigoni batte con la maestosa forza di Allan, bentornato Allan. Prima Gabriel Silva poi Laxalte va stretto su Insigne. De Maio al centro del rigido terzetto difensivo interviene come i liberi di una volta, ma nella ripresa riappare una muta di maligni levrieri, hanno corsa e fame, il capobranco è Gonzalo Higuain. Il Genoa in avanti ha Pavoletti e distante a sinistra un rigenerato Pandev, lo ricordate?
C'è una novità: Callejon lascia tutto il settore destro per confluire al centro, copre il vuoto creato a tratti da Hamsik. Sarri accelera nella ripresa: Hysaj avanza sulla destra che è libera, questo porta il Napoli compatto più avanti, ed il Genoa ad ammucchiarsi lanciando solo Cerci ultimo arrivato nell'orbita di un Ghoulam calante.
Ne tenta un'altra Sarri: non gli va di ritirare il dinamico Insigne, lo sposta a destra per infilare Mertens. Insigne finito fuori zona non ricade stavolta nei suoi crucci, collabora, ma più avanti sembra corretto l'inserimento a destra, uno che in panchina sedeva sui chiodi. In questa offensiva accorata splende Higuain: si muove con la vittoria addosso, si distingue la sua figura come fosse la sola a colori su una scena agitata, ma in bianco e nero. Dove finisce la partita, comincia la nostalgia del futuro: rinuncerà ad una novantina di milioni o rifonderà intorno al profeta la supersquadra, questo Napoli che già ora ruba il sonno alla Juve?

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LE TRE REGOLE - Corbo: "Il futuro di Higuain"

di Napoli Magazine

21/03/2024 - 01:58

La Nazionale interrompe la corsa scudetto, mentre Juve e Napoli staccano di altri due punti la Roma bloccata sabato dall'Inter. Rallenta anche la Fiorentina. Due settimane per riflettere. C'è qualcosa in più per il Napoli. La Juve sa rinnovarsi, e spesso indovina le scelte.

Il Napoli ha Higuain al 29esimo gol in campionato, record personale e bottino clamoroso dopo 30 gare. Media: un gol ogni 88 minuti. Sarà merito di De Laurentiis se saprà gestire l'asta per questo fantastico bomber, che Sarri sta portando alle stelle. Lo guida come un bolide di Formula 1, ormai.

Il presidente ha due scelte: cedere Higuain per 94 milioni o fondare introno a lui la supersquadra del futuro. Decisione delicatissima. Da prendere nel rispetto di tre linee guida.

1) Evitare che l'asta disturbi la corsa scudetto.

2) Discutere del futuro con Sarri e Giuntoli, programmando gli acquisti. Stavolta Sarri non può essere escluso: che parta o rimanga Higuain, bisogna non bloccare già, ma almeno preparare o prenotare le alternative.

3) Rinviare a questo punto l'accordo economico con Sarri . A fine campionato dovrà corrispondere un contratto diverso ed una cifra adeguata al protagonista della stagione. Se Higuain si rivela un marziano e se il Napoli ha già oscurato il biennio di Benitez, i meriti sono suoi. Ma De Laurentiis stavolta più che mai investirà su Sarri. Non ha mai dato a Verdone l'ingaggio di una comparsa. Nel cinema come nel calcio ha cultura di impresa. Sa stare al mondo.

In attesa del Telegraffio, giro volentieri l'articolo scritto per Repubblica Napoli.

Nella notte azzurra di Napoli svetta il profeta di uno scudetto ancora possibile. Dà la sua faccia rosea, lo sguardo allucinato, la barba problematica ad una vittoria intensamente vissuta. Limpida vittoria. Quella che consente di inseguire ancora la Juve a tre punti, ma di guardarla dall'alto dell'infinito coraggio, di una forza pulita, mai successo chiacchierato, mai impronte di un arbitro sulla partita anche nei momenti cruciali, c'è tutto questo un fluviale scorrere di cifre. I 29 gol di Higuain che annuncia il miglior bomber nella storia moderna del calcio italiano. I 17 punti che in classifica già staccano il Napoli dallo scorso campionato a questo, da Benitez a Sarri, dalla cattedra del loquace professore spagnolo alla bottega da un taciturno e geniale maestro.
Partita stupenda, appare così dopo aver visto un'ampollosa ma già affannata Roma, una Fiorentina esangue, una Juve soccorsa anche ieri dalle buone stelle quando il Torino aveva ormai segnato il gol legittimo della rimonta, ma soprattutto dopo lo sciagurato passetto di Reina, che sembra quasi schivare la sassata del venezuelano Rincon. Terribile minuto quello: perché fa precipitare nel pessimismo i tifosi, se la Juve ha Buffon gigante dei record, che sarà di noi con Reina? Che sarà successo al carismatico leader? Calma tifosi, sarà uno spettacolo, perché il Napoli schioderà il Genoa, l'allenatore di sicuro ingegno tattico.
Gasperini non monta un solo catenaccio, ma ne sparge alcuni per bloccare i rivali nei punti più insidiosi. Rincon, il migliore del Genoa, si occupa di Hamsik, lo disturba, lo rende a lungo impreciso. Jorginho, il sagace italo brasiliano che corre verso la Nazionale, si impegna a fondo per prevalere su Dzemaili, in attesa di un secondo tempo esaltante con assist ad El Kaddouri per chiudere la partita sui 3-1. Il più modesto Rigoni batte con la maestosa forza di Allan, bentornato Allan. Prima Gabriel Silva poi Laxalte va stretto su Insigne. De Maio al centro del rigido terzetto difensivo interviene come i liberi di una volta, ma nella ripresa riappare una muta di maligni levrieri, hanno corsa e fame, il capobranco è Gonzalo Higuain. Il Genoa in avanti ha Pavoletti e distante a sinistra un rigenerato Pandev, lo ricordate?
C'è una novità: Callejon lascia tutto il settore destro per confluire al centro, copre il vuoto creato a tratti da Hamsik. Sarri accelera nella ripresa: Hysaj avanza sulla destra che è libera, questo porta il Napoli compatto più avanti, ed il Genoa ad ammucchiarsi lanciando solo Cerci ultimo arrivato nell'orbita di un Ghoulam calante.
Ne tenta un'altra Sarri: non gli va di ritirare il dinamico Insigne, lo sposta a destra per infilare Mertens. Insigne finito fuori zona non ricade stavolta nei suoi crucci, collabora, ma più avanti sembra corretto l'inserimento a destra, uno che in panchina sedeva sui chiodi. In questa offensiva accorata splende Higuain: si muove con la vittoria addosso, si distingue la sua figura come fosse la sola a colori su una scena agitata, ma in bianco e nero. Dove finisce la partita, comincia la nostalgia del futuro: rinuncerà ad una novantina di milioni o rifonderà intorno al profeta la supersquadra, questo Napoli che già ora ruba il sonno alla Juve?

Fonte: Antonio Corbo per "Il Graffio" di Repubblica