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G-FACTOR - Lucariello scrive su "NM": "Napoli, Sarri ha voltato pagina"
30.09.2016 23:03 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il giorno dopo: il boato del San Paolo ancora nella testa, gli occhi tuttora incantati dalla magica ragnatela azzurra, mentre scorrono le immagini di un’incredibile impresa, il Benfica in ginocchio davanti alla squadra di Sarri. Già, Sarri. Pensate un po’ mentre la Torcida è rimasta prigioniera nella prima di Champions al San Paolo, il timoniere del Napoli continua a borbottare per i due gol incassati nel finale, anche una tiratina d’orecchi dopo aver girato elogi e complimenti ai suoi giocatori. Ma c’è di più, Sarri ha già voltato pagina ed ha obbligato gli azzurri a fare la stessa cosa a tambur battente. Neanche il tempo insomma, di godersi la goleata rifilata alla quarta testa di serie della più importante competizione europea. Sarri è fatto così, guarda avanti dopo aver chiuso la porta alle sue spalle lo straordinario successo sul Benfica. L’ha detto e ripetuto più volte a Castel Volturno, quando si è ritrovato con Hamsik e gli altri azzurri: “Togliamoci dalla testa quello che abbiamo fatto in Champions e pensiamo soltanto all’Atalanta, non mi va di parlare d’altro”, tuttociò mentre ancora si sprecano elogi e complimenti sulla sua filosofia di gioco. C’è chi dice – come ha già fatto il tecnico del Benfica – che Sarri sta cambiando la mentalità del calcio italiano”, cioè badando non solo al risultato ma anche e soprattutto al bel gioco: insomma testa e piede, mentalità e qualità, una lezione che il Napoli sta mandando a memoria. Attenzione però, osannato dal Bel Paese del pallone e da mezza Europa, al tecnico tosco-napoletano piace il gioco d’attacco, predilige l’offensiva totale, ma allo stesso modo cura e pretende il massimo in fase difensiva, la serrata: niente guai, nessuna distrazione, niente cali di tensione e quindi nessun regalo agli avversari, come invece è avvenuto l’altra sera  contro i lusitani, è incontentabile? Sarri si è dimenato, ha scagliato sulla panchina la giacca della tuta, arrabbiato com’era e quella furia l’ha portata dentro di sé, al pari della grande gioia per la superprestazione e supervittoria degli azzurri. Tutto già in archivio, fin da ieri, comunque. La pagina il mister l’ha voltata in fretta, senza un attimo di pausa. La grande festa per lui si è conclusa già l’altra sera, quando ha cominciato a rivolgere i suoi pensieri e le sue osservazioni all’Atalanta, ora come ora c’è solo questo nella sua testa. Ma un po' pensa pure alla Juve. E gli azzurri lo sanno….

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello scrive su "NM": "Napoli, Sarri ha voltato pagina"

di Napoli Magazine

30/09/2024 - 23:03

NAPOLI - Il giorno dopo: il boato del San Paolo ancora nella testa, gli occhi tuttora incantati dalla magica ragnatela azzurra, mentre scorrono le immagini di un’incredibile impresa, il Benfica in ginocchio davanti alla squadra di Sarri. Già, Sarri. Pensate un po’ mentre la Torcida è rimasta prigioniera nella prima di Champions al San Paolo, il timoniere del Napoli continua a borbottare per i due gol incassati nel finale, anche una tiratina d’orecchi dopo aver girato elogi e complimenti ai suoi giocatori. Ma c’è di più, Sarri ha già voltato pagina ed ha obbligato gli azzurri a fare la stessa cosa a tambur battente. Neanche il tempo insomma, di godersi la goleata rifilata alla quarta testa di serie della più importante competizione europea. Sarri è fatto così, guarda avanti dopo aver chiuso la porta alle sue spalle lo straordinario successo sul Benfica. L’ha detto e ripetuto più volte a Castel Volturno, quando si è ritrovato con Hamsik e gli altri azzurri: “Togliamoci dalla testa quello che abbiamo fatto in Champions e pensiamo soltanto all’Atalanta, non mi va di parlare d’altro”, tuttociò mentre ancora si sprecano elogi e complimenti sulla sua filosofia di gioco. C’è chi dice – come ha già fatto il tecnico del Benfica – che Sarri sta cambiando la mentalità del calcio italiano”, cioè badando non solo al risultato ma anche e soprattutto al bel gioco: insomma testa e piede, mentalità e qualità, una lezione che il Napoli sta mandando a memoria. Attenzione però, osannato dal Bel Paese del pallone e da mezza Europa, al tecnico tosco-napoletano piace il gioco d’attacco, predilige l’offensiva totale, ma allo stesso modo cura e pretende il massimo in fase difensiva, la serrata: niente guai, nessuna distrazione, niente cali di tensione e quindi nessun regalo agli avversari, come invece è avvenuto l’altra sera  contro i lusitani, è incontentabile? Sarri si è dimenato, ha scagliato sulla panchina la giacca della tuta, arrabbiato com’era e quella furia l’ha portata dentro di sé, al pari della grande gioia per la superprestazione e supervittoria degli azzurri. Tutto già in archivio, fin da ieri, comunque. La pagina il mister l’ha voltata in fretta, senza un attimo di pausa. La grande festa per lui si è conclusa già l’altra sera, quando ha cominciato a rivolgere i suoi pensieri e le sue osservazioni all’Atalanta, ora come ora c’è solo questo nella sua testa. Ma un po' pensa pure alla Juve. E gli azzurri lo sanno….

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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